SOCIETA
Comunicato Stampa

Le macchine devono parlare dei professionisti per rendersi davvero utili!

07/04/20

In tutto questo una forma di attività sarà sempre indispensabile per chi saprà declinarla nelle più innovative tecnologie e ambiti della comunicazione, per chi saprà comunicare nel modo più apprezzato. Sarà molto utile la competenza di saper creare e alimentare relazioni.

FotoInizio dalla risposta che mi ha dato alcuni giorni fa Gian Luca Comandini, uno dei consulenti del MISE sullo sviluppo delle "blockchain".

Durante una conversazione privata in chat, alla mia domanda "...dove potremmo mettere in opera gli smart contract basati sulle pseudo blockchain?" la risposta di Comandini è stata "Ovunque c'è un codice, può esserci uno Smart contract. Codice Legale, assicurativo, immobiliare, sanitario, accademico, finanziario, diritti di autore, musica, cinema". Insomma il limite è politico, non tecnologico.

Ed eccoci qui. Lo dico da tempo, ma i giganti delle tecnologie lo dicono da prima di me e del resto loro vedono più lontano di me; la quasi totalità delle attività oggi ancora svolta dalle persone, è automatizzabile in ogni sua fase. Ma non solo: alcune di queste attività sono automatizzabili da parecchio tempo ormai; gli impedimenti sono politico/legislativi appunto e non tecnico/pratici. Ma del resto come potremmo vivere in un mondo dove non si ha più nulla da fare? come guadagni? come ti occupo? ma soprattutto come ti distingui dagli altri e come valuti chi ti sta a fianco, se non fanno nulla e non ricoprono nessun ruolo sociale? ecc. ecc. .
Ma questi sono problemi molto "alti" e io non ho risposte al momento.

In tutto questo però una forma di attività sarà sempre indispensabile per chi saprà declinarla nelle più innovative tecnologie e ambiti della comunicazione, per chi saprà comunicare con voi nel modo più apprezzato. Sarà molto utile la competenza di saper creare e alimentare relazioni.
Sì, la capacità di mediare, di comprendere le esigenze, ma ancor di più di intuire, per poi guidare, i vostri desideri accompagnandovi a valutare soluzioni che soddisfino emozioni ed esigenze, cuore e cervello. Intuire cosa vorreste con il cuore e lo spirito, comprendere a cosa potreste aspirare concretamente, e accompagnarvi poi all'immobile che vi soddisferà, che vi renderà felici: ebbene questo è mediare. Notate che sono tutte attività, competenze o se preferite skills "esclusive" delle persone reali.

Stupendo direte Voi, gioia per i professionisti della mediazione e per il consumatore che comprende l'importanza di essere ben seguito e tutelato.
Qui però inizia la parte difficile.Il mercato si sta spostando verso il "niente intermediari" su ogni attività; in realtà un intermediario esiste sempre (altrimenti chi incassa?) ma il suo intervento è reso invisibile ai vostri occhi, agli occhi dei consumatori, ed è la forza di queste soluzioni.
Queste piattaforme sono spesso "nelle nostre tasche", vengono percepite come poco impegnative dal punto di vista economico, sono super flessibili nell'accesso al servizio e non pretendono impegnative importanti da parte degli utilizzatori (accedi in un click, esci in un click) , insomma sono quelle soluzioni solitamente definite SMART.
Una importante fetta di mercato si sta spostando verso queste soluzioni: AIRbnb ad esempio (parliamo quindi di inserzioni di immobili, di oggetti) è super smart in tutto, non serve interazione fisica ormai in nessuna fase delle transazioni, e il risultato è indubbiamente a loro vantaggio (lo dicono i numeri).
Ma immaginate se il portale da cui dipendono ormai MILIONI di proprietari locatori, decidesse che da domani il servizio costerà il 30% in più: al di là del primo "scossone" che toccherà direttamente Voi proprietari, scommetto che il secondo passaggio sarà scaricarlo sulle spalle di Voi conduttori, cioè coloro che utilizzeranno le stanze su AIRbnb; e chi si ribellerà a questa ipotetica imposizione con il settore alberghiero e degli immobili turistici, indebolito proprio dalla egemonia di AIRbnb?
Ma in ogni caso qui si parla ancora solo di VACANZE, di impegno BREVE.Allora vediamo i portali di inserzioni immobiliari tradizionali (di nuovo parliamo di anonimi immobili come punto di contatto, di oggetti) qui le "macchine" propongono fabbricati su tutto il territorio nazionale.

