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Comunicato Stampa

La lezione di Kirby Ferguson: una nuova via per essere originali sul web

05/12/16

Conoscete Kirby Ferguson? Si tratta di un giovane esperto in media technology and society, che ormai da qualche anno sta conducendo un interessante studio sul funzionamento del processo creativo. Secondo Ferguson esso non è patrocinato da fattori essenzialmente ispirativi, ma nella fattispecie da tre questioni: copiare, trasformare, combinare.

Conoscete Kirby Ferguson? Si tratta di un giovane esperto in media technology and society, che ormai da qualche anno sta conducendo un interessante studio sul funzionamento del processo creativo. Secondo Ferguson esso non è patrocinato da fattori essenzialmente ispirativi, ma nella fattispecie da tre questioni: copiare, trasformare, combinare. Per spiegare meglio questa nuova teoria sono stati fatti diversi esempi prendendo a modello la musica, il cinema e la narrativa. Soffermiamoci sulla musica e andiamo un momento ad analizzare il fenomeno dei cosiddetti remix. Si tratta di una tecnica molto utilizzata a partire dagli anni ottanta, da parte dei dj, che prendevano determinate porzioni di un brano per poi appunto, stravolgerle e plasmarle con una nuova base o tessitura sonora, fino a rendere il brano pressoché irriconoscibile, per un orecchio poco attento e allenato a questo esercizio di stile.

Non sono stato molto chiaro, vero? Faccio un esempio pratico citando un successo di qualche anno fa, ovvero All Summer Long di Kid Rock. Se questo brano vi è subito risultato familiare, sin dal primo ascolto, il motivo è semplice. Non si tratta di un fattore evocativo, dove una melodia richiama o cita un brano del passato. Non questa volta. Il bravo musicista degli States ha combinato due brani piuttosto noti, quali Sweet Home Alabama dei Lynyrd Skynyrd e Werewolves in London di Warren Zevon, e grazie a questo mash-up è riuscito ad ottenere un singolo di sicura presa radiofonica, sfruttando la tecnica di combinazione di questi due elementi più che collaudati. Lo stesso esempio è naturalmente estendibile anche al campo della produzione letteraria, così come nel cinema, dove non solo sequel e remake la fanno ormai da padrone, insieme a reboot, pastiche e comics, ma veri e propri plagi non dichiarati, che rispondono alla regola del Ferguson.

Copiare, trasformare, combinare. Del resto basta sfogliare un qualsiasi manuale di content marketing per avere nozioni di questo tipo e per capire che la lezione nel campo della pubblicità e della comunicazione per web sono ormai diventati una vera e propria regola, scritta. Estendiamo ora il discorso anche al settore virtuale e virtuoso del gioco online, dove casinò, siti di gioco e sale digitali, sono sempre più simili e facili da essere confuse. Negli ultimi tempi sono davvero poche le differenze tra un portale e un altro, visto che i giochi si somigliano tutti e con essi anche la grafica e gli effetti sonori. Sfugge a questa regola del copia e incolla però il sito di giochi Mr Green, che è stato capace di puntare tutto su originalità, storytelling e alcuni dettagli che alla lunga, oltre a premiare fanno la differenza. Questa è una lezione che è importante apprendere per muoversi in maniera agevole in questo tipo di settore. Fare la differenza a volte aiuta e ci distingue dalla jungla d’asfalto che ormai il web 2.0 è diventato.

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