MUSICA
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Maddalena De Scalzi e i nuovi singoli 2017

18/04/17

Un riff orecchiabile, il profumo dell’estate che finisce. Maddalena De Scalzi, con la sua “My Best Friend on the Phone”, solletica l’anima e il cuore dei propri ascoltatori, inondandoli di un’energia fresca e salmastra del tutto sorprendente. Un paio di giri introduttivi, per sintonizzarsi direttamente con le corde più intime e delicate del proprio spirito.

FotoUn riff orecchiabile, un mmm delicato, il profumo dell’estate che finisce. Maddalena De Scalzi, con la sua “My Best Friend on the Phone”, solletica l’anima e il cuore dei propri ascoltatori, inondandoli di un’energia fresca e salmastra del tutto sorprendente. Un paio di giri introduttivi, per sintonizzarsi direttamente con le corde più intime e delicate ancorate nel profondo del proprio spirito, ed eccola comparire, la voce: tenera, delicata, velata da un tratto di ingenuità irresistibile, che arrossisce le guance e lascia spazio a un sorriso incontrollabile. La traccia trova un’evoluzione che suona molto naturale: subisce una variazione l’intera composizione, che si carica di qualche nota più aspra e di un tocco di emotività in più, per poi tornare sui propri passi originali. Tornano in scena i refrain di bridge e ritornello, poi la voce scompare e lascia uno spazio vuoto, nel quale le sei corde si lasciano andare a un tiepido solo. Il compito di dettare le battute finali è affidato al ritornello, sul quale la canzone si interrompe in un finale dai confini piuttosto aperti e sospesi.

Se “My Best Friend on the Phone” suona come una dolce ballata da godersi in riva alla spiaggia, “From the Darkness” ha un sound un po’ più deciso, ma altrettanto coinvolgente e irresistibile. Una chitarra distorta propone, infatti, un riff morbido ed efficace, ma si fa subito da parte per lasciare spazio alla voce. La batteria, delicata, scandisce un tempo lineare e pacato, che smuove il tappeto sonoro con eleganza e discrezione: il ritornello, una variazione del tema principale, lascia spazio a una strofa più movimentata. La voce si tiene ancorata a quel velo irresistibile di gentilezza che fa venire voglia di intonare il pezzo, per poi trasformarsi in un parlato dinamico ed energico. Un breve stacco di chitarra e torna il refrain del ritornello, con il suo from the darkness to my black guitar, con il quale si conclude l’avventura musicale.

L’amore per la musica della cantautrice genovese Maddalena De Scalzi è palese sin dalle prime note delle sue composizioni. Dall’età di 13 anni, con in braccio la sua chitarra, ha voluto esplorare i meandri della musica, avventurandosi su un sentiero fatto di curiosità e ispirazione. Grazie anche all’Azione Cattolica dei Ragazzi e al prezioso contributo di Bambi Fossati, genio indiscusso della scena rock ligure, ha potuto assemblare testi e composizione, dando vita ai suoi brani, lasciandosi ispirare da Cyndi Lauper e dalle Roxette. Dal 2006, infatti, compone canzoni improntate su una serie di influenze, che toccano i lidi più svariati, come il beat italiano e internazionale degli anni ’60 e ’70, ma anche il pop ed il rock di tutti i tempi. Grazie alla collaborazione e al connubio vincente tra Maddalena De Scalzi e l’Associazione Musicale Symphonos, la libertà che traspare dai suoi brani ha modo di librarsi gentile verso un orizzonte ispirato e capace di ispirare, grazie a un’ottima produzione professionale, che sa mettere in risalto la genuinità di uno spirito gentile.

Credits: Eleonora Vaiana



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