SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Malattia di Chron: Ustekinumab mantiene la remissione a cinque anni nei pazienti con forma da moderata a grave

14/10/20

Presentati al Congresso United European Gastroenterology (UEG) Week 2020 i risultati finali dello studio IM-UNITI sulla risposta clinica e la remissione a lungo termine nella malattia di Crohn da moderata a grave

FotoJanssen, l’azienda farmaceutica del gruppo Johnson & Johnson ha presentato oggi alla 28° United European Gastroenterology (UEG) Week i dati definitivi dell'estensione a lungo termine (LTE) dello studio di Fase 3 IM-UNITI, che ha dimostrato che il trattamento con ustekinumab in pazienti con malattia di Crohn da moderata a grave ha mantenuto la remissionea a lungo termine per cinque anni.1*

"La malattia di Crohn è tra le forme più debilitanti di malattia infiammatoria cronica intestinale e impatta pesantemente la qualità di vita di milioni di pazienti in tutto il mondo", ha dichiarato il ricercatore principale dello studio William J. Sandborn,** M.D., Chief of Gastroenterology, Professor of Medicine, University of California, San Diego, che ha tenuto la presentazione orale in modalità virtuale alla UEG Week. "I risultati dello studio IM-UNITI hanno dimostrato che i pazienti hanno mantenuto la risposta al trattamento con ustekinumab per cinque anni. In particolare, dopo cinque anni, più del 90% dei pazienti in terapia continua con ustekinumab ogni 12 o ogni 8 settimane ha ottenuto una remissione clinica libera da steroidi”.

I risultati principali dello studio hanno dimostrato che più della metà dei pazienti con malattia di Crohn attiva da moderata a grave, randomizzati a ricevere ustekinumab sottocute ogni 8 settimane e che hanno continuato a ricevere questo dosaggio nello studio a lungo termine, ha mantenuto la risposta clinicab (57%) e la remissione (55%) dopo cinque anni di trattamento. Tra questi pazienti in remissione clinica, il 93% non era in trattamento con steroidi.

Anche i pazienti randomizzati a ricevere ustekinumab sottocute ogni 12 settimane, e che hanno continuato a ricevere questo dosaggio nello studio a lungo termine, hanno mantenuto la risposta clinica (54%) e la remissione (45%) dopo cinque anni di trattamento. Tra questi pazienti in remissione clinica, il 90% non era in trattamento con steroidi.1

In particolare, nel sottogruppo di pazienti che non erano mai stati trattati in precedenza con terapie biologiche anti TNF-α, il 40% e il 59% erano in remissione clinica dopo cinque anni di trattamento di mantenimento con ustekinumab sottocute ogni 12 e ogni 8 settimane rispettivamente. Inoltre, nel sottogruppo di pazienti che in precedenza avevano fallito (ad esempio erano refrattari) o che erano intolleranti alla terapia anti TNF-α, il 41% e il 44% erano in remissione clinica dopo cinque anni di trattamento di mantenimento con ustekinumab sottocute ogni 12 e ogni 8 settimane rispettivamente. Circa la metà (51%, [290/567]) di tutti i pazienti (randomizzati ed entrati nella LTE) che hanno fatto parte dello studio a lungo termine ha completato la visita finale dello studio.1

Non sono emerse nuove informazioni sulla sicurezza e gli eventi avversi sono stati in linea con gli studi precedenti su ustekinumab e con l'attuale riassunto delle caratteristiche del prodotto.1,2 Gli eventi avversi più comuni (>5%), riscontrati nei periodi di controllo degli studi clinici con ustekinumab, sono stati rinofaringite e cefalea. Per la maggior parte sono stati considerati lievi e non hanno richiesto l’interruzione del trattamento.2

In cinque anni, i tassi (per cento anni-paziente) per eventi avversi, eventi avversi gravi e infezioni gravi erano simili tra i gruppi ustekinumab ogni 12 settimane e ogni 8 settimane ed erano generalmente comparabili con i tassi del gruppo placebo. La presenza di anticorpi contro ustekinumab fino alla settimana 272 è rimasta bassa e si è verificata nel 6% dei pazienti assegnati a ricevere ustekinumab 90mg sottocute ogni 12 o ogni 8 settimane nello studio di mantenimento e nello studio a lungo termine.1

"La malattia di Crohn è una condizione cronica che dura tutta la vita, è quindi importante comprendere i risultati a lungo termine delle terapie per affrontare efficacemente la malattia", sostiene Jan Wehkamp, M.D., Vice President, Gastroenterology Disease Area Leader, Janssen Research & Development, LLC. "Questi risultati dello studio LTE con ustekinumab ci danno ulteriori informazioni sulla gestione a lungo termine di questa malattia cronica".

In occasione del Congresso UEG Week di quest’anno, Janssen presenterà un totale di 16 abstract di cui sette presentazioni orali.

Definizioni chiave

a La remissione clinica è definita come punteggio CDAI <1503

b La risposta clinica è definita come la diminuzione dell’indice di attività della malattia di Crohn (CDAI) dal basale di ≥100 punti o come un punteggio CDAI <1503

Lo studio IM-UNITI4

IM-UNITI, uno studio di fase 3, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo e a gruppi paralleli, ha valutato l'efficacia e la sicurezza della terapia di mantenimento con ustekinumab in pazienti adulti con malattia di Crohn da moderata a grave. I pazienti che avevano risposto a una singola dose endovenosa di ustekinumab negli studi di induzione UNITI-1 o UNITI-2 sono stati randomizzati in egual misura per ricevere la terapia di mantenimento con ustekinumab sottocute 90 mg ogni 8 settimane o ogni 12 settimane o placebo. Nello studio di mantenimento sono stati arruolati 1.281 pazienti.1 Nei pazienti randomizzati che hanno avuto una perdita di risposta tra le settimane 8 e 32 è stato fatto un aggiustamento una tantum della dose di 90 mg ogni 8 settimane. Tutti i pazienti che hanno completato la settimana 44 erano idonei ad entrare nello studio di estensione a lungo termine, continuando il loro regime terapeutico fino alla settimana 252.

La malattia di Crohn

È una delle due principali forme di malattia infiammatoria cronica intestinale, che colpisce circa 2 milioni di persone in Europa.5 La malattia di Crohn è una forma infiammatoria cronica del tratto gastrointestinale senza causa nota, ma associata ad anomalie del sistema immunitario che potrebbero essere scatenate da una predisposizione genetica, dalla dieta o da altri fattori ambientali.6 I sintomi possono variare, ma spesso comprendono dolore e sensibilità addominale, diarrea frequente, sanguinamento rettale, perdita di peso e febbre.6,7 Non vi è attualmente una cura risolutiva per la malattia di Crohn.8

Ustekinumab2

Ustekinumab è un anticorpo monoclonale completamente umano ed è il primo e unico trattamento biologico che inibisce selettivamente le vie dell'interleuchina (IL)-12 e IL-23. Nell'Unione Europea, ustekinumab è approvato per il trattamento di pazienti adulti con malattia di Crohn attiva di grado da moderato a grave che hanno avuto una risposta inadeguata, perso la risposta o sono intolleranti alla terapia convenzionale o ad un antagonista del TNF- alfa o hanno controindicazioni mediche a tali terapie. Ustekinumab è anche approvato nell’Unione Europea per il trattamento di adulti con colite ulcerosa attiva di grado da moderato a grave che hanno avuto una risposta inadeguata, perso la risposta, o risultano intolleranti alla terapia convenzionale o biologica, o hanno controindicazioni mediche a tali terapie. Oltre a malattia di Crohn e colite ulcerosa, ustekinumab è stato approvato nell'Unione Europea per il trattamento di due ulteriori malattie immunomediate: psoriasi a placche e artrite psoriasica.

Ustekinumab è approvato da solo o in combinazione con metotrexato (MTX) per il trattamento dell'artrite psoriasica attiva nei pazienti adulti quando la risposta alla precedente precedente terapia con farmaci antireumatici modificanti la malattia non biologici (DMARDs) è stata inadeguata. Ustekinumab è inoltre approvato nell’ Unione Europea per il trattamento della psoriasi a placche di grado da moderato a severo nei bambini e adolescenti di età pari o superiore a 6 anni che non sono adeguatamente controllati o risultano intolleranti ad altre terapie sistemiche o fototerapie, ed è anche approvato per il trattamento della psoriasi a placche di grado da moderato a severo negli adulti che non hanno risposto, che hanno una controindicazione, o sono intolleranti ad altre terapie sistemiche come ciclosporina, metotrexato (MTX) o psoralene più ultravioletti A PUVA).

