ARTE E CULTURA
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La ricerca dell'oro sommerso

18/11/10

In tempi in cui il prezzo dell'oro sale a ritmi record in molti si chiedano dove potrebbero cercare per trovare il prezioso metallo giallo. Oltre alle miniere e ai fiumi più o meno già sfruttati nel passato un posto che potrebbe riservare inattese sorprese potrebbe essere il fondale marino, con i numerosi naufragi che sono avvenuti in epoche più o meno recenti il fondo del mare è sicuramente un luogo dove giace ogni genere di oggetto compresi oro, gioielli, e vasellami di ogni genere.

In tempi in cui il prezzo dell'oro sale a ritmi record in molti si chiedano dove potrebbero cercare per trovare il prezioso metallo giallo. Oltre alle miniere e ai fiumi più o meno già sfruttati nel passato un posto che potrebbe riservare inattese sorprese potrebbe essere il fondale marino, con i numerosi naufragi che sono avvenuti in epoche più o meno recenti il fondo del mare è sicuramente un luogo dove giace ogni genere di oggetto compresi oro, gioielli, e vasellami di ogni genere. Essendo stato l'oro fin dai tempi antichissimi usato come moneta di scambio per il commercio, la quantità del prezioso metallo giallo che giace sui fondali è sicuiramente di tutto rispetto, in considerazione anche del fatto che in epoche remote le navi che solcavano i mari non erano certo adatte come quelle moderne ad affrontare i lunghi viaggi che erano necessari per raggiungere gli scali commerciali. L' oro dal canto suo ha la prerogativa di essere materiale indistruttibile e incorruttibile se non con particolarii procedimenti e acidi che non sono certamente nell'acqua marina. Certo l'immensità e la profondità dei mari rende l'impresa al limite del fattibile ma alcuni temerari e irriducibili sono riusciti nell'impresa. Tra i cercatori d'oro sommersi citiamo teddy trucker che riportò alla luce il tesoro della San Pedro, una nave che non era il classico galeone Spagnolo, era più grande, più elegante, era una nave importante, naufragata nel 1595, con a bordo forzieri colmi di gioielli, posate, bicchieri d'oro e una preziosissima croce d'oro tempestata di smeraldi.Il ritrovamento del San Pedro accadde nel settembre del 1955, sulla scogliera a nord delle Bermuda. Fu quello uno dei tesori più importanti ritrovati nell'Atlantico. Un altro importante ritrovamentio fu quello di Mell Fiisher che riportò alla luce nel 1985 il tesoro del Nuestra Senora de Atocha, un galeone spagnolo naufragato nel 1622, al largo della Florida, che fruttò a Mel 400 milioni di dollari. Gli esperti del settore adesso puntano l'attenzione su un altro veliero mai ritrovato il famoso Her Majesty Sussex: trasportava nove tonnellate di pezzi d'oro destinate a pagare l'acquisto del Ducato di Savoia. Naufragò nel 1694 si pensa al largo di Gibilterra ma non è mai stato ritrovato. Il fascino della ricerca d'oro e tesori in fondo al mare nel corso del tempo si è sviluppato in un vero e proprio settore che si è specializzato nel recupero a profondità sempre maggiori, l'ultimo ritrovamento degno di nota per il valore del tesoro recuperato è stato trovato a bordo d'un veliero di epoca coloniale del XVII secolo, adagiato sul fondo dell'oceano Atlantico, al largo della costa della Cornovaglia. Il tesoro conta più di 500 mila dobloni d'argento (17 tonnellate di peso), centinaia di monete d'oro, gioielli e vasellame d'oro. A conferma dell'interesse che la caccia all'oro in fondo al mare suscita, in questo caso è proprio l'importanza della protagonista del ritrovamento, la Odyssey Marine Exploration una società tra i leader mondiali nel settore nelle ricerche sottomarine.



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