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Le Carenature per Moto: storia e sviluppi

La carenatura è un apparato aerodinamico che viene applicato ad un motociclo. Un termine coniato dall'aeronautica: la carenatura è diventata una parte importante della moto proprio per il suo assetto e per il miglioramento della prestazione del veicolo. Bisogna porre l'accento proprio su questo per poter capire il funzionamento totale del veicolo. Inoltre vogliamo sottolineare come vi siano tantissimi tipi di carenature, formate da materiali diversi.
del 29/03/17 -

La storia della carenatura

Ovviamente questo apparato inizia a presentarsi sulle competizioni ufficiali su pista, in modo tale da rendere la moto più maneggevole e meno ingombrante. Fu proprio nel 1935 che venne sperimentato anche nel nostro paese, dove lo studio sull'aerodinamica stava prendendo piede. Dapprima sulle moto da corsa, la carenatura inizia a comparire anche sulle motociclette da strada. Ovviamente è con lo sviluppo degli anni 70 che le carenature iniziano ad avere un ruolo alquanto particolare sui mezzi da strada. Con il passare degli anni tante case costruttrici hanno apportato modifiche, soprattutto per quanto riguarda i maggiori campionati professionistici, dove sono cambiate anche le regole. Dunque ogni ingegnere ha messo a punto n nuovo sistema in grado anche di rispettare le attuali normative.

I tipi di carena

Ci sono diversi tipi di carenature e il materiale varia ovviamente in base al tipo di utilizzo. Negli anni sempre più aziende hanno incominciato a produrre questi accessori molto simili agli originali, fino ad arrivare alla quasi congruenza con le carenature originali di Carbon 666.

La carenatura a siluro: questo tipo di apparato viene creato solo ed esclusivamente per i record di velocità su pista e si sono viste a partire dai primi anno Quaranta. Sono molto simili alle carrozzerie di un auto, avvolgendo addirittura il piota. spesso veniva anche applicata ad alcuni sidecar. Ovviamente stiamo parlando di un modello lontano nel tempo.

La carenatura a campana protegge tutta la parte frontale del veicolo, comprendendo anche la ruota anteriore. Questo tipo di carena si sviluppa fino al serbatoio. Non viene più utilizzata, ma era molto in voga nei primi ani delle gare motociclistiche. Questa veniva spesso usata dal momento che il circuito presentava un lungo rettilineo, ma poi venne sostituita in quanto era impossibile da manovrare in curva.

La carenatura integrale va a coprire tutta la sezione frontale, sviluppandosi nella parte laterale del motore. Al momento è quella attuale e quella più utilizzata sulle moto ad uso sportivo e turistico. Copre infatti la prima parte, dando un senso di sportività e maneggevolezza a chi la guida.

La semicarena va a coprire la parte frontale alta del mezzo e del guidatore, lasciando però scoperta la ruota davanti. La carenatura non finisce nella parte laterale ma prosegue fino al serbatoio con ben due appendici. Questa è stata spesso utilizzata negli anno settanta nelle gare di Endurance o Gran fondo. Questo permetteva comunque un alto grado di guidabilità, ma anche perché in questo modo era più semplice andare a sostituire i pezzi meccanici. Il cupolone va a coprire soltanto la parte frontale della moto, lasciando scoperta la ruota davanti, andando a svilupparsi con delle appendici anche sul manubrio. Ovviamente è una soluzione che non presenta un buon grado di aerodinamico, ma protegge il pilota quando le condizioni non sono delle migliori. Questo tipo di carena serve però a mezzi istituzionali, come ad esempio quelle della polizia. Infine abbiamo il cupolino. che protegge parzialmente la parte frontale. Ovviamente è studiato per le moto che scendono in pista, in modo tale da andare a proteggere il pilota quando è in posizione schiacciata sul serbatoio della moto.

Il funzionamento della carenatura

Come abbiamo visto, la carenatura ha una duplice funzione. Parliamo di resistenza aerodinamica, in modo tale da avere il pieno controllo della velocità e sviluppare al massimo tutta la potenza del motore. Ovviamente non deve creare problemi e deve essere anche raffreddante, in modo tale da avere anche un raffreddamento naturale del mezzo. Secondo obiettivo della carena è ovviamente proteggere il pilota. Abbiamo visto come tutti i tipi di carenatura cercando di andare a proteggere qui guida in tutte le situazioni, anche quelle più difficili. Il mondo delle carene è molto ampio e spesso il pilota vuole personalizzarle nel giusto modo, per dare un tocco diverso al proprio veicolo e renderlo praticamente unico.



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