Lazarus, l'ultimo video di David Bowie
Nel video Lazarus, la visione di Bowie arricchisce e rinnova ancora una volta il nostro patrimonio collettivo.
del 18/01/16 - di Paola Nicoli
Anche la morte ha i suoi rituali e i suoi simboli; nel video di Lazarus l'armadio è il canale che trasmette il senso della conclusione.
L'armadio è un luogo più angusto e buio di quello che generalmente si immagina esistere dietro a una porta, è meno banale, è una scatola che racchiude.
Non è un semplice passaggio ma una cavità, una nicchia, e naturalmente si riferisce a un'altra dimensione.
La porta dell'oltretomba è rappresentata in molte sepolture e sarcofaghi romani. Nel video di Bowie, con la sua doppia rappresentazione della porta, all'inizio e alla fine, la somiglianza con la base della quattrocentesca statua di Erasmo di Narni è strettissima.
Il Monumento funebre del Gattamelata è stato realizzato da Donatello verso il 1450 ed è visibile sulla piazza della Basilica del Santo a Padova.
Anche qui le porte sono due, come i frame di inizio e di conclusione del video di David Bowie.
Il basamento è costruito come un sarcofago e sui due lati sono visibili due porte, una chiusa verso la vita e l'altra aperta verso la morte.
Inoltre l'ambientazione del video richiama il modello della Grande Guerra, la camera dove tutto si svolge sembra la stanza d'ospedale di Hemingway, in quella foto stampata sulla copertina di Addio alle armi.
La visione personale di Bowie arricchisce e rinnova ancora una volta il nostro patrimonio collettivo.
IL VIDEO: