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Comunicato Stampa

Martina Collu, Il Gitano, romanzo ambientato a Gibilterra

30/10/20

La storia narrata da Martina Collu si svolge a Gibilterra, un luogo simbolicamente al limite tra due realtà differenti e contrapposte. Da una parte il diritto all’autodeterminazione estremamente caro agli abitanti di Gibilterra, dall’altra uno spasmodico e incessante attaccamento, quasi primitivo, alla madrepatria. Nel mezzo risiede un territorio lambito dai preconcetti, dal fanatismo, dall’ignoranza di chi lo vorrebbe ancora sottomesso a remote ambizioni imperiali.

FotoMorea Blanco, da sempre vittima di pregiudizi dovuti a una lieve disabilità intellettiva, è una donna
che per la prima volta in oltre quarant’anni decide di fare qualcosa per sé: sottoporsi a un intervento
di chirurgia estetica che metta a tacere vecchie sofferenze. Questa decisione, unitamente ad altri
fattori, suscitano ricordi dolorosi e complessi da decifrare. La recente scomparsa della cugina
Salomè porta la protagonista a indagare non solo il rapporto con sua cugina più grande, da sempre
contaminato dalle opinioni altrui, ma anche le relazioni con gli affetti principali. Un personaggio
rilevante nella vita di Morea è senza dubbio sua madre, Milagros Ferrer, una donna risoluta e
capace di qualunque cosa per salvaguardare il futuro di sua figlia, pur segnandone
involontariamente le sorti.
Nel ripercorrere la sua infanzia, in prima persona e al tempo presente, Morea intesse un rapporto
esclusivamente platonico con Armando, un uomo che scopre molto simile a lei...

La storia narrata ne Il gitano si svolge a Gibilterra, un luogo simbolicamente al limite tra due realtà
differenti e contrapposte. Da una parte il diritto all’autodeterminazione estremamente caro agli
abitanti di Gibilterra, dall’altra uno spasmodico e incessante attaccamento, quasi primitivo, alla
madrepatria. Nel mezzo risiede un territorio lambito dai preconcetti, dal fanatismo, dall’ignoranza
di chi lo vorrebbe ancora sottomesso a remote ambizioni imperiali. Una striscia di terra che desidera
appartenere solo a sé stessa, ma deve ancora imparare come fare, proprio come la protagonista del
romanzo. Nella narrazione, è stato utilizzato lo "llanito", lingua creola che mescola inglese e spagnolo comunemente parlata a Gibilterra, in tutti quei contesti ibridi, dove una distinzione netta viene impedita da qualcosa.



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