La sponsorizzazione sportiva più lunga del calcio italiano: Pirelli-Inter
Pirelli-Inter la sponsorizzazione più lunga del calcio italiana iniziata nel 1995 e che prosegue fino al 2021.
del 12/05/16 - di Luisella Curcio
La sponsorizzazione sportiva più lunga del calcio italiano.
Pirelli/Inter una partnership iniziata nel 1995 e che ha rinnovato il suo accordo fino al 2021.
Un record di 26 anni, scrive RTR Sports Marketing, durante il quale l'Inter ha vinto 3 trofei internazionali e 13 titoli nazional.
È il sei maggio 1998 quando Javier Zanetti mostra in segno di trionfo la Coppa Uefa a Parigi. Sul petto di Ronaldo c’è il Brand Pirelli, dopo pochi mesi di sodalizio Inter-Pirelli festeggiano il primo grande trofeo internazionale.
Pirelli in seguito insieme all’Inter mostra un volto più universale e dai confini ampi: in Brasile sponsorizza il fenomeno Ronaldo negli anni in cui è al suo apice. Ronaldo è ritratto nella posizione del Cristo Redentore di Rio de Janeiro. Il Nazareno e Luís Nazário de Lima posti a simbolo di unicità. Pirelli è sempre lì, a testimoniare la grandezza di quanto sta accadendo.
Nella stagione 2009/2010 l’Inter veste una particolare divisa da gara con ideogrammi cinesi: un omaggio alla città in cui viene ospitata la finale di Supercoppa italiana, Pechino.
Alla fine della stagione la formazione di Mourinho riuscirà nell’impresa di portare a nella bacheca del club il celebre triplete: Scudetto, Champions League e Coppa Italia vinte in un sol anno.
Dal momento in cui ha avuto inizio, il sodalizio tra Inter e Pirelli ha portato i nerazzurri a vincere 13 titoli nazionali e 3 trofei internazionali, tra cui un Mondiale per Club.
Ma il brand milanese ha stretto un legame duraturo che travalica il solo obiettivo della vittoria, è stato partner della società calcistica anche nei momenti meno felici; a testimonianza dell’affidabilità e della forza di un’unione inscindibile. Pirelli è l’Inter e viceversa: gli appassionati di calcio e non solo sono oramai abituati a leggere il nome di uno e associare l’immagine dell’altro, come in uno scambio reciproco di sensazioni. Una fusione identitaria che è molto rara nei rapporti tra le grandi aziende e i grandi club sportivi.