Ma vi siete mai chiesti con quale criterio i BIG del settore selezionino gli inserzionisti?

Presto detto, se ti dichiari un privato NIENTE, nessun criterio, dichiara quello che vuoi; e se sei un'azienda? un'agenzia? Ebbene il criterio è, PUBBLICA CHI PAGA. Ma non solo, i tanto agognati "risultati più attinenti alle Vostre richieste" vanno parzialmente a "farsi friggere" proprio perché chi paga di più DEVE esservi presentato per primo, in cima ai risultati.
Ebbene ora mi rivolgo a chi tra voi vorrebbe vendere: se i criteri per essere elencati tra le agenzie immobiliari sui portali sono "SE PAGHI SEI IN ELENCO E PUBBLICHI" e niente altro, voi proprietari come potreste sapere chi state per contattare? Dovremmo quindi chiederci "Chi ci sarà dietro quelle inserzioni?"; infatti potrebbero essere gestite da un agente immobiliare abilitato, ma anche da un impreparato proprietario, oppure da un "interessato" geometra che deve piazzare l'immobile (da lui ristrutturato per il cliente) ma ad un prezzo eccessivo, oppure anche da un tizio che ha fatto sottoscrivere un preliminare al proprietario e ora prova a rivendere (speriamo abbia controllato tutto bene, altrimenti poi...), e certamente troveremo anche figure senza abilitazioni di sorta che semplicemente "ci provano". Insomma, le innovazioni sono delle splendide e utili semplificazioni, ma si deve essere in grado di discernere le informazioni che gestiscono e ci restituiscono in ogni caso queste soluzioni/tecnologie riscuotono enorme attenzione, ed alcune grande successo.

Sono soluzioni che potrebbero evolvere ancor di più, abituandovi giorno dopo giorno ad un servizio Super Smart certo, ma rendendo ai vostri occhi una soluzione veloce ma non eccellente, come "più che sufficiente".
E tutto questo perché? Perché negli ultimi dieci anni molti professionisti della mediazione hanno avuto difficoltà a parlare con Voi, a trovare lo strumento giusto, il giusto contesto.
Anche loro, come voi, sono rimasti impigliati in questi meccanismi "velocissimi" e nel mentre sono passati anni, anni in cui pochi professionisti si sono accorti di come sia cambiato il modo di comunicare con, di portarvi o chiedervi informazioni, presi come erano dal bisogno di soddisfare le esigenze di coloro che ha continuato a rivolgersi a loro, e dall'incombenza di aggiornarsi sui mille nuovi obblighi che a una figura professionale si impone di soddisfare, dall'assicurazione professionale obbligatoria, alla sicurezza e privacy dei vostri dati, alla trasparenza del servizio fino alle pratiche tecnico/fiscali.
E dove si perde la relazione umana le macchine prevalgono in modo anomalo.
Ma distinguere il lavoro di un professionista dal lavoro delle macchine non è così ovvio in un mondo che interpella prevalentemente le macchine per prendere decisioni.

Ed eccoci al dunque: vi apparirà ora chiaro come per trattare al meglio un bene immenso come un'immobile, "l'algoritmo" è indispensabile, ma deve essere gestito da chi sa cosa chiedere agli strumenti, da chi sa come interpretarne i risultati. Qualcuno che abbia accumulato la competenza, insieme alla personale attitudine, di vedere oltre il vostro viscerale desiderio, e che sappia consigliarvi delle soluzioni che vi soddisfino e vi rasserenino.
Ma raramente limitarsi ad inserire "TIPOLOGIA – ZONA – PREZZO" risolverà la vostra esigenza!

Luca Boscardelli - www.lucaboscardelli.com - www.agentiimmobiliariabilitati.it

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