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La crisi dell’identità maschile. Intervista a Giorgio Carnevale autore de Ilcinquantaduepercento. I vissuti della sessualità maschile

13/01/16

Giorgio Carnevale, autore del libro "Ilcinquantaduepercento. I vissuti della sessualità maschile", nella intervista che segue, conduce il lettore alla comprensione delle tematiche affrontate nel libro.

FotoGiorgio Carnevale, Psicologo analista, è autore dell’interessante nonché originale volume “Ilcinquantaduepercento. I vissuti della sessualità maschile”, Collana Punti di Vista, prefazione di Volfango Lusetti nel quale analizza "i possibili ‘perché’ della clamorosa crisi dell’identità maschile che indubbiamente oggi si registra, almeno nelle società occidentali contemporanee", e nella intervista che segue, conduce il lettore alla comprensione delle tematiche affrontate nel libro. (L'intervista completa è sul Blog di Edizioni Psiconline)

D. Ringraziamo Giorgio Carnevale per la sua disponibilità, e iniziamo subito l’intervista.
Perché il titolo Ilcinquantaduepercento?
R. In questi ultimi anni, in vari paesi europei, è passata in televisione una campagna di sensibilizzazione sulle problematica della disfunzione erettile. In Italia il Ministero della sanità ha pubblicato i risultati di una ricerca dell’ISPO che afferma: “Il 52% degli uomini con più di 40 anni soffre di problemi di erezione: stress, stanchezza, ansia da prestazione…”
Il titolo e il contenuto del libro, prende spunto da questa ricerca.

D. A chi è rivolto il libro?
R. Il libro è rivolto a tutte quelle persone che hanno voglia di avvicinarsi all’universo maschile mettendo da parte una logica di contrapposizione tipicamente mediatica, che tende a creare due fazioni: uomini contro donne o, al contrario, donne contro uomini.

D. Quali novità propone?
R. La novità principale è determinata dal fatto che, la tesi proposta, si articola attraverso un’osservazione del genere maschile relativamente ai cambiamenti avvenuti nel secolo scorso. La crisi del genere maschile, che si evidenzia anche nei giovani e giovanissimi, così come nella paternità, viene analizzata non come risultante dei cambiamenti avvenuti nel genere femminile, ma come cambiamenti avvenuti nella specie Uomo.

D. Cosa si intende per crisi dell’identità maschile e da cosa origina?
R. Intendo sottolineare attraverso la mia ricerca, quanto i pilastri storici dell’identità maschile (virilità e professionalità) si siano via, via, indeboliti determinando un vuoto nella struttura maschile.
L’origine, secondo la mia tesi, è stata determinata dai cambiamenti avvenuti nel secolo scorso che hanno coinvolto sia la procreazione, attraverso il crollo della mortalità infantile e l’aumento della speranza di vita, sia i cambiamenti avvenute nelle professioni.

D. Come viene sviluppato questo argomento nel suo libro?
R. All’interno del libro, tratteggio l’universo maschile partendo dalle sue radici biologiche fino ad evidenziare le difficoltà di adattamento ai recenti cambiamenti.



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