EDITORIA
Comunicato Stampa

Libertas. Secoli X-XIII

13/01/20

Sabato 18 gennaio 2020 alle ore 11,15 l’Associazione Italia Medievale, l’Archivio di Stato di Milano e Archeion sono lieti di invitarvi nella Sala Conferenze dell’Archivio di Stato di Milano in Via Senato, 10 alla presentazione di “Libertas. Secoli X-XIII” (Vita e Pensiero, 2019) a cura di Nicolangelo D’Acunto, Elisabetta Filippini.

Sabato 18 gennaio 2020 alle ore 11,15 l’Associazione Italia Medievale, l’Archivio di Stato di Milano e Archeion sono lieti di invitarvi nella Sala Conferenze dell’Archivio di Stato di Milano in Via Senato, 10 alla presentazione di “Libertas. Secoli X-XIII” (Vita e Pensiero, 2019) a cura di Nicolangelo D’Acunto, Elisabetta Filippini. Interviene Nicolangelo D’Acunto. Ingresso libero.
Medioevo e libertà: solo una provocazione o addirittura una battuta a effetto? Siamo sicuri che prima della Liberté degli illuministi la civiltà europea avesse prodotto solo oppressione e sfruttamento? La risposta non è affatto scontata. L’approccio storico degli autori fa emergere un quadro molto diversificato, da cui risalta non una nozione univoca e astratta di libertà, ma l’esistenza di molte libertates al plurale. In una civiltà per la quale libertà e privilegio si identificano era fondamentale concepire la propria autonomia nel quadro di un disegno provvidenziale e di una verità che da sola poteva rendere davvero l’uomo libero, in quanto capace di vivere e di fare il bene. Le stesse forme di potere, che di quel disegno provvidenziale si consideravano lo specchio terreno, aspiravano a promuovere e a farsi garanti delle libertates che innervavano gli ideali, le pratiche politiche e le strutture sociali di una civiltà alla ricerca perenne di un ordine agognato e mai raggiunto.
Contributi di Giancarlo Andenna, Antonio Antonetti, Alessandro Barbero, Stefano Bernardinello, Paul Bertrand, Carla Bino, Daniele Bortoluzzi, Guido Cariboni, Caterina Ciccopiedi, Mario Conetti, Gianmarco Cossandi, Marco Cristini, Nicolangelo D’Acunto, Christoph Dartmann, Wolfgang Huschner, Micol Long, Antonio Macchione, Antonio Manco, Stefano Manganaro, Federica Mantelli, Florian Mazel, Matteo Meanti, Gert Melville, Francesco Panarelli, Francesco Poggi, Jean-Claude Schmitt, Daniele Sini, Alberto Spataro, Elena Vanelli, Enrico Veneziani, Maria Vezzoni.
Nicolangelo D’Acunto ha studiato alla Scuola Normale di Pisa, è professore ordinario di Storia Medievale presso l’Università Cattolica di Milano e Brescia e Direttore del Centro studi sulla storia degli insediamenti monastici europei (CESIME). Tra i suoi volumi: I laici nella Chiesa e nella società secondo Pier Damiani. Ceti dominanti e Riforma ecclesiastica nel secolo XI, Roma 1999; «Nostrum italicum regnum»: aspetti della politica di Ottone III, Milano 2002; Cum anulo et baculo. Vescovi dell’Italia medievale dal protagonismo politico alla complementarietà istituzionale, Spoleto 2019.



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