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Comunicato Stampa

La nipote del tenente Andrea Ciardo in Veneto nei luoghi in cui il nonno guadagnò la medaglia al valor militare

29/09/21

Margherita Spada lunedì 27 settembre è stata accolta in municipio a Monastier. Per la prima volta ha visitato i luoghi del Piave in cui il nonno, che combatté con gli Arditi durante la Prima Guerra mondiale, gli aveva a lungo narrato.

FotoUna nipote che torna sui luoghi della guerra di cui il nonno, Medaglia al Valor militare conquistata sul campo, gli aveva raccontato per una vita.
E' stato commovente l'incontro che si è tenuto lunedì 27 settembre in municipio a Monastier, dove la sindaca Paola Moro e l'assessore alla Cultura Tatiana Saviane hanno accolto Margherita Spada, nipote del tenente Andrea Ciardo, comandante del V Reparto Arditi d'Assalto, che a San Pietro Novello di Monastier dal 19 al 23 giugno 1918 combatté nella Battaglia del Solstizio, che si rivelò decisiva per la vittoria dell'Italia.

La nipote, per la prima volta sui luoghi in cui il nonno combatté, ha detto: "Questo è per me un luogo dell'anima, il nonno mi parlava spesso della guerra e dei veneti, gente operosa e seria, per la quale nutriva grande rispetto. Con lui cantavo la Canzone del Piave, rigorosamente in piedi, così come l'Inno di Mameli. Il nonno, mancato nel 1976, mi insegnò il valore della Patria, dell'impegno per gli altri, dell'importanza dello studio, del fare sempre il proprio dovere. Oggi sono molto onorata e commossa di essere qui in sua memoria".
A fare gli onori di casa anche il sandonatese Lorenzo Mazzonetto, studioso e grande appassionato della Prima Guerra Monastier, sulla quale ha scritto anche numerosi libri, che ha accompagnato la signora Margherita e il marito pure a Fossalta di Piave (VE), dove il nonno combatté lungo il Piave e fu ferito ad una spalla, in combattimento, il 23 giugno 1918, autorizzato a fregiarsi del distintivo d'onore.

La sindaca Moro ha accolto calorosamente l'ospite spiegando che "Monastier è un paese dalla storia millenaria, legata ai monaci benedettini dell'antica abbazia di Santa Maria del Pero, ma è anche profondamente legato alle vicende della Grande Guerra, che vi si combatté un secolo fa. Incontri come quello di oggi sono importanti per aiutarci a non dimenticare e per formare le nuove generazioni ai valori e alla cultura della pace, affinché certi conflitti non abbiano a ripetersi mai più. Grazie per il messaggio di impegno e di amore per le istituzioni e la patria di cui è messaggera".



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