La petrarchina Massetti è terza al debutto nel campionato toscano

La Ginnastica Petrarca sale sul podio della prima prova del campionato toscano di Categoria Gold. Questa gara è tra le più complete e impegnative del panorama ginnico con tutte le atlete che si esibiscono in un programma con quattro attrezzi (cerchio, palla, clavette e nastro) e con una classifica finale nata dalla somma dei punteggi di ogni singolo esercizio, dunque la società aretina può archiviare con particolare soddisfazione il terzo posto ottenuto a Ponsacco da Asia Massetti. Classe 2001 e protagonista dell'ultima stagione in A1 della Ginnastica Petrarca, la ginnasta ha debuttato nella categoria Senior1 ed è stata protagonista di una bella prestazione che le ha permesso di conquistare un totale di tre medaglie e di assestarsi tra le migliori della Toscana.

Il campionato è iniziato in salita per Massetti che, accompagnata dalle tecniche Irene Leti e Federica Peloso, ha iniziato la gara esibendosi con il nastro per la prima volta in una competizione ufficiale e chiudendo al quarto posto. L'atleta è stata poi brava a non perdere concentrazione e determinazione, con un crescendo di risultati che le ha permesso di classificarsi terza al cerchio, terza alla palla e, soprattutto, prima alle clavette, meritando la possibilità di salire sul terzo gradino del podio finale. Con questo bel risultato, Massetti ha mosso un importante passo verso la qualificazione ai campionati interregionali che decideranno le atlete che avranno successivamente accesso ai campionati nazionali in programma ad Arezzo il 29 e 30 aprile; ora l'atleta dovrà confermarsi nella seconda ed ultima prova del campionato toscano in calendario il 12 marzo a Viareggio. «Massetti si è fatta trovare pronta a questo importante appuntamento - commenta Leti. - Nel suo debutto stagionale ha gareggiato per quasi tre ore in una gara difficile e impegnativa, ma si è fatta trovare pronta eseguendo una bella serie di esercizi che hanno ripagato il duro lavoro svolto in allenamento e che ribadiscono il valore della nostra atleta».