Informazioni importanti di sicurezza
I più comuni effetti collaterali (superiori al 5 per cento) riscontrati nei periodi di controllo degli studi clinici sono rinofaringite e cefalea. Per la maggior parte sono stati considerati lievi e non hanno richiesto l’interruzione del trattamento. La reazione avversa più grave sinora segnalata per ustekinumab è rappresentata da gravi reazioni di ipersensibilità, inclusa l’anafilassi. Il profilo globale di sicurezza è simile per pazienti adulti con malattia di Crohn, colite ulcerosa, psoriasi a placche e artrite psoriasica.
Fare riferimento al riassunto delle caratteristiche del prodotto per informazioni complete sulla prescrizione di ustekinumab: https://www.ema.europa.eu/en/documents/product-information/stelara-epar-product-information_it.pdf

Janssen

Janssen è impegnata nell’affrontare alcune tra le più importanti esigenze mediche insoddisfatte, in diverse aree terapeutiche fra cui oncoematologia, immunologia, neuroscienze, malattie infettive e vaccini, malattie cardiovascolari e metaboliche e ipertensione arteriosa polmonare (PAH). Mossi dal nostro impegno nei confronti dei pazienti, sviluppiamo prodotti, servizi e soluzioni innovative per la salute delle persone di tutto il mondo. Per ulteriori informazioni visitate il sito www.janssen.com/italy e seguiteci su @JanssenITA.
Janssen-Cilag International NV, titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio di ustekinumab nella UE, e Janssen Research & Development, LLC, fanno parte di Janssen Pharmaceutical Companies di Johnson & Johnson.

Cautions Concerning Forward-Looking Statements

This press release contains "forward-looking statements" as defined in the Private Securities Litigation Reform Act of 1995 regarding the Phase 3 five-year long-term extension study of STELARA® (ustekinumab) in Crohn’s disease. The reader is cautioned not to rely on these forward-looking statements. These statements are based on current expectations of future events. If underlying assumptions prove inaccurate or known or unknown risks or uncertainties materialise, actual results could vary materially from the expectations and projections of Janssen Research & Development, LLC, any of the other Janssen Pharmaceutical Companies and/or Johnson & Johnson. Risks and uncertainties include, but are not limited to: challenges and uncertainties inherent in product research and development, including the uncertainty of clinical success and of obtaining regulatory approvals; uncertainty of commercial success; manufacturing difficulties and delays; competition, including technological advances, new products and patents attained by competitors; challenges to patents; product efficacy or safety concerns resulting in product recalls or regulatory action; changes in behaviour and spending patterns of purchasers of health care products and services; changes to applicable laws and regulations, including global health care reforms; and trends toward health care cost containment. A further list and descriptions of these risks, uncertainties and other factors can be found in Johnson & Johnson's Annual Report on Form 10-K for the fiscal year ended December 29, 2019, including in the sections captioned “Cautionary Note Regarding Forward-Looking Statements” and “Item 1A. Risk Factors,” and in the company’s most recently filed Quarterly Report on Form 10-Q, and the company’s subsequent filings with the Securities and Exchange Commission. Copies of these filings are available online at www.sec.gov, www.jnj.com or on request from Johnson & Johnson. None of the Janssen Pharmaceutical Companies nor Johnson & Johnson undertakes to update any forward-looking statement as a result of new information or future events or developments.

* L'analisi intention-to treat per i pazienti originariamente randomizzati nello studio di mantenimento è disponibile all'interno dell'abstract: https://ueg.eu/week/science/programme.

** Il Dr. William J. Sandborn è un consulente che riceve compensi da Janssen. Non ha ricevuto alcuna retribuzione per attività rivolte ai mezzi di informazione.

Referenze bibliografiche

1. Sandborn, W, et al., Efficacy and Safety of Ustekinumab for Crohn’s Disease Through 5 Years: Final Results from the IM-UNITI Long-term Extension (Abstract OP110). Presented at the UEGW Virtual 2020 Congress October 11—13.
2 .European Medicines Agency. STELARA Summary of product characteristics. 2020. Available at: https://www.medicines.org.uk/emc/product/7638/smpc. Accessed October 2020
3. Feagan BG, et al. Ustekinumab as induction and maintenance therapy for Crohn’s disease. NEJM 2016;375:1946–60.
4. Clincialtrials.gov. A Study to Evaluate the Safety and Efficacy of Ustekinumab Maintenance Therapy in Patients With Moderately to Severely Active Crohn's Disease (IM-UNITI). Identifier: NCT01369355 Available at: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT01369355. Accessed October 2020
5. Ng SC, et al. Worldwide incidence and prevalence of inflammatory bowel disease in the 21st century: a systematic review of population-based studies. The Lancet 2017;390:2769-78. Accessed September 14, 2020.
6. Crohn’s and Colitis Foundation. Causes of Crohn’s disease. Available at: https://www.crohnscolitisfoundation.org/what-is-crohns-disease/causes. Accessed October 2020
7. Crohn’s and Colitis Foundation. Crohn’s disease. Available at: https://www.crohnscolitisfoundation.org/what-is-crohns-disease/overview. Accessed October 2020.
8. Mayo Clinic. Crohn’s disease. Available at https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/crohns-disease/symptoms-causes/syc-20353304. Accessed October 2020.

(ph:Salute H24)

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