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Le badanti "cattive"

02/04/21

Questo breve articolo vuole affrontare la questione delle “cattive” badanti o meglio dei comportamenti scorretti delle badanti. A nostro avviso sta emergendo fortemente, nel mondo delle badanti, un disagio dovuto ai problemi intrinseci del lavoro domestico.

FotoLe badanti “cattive”
Perche’ spesso i datori di lavoro domestico lamentano comportamenti fuori dalle righe delle badanti?

Questo breve articolo vuole affrontare la questione delle “cattive” badanti o meglio dei comportamenti scorretti delle badanti.
A nostro avviso sta emergendo fortemente, nel mondo delle badanti, un disagio dovuto ai problemi intrinseci del lavoro domestico.
Questo e’ facilitato dalla maggiore consapevolezza che esse hanno dei loro diritti
Il lavoro domestico non e’ scevro da fatica, stress, umiliazioni a volte.
La mancanza di una vita propria ma data “in prestito” alle famiglie dove la badante lavora
Genera difficolta’ ulteriori, come una sorta di rivendicazione di vita rubata.
Ecco il naturale epilogo di tutto questo nel fervore con cui spesso le badanti rivendicano i propri diritti dimenticandosi che anche i doveri hanno altrettanto importanza.
Ecco allora i comportamenti “fuori dalle righe”, l’emergere della “cattiveria” i comportamenti a volte decisamente scorretti, come abbandonare improvvisamente il posto di lavoro, contestare l’orario di lavoro concordato, lavorare con sufficienza e senza il minimo coinvolgimento emotivo etc…
La soluzione sembrerebbe ovvia, ad esempio migliorare la retribuzione, ridurre l’orario di lavoro o meglio la permanenza in casa dell’assistito. Ma non e’ cosi’o non solo cosi’.

La soluzione a nostro avviso e’ questa :
1 fare rientrare l’assistenza socio-sanitaria domestica nei livelli essenziali di assistenza o lea che significa che, secondo lo spirito universalistico del servizio sanitario italiano, sancito dall’artico 32 della costituzione, essa sia fornita gratuitamente dallo stato.
Cosi’ recita l’art. 32 della costituzione : “la repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.”
Cio’ renderebbe piu’ facile adeguare la retribuzione delle badanti

2 istituire veramente la patente di qualita’ per i lavoratori domestici e le lavoratrici domestiche. Grazie ad una norma tecnica, la uni 11766:2019, viene istituito un sistema di certificazione delle competenze delle assistenti familiari.
Colf badanti e baby sitter potranno accedere , su base volontaria, ad un esame per ottenere la patente di qualita’, con l’obbligo, tra gli altri requisiti, di sottoscrivere un codice deontologico : nuove regole di comportamento

Cosa significa questo? Che le badanti saranno iscritte in un apposito registro presso il quale potranno rimanere fino a che non garantiscano il mantenimento dei requisiti richiesti.
Oltre alle competenze quindi anche un comportamento adeguato.



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