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L'Universo attraverso Me - 262 poesie di ampio respiro

13/10/14

Trattasi di lirica di ampio respiro prevalentemente legata alle vicende del poeta, che scava dentro di sé e trae, dalle sue acute osservazioni e dal suo mondo esteriore e interiore, riflessioni che cercano di trascendere il particolare e dare voce e spessore al tempo. Il poeta mostra come si lascia attraversare dalla vita sentendosi parte dell’Universo.

L’autore Terenzio Davino scrive i suoi versi affidandosi alla memoria unita alla saggezza di un animo sensibile e conservato puro. È una discesa continua nell’interiorità, un dialogo mai intermesso con se stesso che denuda le pieghe della sua personalità, accennando alla realtà, oggettiva, solo in modo sintetico e funzionale al suo Io. È il ritratto di un uomo di fede cattolica, che crede nei valori fondanti l’ossatura di una personalità equilibrata, nella positività della vita e della Natura, nella bellezza dell’amore. L’autore mostra abilità di penna e capacità di destreggiarsi bene tra metafore, metonimie, ossimori, paragoni, immagini e altre figure retoriche.

Nella poesia è frequente il richiamo a un Dio giusto e buono, creatore amorevole, cui l’uomo può affidarsi con fiducia. Per ogni uomo v’è una fetta di verità da viver e riscoprire trovando in sé pace. Il concetto di “natura” abbraccia tutti gli esseri umani, essa è tutta una e ciascuna specie è diffidata dello sconfinare in altre. La bellezza del creato rispecchia la solarità del poeta e gli infonde energia.

L’”amore” è ciò che dà sapore alla vita, e la presenza di una figura femminile con la sua risplendente bellezza risolleva l’animo acerbo e triste. L’autore Terenzio Davino dipinge la donna come elemento rasserenante, che può ambire alla purezza, che calma e sa diffondere la sua angelicità regolando l’ordine del creato. Urge una sensualità a tratti prepotente, per quanto sapientemente distillata e trasformata in immagini intense e riuscite, evocative d’emozioni provate e comprese.

Per il poeta, l’esercizio poetico diventa una ragione di vita che dà coraggio, lo aiuta a meditare sul senso di sé e della vita, riuscendo a fissare pensieri altrimenti tanto mutevoli. La “piuma del poeta” riassume la funzione della scrittura creativa che documenta la vita, fissa le idee ancor tenui e svolge una funzione sociale e liberatoria. Componimento dopo componimento, si srotola l’intimità dell’autore, intensa appresa e rivelata con lo sguardo che ad arte egli sa separare dal suo corpo.



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Terenzio Davino
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