SALUTE e MEDICINA
Articolo

Lotta alla Malpractice Sanitaria

18/02/20

La malpractice sanitaria (o medica) significa abuso / illecito / negligenza o imperizia in ambito sanitario. I casi di malasanità riguardano spesso disfunzioni organizzative di ospedali, come lunghe liste di attesa, permanenze interminabili in pronto soccorso, problemi di comunicazione con personale medico e paramedico.

FotoOgni anno migliaia di persone subiscono danni permanenti o perdono la vita a causa di errori medici, a tutti loro ci offriamo come sostegno accertando nel concreto le responsabilità del medico o della struttura sanitaria (previa un analisi della documentazione) e purtroppo a volte si evidenziano abusi e atteggiamenti professionali non corrispondenti con la deontologia medico sanitaria e con gli standard minimi di assistenza, imperizia / negligenza che possono confluire in concetti di abuso o illecito.

È importante precisare che la medicina non è una scienza dai risultati assoluti e tutto dipende dalla biologia di ogni essere umano e dal comportamento delle differenti patologie, il risultato è che le segnalazioni di casi di malasanità sono spesso caratterizzati da errori medici.
Ecco quali sono gli eventi più frequenti:
1. ANESTESIA
2. CHIRURGIA GENERALE
3. NEUROCHIRURGIA
4. ONCOLOGIA
5. ORTOPEDIA
6. OSTETRICIA E GINECOLOGIA

Deontologicamente, la medicina impone che il consenso sia costituito da un adeguato e prolungato colloquio clinico tra paziente e medico, nel corso del quale il professionista deve trasferire tutte le informazioni utili affinché il paziente possa comprendere consapevolmente il proprio stato di salute, le opzioni di trattamento praticabili, le complicanze prevedibili e i risultati attesi.

Il colloquio deve infine concludersi con la registrazione della firma del paziente su uno specifico modulo (consenso informato) quindi Il paziente deve essere messo nella condizione di prendere consapevolmente le proprie decisioni in relazione ad ogni atto medico (ad eccezione di emergenze mediche, quando il paziente non può essere coerente o cosciente).

La diagnosi non corretta di una patologia può determinare un aggravamento delle condizioni di salute del paziente, un peggioramento della sua qualità di vita e un incremento dei costi sostenuti, questo può accadere quando il paziente viene trattato per una patologia che non ha, o quando viene trattato in maniera non corretta o insufficiente oppure non adeguata alla sua patologia.

Quando si effettuano procedure o trattamenti (anche chirurgici) che possono compromettere il risultato clinico finale, magari perchè la struttura sanitaria o il professionista, consapevole di non avere a disposizione la competenza o la strumentazione che possano garantire un efficace trattamento della patologia.

Oggi. medici legali specializzati in grado di valutare con oggettività la sussistenza del nesso causale tra condotta medica, possono assistere il cittadino nell’ambito di azioni stragiudiziali da intraprendere al fine di ottenere l’equo risarcimento dei danni subiti.



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Walter Paolo Lorenzi (Welfare Aziendale & Family - Legal Banker)
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