ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

La Rinascita economica e finanziaria in Europa e in Italia

04/03/15

Giovedì 5 Marzo 2015 Università Cattolica del Sacro Cuore Aula Magna - Largo A. Gemelli, 1 Milano

Milano
Dopo essersi rafforzata nel controllo delle crisi finanziarie e bancarie, l’Eurozona entra ora nella fase due: quella del rilancio dell’economia reale. E vi entra per forza, per necessità e con tempi molto stretti. Oggi infatti le minacce che provengono dal terrorismo e dal caos mediorientale non danno più spazio a margini di incertezza.

Se l’Europa non si forma come Unione non solo monetaria ma anche economica e politica rischia di perdere pezzi e di cadere nel baratro della povertà diventando così facile preda e terra di conquista delle forze estremiste e delle potenze esterne. La posta in gioco è dunque molto elevata soprattutto per un Paese come l’Italia che per le sue contraddizioni e ritardi fa più fatica a risollevarsi. E la fretta richiesta dalla complessa e difficile situazione attuale non ammette ritardi e indecisioni.

La politica di quantitative easing portata avanti dalla Bce dà un po’ di fiato ma ormai la necessità di muoversi verso meccanismi concreti di coordinamento della politica economica, di convergenza e di solidarietà si sta facendo in Europa sempre più pressante.

Le due anime che si sono finora contrapposte, quella del rigore della Germania e quella più flessibile e solidale dei Paesi, come la Spagna, la Francia e l’Italia, che hanno debiti pubblici più elevati, stanno arrivando per convenienza a una sofferta sintesi. Il caso della Grecia lo dimostra.

I sentimenti anti-europei che si stanno diffondendo in molti Paesi non possono essere ignorati e sottovalutati da Bruxelles e da Berlino. Ma il fatto che il governo greco si trovi comunque suo malgrado costretto rientrare nel perimetro degli accordi esistenti e a trattare nell’ambito di quello rappresenta un pesante monito anche per i movimenti euro- scettici. Tuttavia, poiché una unione per necessità non è un’unione per scelta, se non ci saranno meccanismi di solidarietà e le condizioni economiche tra i Paesi continueranno a divergere, la tenuta dell’euro resterà fragile.

A che punto siamo dunque nella costruzione dell’Europa, e soprattutto quali politiche si stanno avviando per il rilancio economico e finanziario dell’Eurozona? Quali sono i progetti in atto e quale sarà l’impatto reale che potranno avere in termini di crescita, sviluppo e benessere?

Per cercare di comprendere la valenza e la portata delle iniziative in corso, gli sforzi che si stanno compiendo nel difficile e complesso processo di integrazione degli Stati, le opportunità che si aprono, le criticità e le problematiche che si devono ancora affrontare, New International Finance Association (NIFA) e Trading Library promuovono la prima edizione del World Finance Forum che si svolgerà il 5 marzo a Milano presso l’Aula Magna dell’Università Cattolica, in Largo Gemelli 1.

Il convegno, patrocinato da Commissione Europea, Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Lombardia, Camera di Commercio di Milano, Expo 2015, vede, tra gli altri, la partecipazione di Ignazio Angeloni, Membro del Consiglio di Vigilanza BCE, Lorenzo Bini Smaghi, Presidente di SNAM e Presidente di SocGen, Giorgio Gobbi, Capo del Servizio Stabilità Finanziaria della Banca d’Italia, Alberto Meomartini, Vice Presidente Camera di Commercio di Milano e presidente Assolombarda, Mario Quagliariello, Capo dell’unità di Analisi dei rischi di Eba, Giovanni Sabatini, Direttore Generale di ABI, Domenico Siclari, Responsabile per gli Affari legislativi e parlamentari in materia creditizia e finanziaria Ministero dell’Economia e delle Finanze, Alessandro Carretta, Presidente dell’Accademia Italiana di Economia Aziendale (AIDEA), Francesco Ferri, Vice Presidente Nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria, Dario Focarelli, Direttore Generale di Ania, Nadia Linciano, Head of economic Research Unit di Consob, Mario Resca, Presidente Confimprese, Fabrizio Spada, Direttore rappresentanza di Milano della Commissione Europea, Carmelo Barbagallo, Capo Dipartimento Vigilanza bancaria e finanziaria della Banca d’Italia, Vittorio Conti, Commissario uscente Inps, Giuseppe D’Agostino, Vice Direttore Generale della Consob, Rainer Stefano Masera, Preside della Facoltà di Economia e Professore di Politica Economica presso l’Università degli Studi “Guglielmo Marconi”, Luigi Orsi, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano, Paolo Panarelli, Direttore Generale della Consap, Massimo Scolari, Segretario Generale di Ascosim, Marco Accornero, Segretario Generale Unione Artigiani-Claai, Pietro Agen, Vice Presidente Confcommercio, Imprese per l’Italia Massimo Maria Amorosini, Direttore Generale di Confapi, Anna Gervasoni, Direttore generale di Aifi, Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione.

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