Martin Bruno: un "Restart", testimonianza per molti giovani.
Il rapper ligure Martin Bruno, espone in questa intervista i problemi adolescenziali che spesso portano a cattive soluzioni.
- Chi è Martin Bruno ?
Sono un ragazzo che ha la passione per la musica fin da piccolo: all’età di 14 anni ho deciso di iniziare a scrivere poesie ma presto però, ho sentito l' esigenza di musicarle e cantarle. Così è iniziato il mio percorso artistico. Con il tempo ho raffinato il mio ascolto musicale, ho studiato ed ho conosciuto persone che mi hanno dato una mano nel bene e nel male e così sono cresciuto artisticamente: oggi finalmente vedo i primi tangibili risultati.
Non è stato semplice ma ci sono riuscito: all' inizio nessuno credeva in me ma io ho continuato a lottare per ciò che amavo fare.
- Che tipo di interprete ti consideri ?
Oggi mi posso considerare un “Rapper Diverso”, nel senso che non mi occupo del classico rap ma di un rap più melodico e personale: ovviamente non mi considero “Eminem” ! Sono cosciente che ho ancora molto da imparare.
- Quali sono gli argomenti piu' ricorrenti nelle tue song ?
Nelle canzoni parlo del mio passato e dei problemi che ho avuto come ad esempio i rapporti di amicizia, i rapporti con i miei genitori ma racconto anche i miei periodi bui. In alcuni brani pero' parlo anche di storie d’amore.
- Si potrebbe dire che la tua musica ha una funzione sociale ?
Certamente: quello che racconto nei miei pezzo voglio che sia una testimonianza per i miei coetanei e per gli adolescenti e attraverso le mie parole spero che si possano fare delle riflessioni positive.
Infatti nelle canzoni racconto quelle che sono state le mie esperienze: con l' uso di droghe leggere, ad esempio, stavo per distruggere la mia vita ed il mio futuro con le mie stesse mani. Ci tengo a precisare che non fumavo gli spinelli per “moda” ma per colmare un vuoto dentro e nascondermi dietro al fumo quindi per non vedere la realtà e stare rinchiuso nel mio mondo. Questo mi ha portato a cambiare molto ma in peggio, a perdere le persone che amavo di più al mondo ma sopratutto a perdere me stesso a non trovare un’uscita, una luce che mi guidava per scappare via. Grazie all’aiuto dei miei genitori, a sedute da psicologi, a dialoghi di molte ore con persone adulte che da adolescenti hanno passato una storia simile, sono contento di esserne uscito e guardare la vita diversamente e come si può notare nelle mie canzoni metto sempre una luce di speranza quella che mi ha salvato.
- Quale percentuale hanno nelle tua canzoni le tematiche sociali e quanto quelle relative alla tua interiorita' ?
Non saprei dire esattamente una percentuale, io scrivo un tuttuno, quello che ho passato e dove sicuramente molte altre persone si possono immedesimare.
- Martin Bruno: sei alla tua prima produzione. A chi la dedichi ?
La mia prima produzione la dedico alle persone che mi hanno supportato e creduto in me. In particolare è doveroso ringraziare la persona che ha reso possibile il mio primo album: il produttore Carlo Cori, prematuramente scomparso recentemente.
- Il tuo pensiero sui “Talent”.
Penso che i Talent siano tutti negativi, dal primo all’ultimo.
Secondo me ci sono in ballo troppi interessi.
- Sei giovanissimo: come vedi la tua vita artistica tra venti anni ?
Tra 20 anni vorrei essere molto conosciuto ma per ora voglio vivermi al meglio il presente e dare il massimo giorno per giorno.
- Qual' è il tuo sogno ?
Il mio sogno è quello di poter cantare su un palco con migliaia di persone che mi ascoltano e cantano le mie canzoni insieme a me: secondo me non esiste emozione e sensazione più bella di questa.
- Con quale Artista ti piacerebbe realizzare un featuring ?
Ci sono molti Artisti con cui mi piacerebbe collaborare: fra tanti Gionnyscandal, Irama, Izi e molti altri.
- Una tua promessa.
Prometto che continuerò a dare il massimo di me.
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