Le diete lampo funzionano veramente?

Quali sono le diete lampo più seguite? Funzionano davvero o sono solamente un rischio per la nostra salute?
del 04/08/14 -

Internet è il principale strumento attraverso il quale si diffondono le diete lampo, particolari regimi alimentari che promettono a chi le segue di far perdere una determinata quantità di chili in appena pochi giorni. Si tratta quindi di diete che si tramandano tramite il passaparola e che a fronte di un conseguimento rapido dell’obiettivo fissato presentano molte controindicazioni.
Sulla loro efficacia, la quasi totalità dei nutrizionisti inorridisce. Non tanto per la reale utilità delle diete in questione, ma per i danni che un cambio così repentino delle abitudini alimentari può causare in chi la osserva.
Le diete lampo, se seguite con estremo rigore, mantengono le promesse e possono davvero far raggiungere i risultati sperati. Tuttavia è nella fase di mantenimento che gli effetti di una tanto rapida perdita di peso si manifestano, con un recupero dei chili persi che sovente è inevitabile.
Le diete lampo più seguite, ad oggi, sono la dieta Dukan, la dieta Plank, la dieta Scarsdale e la dieta Scarsdale. La prima è forse “la meno lampo” di tutte, poiché alla rapida fase di aggressione fa seguire una lenta fase di mantenimento che mira ad abituare l’organismo in visione degli anni futuri. Diete lampo nel verso senso del termine sono invece la dieta Plank e la Scarsdale. Entrambe si articolano essenzialmente in un paio di settimane.
La Plank promette di far perdere 9 chilogrammi in questo lasso di tempo, mentre per la Scarsdale si parla di 500 grammi al giorno.
A giudicare dalle opinioni di chi l’ha provata la perdita di chili è reale, progressiva, e riscontrabile giorno dopo giorno pesandosi sulla bilancia.

Va però ricordato che non c’è una guida ufficiale al mantenimento e che i risultati di due settimane di sacrifici potrebbero svanire in maniera altrettanto lampo.
Entrambe le diete sono altamente iperproteiche e mirano a ridurre, in alcuni casi anche ad annullare totalmente, l’apporto di dolci e carboidrati al corpo.
Essendo diete iperproteiche possono costituire un rischio per soggetti a rischio di malattie cardiovascolari o con uno storico clinico parzialmente compromesso.
Ancor più estrema è la dieta Atkins. Mentre la Plank e la Scarsdale durano due settimane, la Atkins con il suo estremo regime proteico anti-carboidrati, si articola in quattro fasi nell’arco di un mese intero.



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