ARTE E CULTURA
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Matilde di Canossa a San Benedetto Po

01/07/15

Mostra Matilde di Canossa, Immagine di donna contemporanea Refettorio monastico San Benedetto Po (MN) 13 giugno 2015 - 30 agosto 2015

FotoSono arrivata a San Benedetto Po passando per le statali che collegano la provincia reggiana con la bassa mantovana.

Il decor dei paesi che si incontrano lungo la strada si manifesta con un neoclassicismo geometrico diffuso, visibile a intervalli regolari in tante case rosa piene di colonnati.
La natura del viaggio era la solita, cercare qualcosa di interessante da vedere.

C'era una specie di continuità tra il vuoto uniforme dei campi di pannocchie e di grano e il centro tranquillo del paese. Avevo ricevuto la segnalazione di una mostra commemorativa su Matilde di Canossa, organizzata nel IX centenario delle sua morte, nel luogo dove è deceduta, e così sono andata.

La mostra è un'ottima occasione per avvicinarsi alla storia, alla biografia di Matilde di Canossa, alla fondazione dell'abazia -edificata nell’ XI secolo-, alle modifiche che l'hanno interessata fino al XVII secolo e al suo declino.

Le opere esposte al Refettorio Monastico affrontano sia il tema storico che l'agiografia: il personaggio femminile di potere nello scenario medievale e il modello di fede militante.

Gli aspetti interessanti del viaggio sono principalmente due: avvicinarsi all'archeologia, all'architettura e alla storia medievale e considerare l'approccio dello spettatore contemporaneo al medioevo.

La cinematografia e i fenomeni di costume contemporanei offrono una grande quantità di tuffi nel passato, più che di eclettismo di può parlare di mescolanza di medioevo e di mondi immaginari.

Un passato sempre eroico e un futuro irrimediabilmente distopico (per il momento sembriamo destinati a questo). Il fantasy leggendario delle serie tv è affiancato nella cultura domenicale alle feste folkloristiche dalle rievocazioni in costume e dalle parate di sbandieratori, che sembrano avere sostituito le vecchie processioni con stendardi e madonne del cattolicesimo trionfante.

Il risultato ha sempre l'aspetto di qualcosa di preconfezionato, da fruire velocemente attraverso il solito “sistema passante”.

Il medioevo fantasy e le spade di legno sono una grande tentazione e dunque anche in questo caso qualche opera indulge al fiabesco. Fortunatamente, in generale la finalità della Visita a S.Benedetto Po resta quella del percorso storico e non della ricerca del fantasma della grancontessa.

In mostra si passano dunque in rassegna opere di varia natura, dal fantasy della principessa guerriera, braccio armato della chiesa, che recuperano l'iconografia di S.Giorgio e il drago (dove la fanciulla non è più vittima ma salvatrice) alle rievocazioni dei decori a pastiglia dorata del tardogotico e del rinascimento.

Le forme non figurative di alcune opere sembrano focalizzare l'attenzione e ingrandire i dettagli delle decorazioni degli abiti, dei paramenti o degli attributi dei santi in tempera e oro, o delle applicazioni a rilievo in pastiglia dorata di Amico Aspertini.

A volte la rinuncia all'interpretazione (sia storica che mitologica) è assoluta; il reale è indicato e presentato e non interpretato; in qualche caso l’allusione al tema della mostra è espresso semplicemente nella presentazione di un abito femminile o di un oggetto di uso quotidiano.

Il tema della relazione in forma concentrata e ridotta che lo spettatore contemporaneo instaura con il passato è raccontato anche attraverso immagini di oggetti pre-scolari in stile medievale, come il cavaliere Lego per bambini.

Un'esperienza già pronta e segmentata per età; in giocattoli per bambini o in feste paesane di rievocazione storica per adulti, con la solita modalità dell’ apprendimento trasversale predefinito.

Nella rassegna non mancano opere realizzate con tecniche tradizionali (dalla terracotta ai colori ad olio) che ripropongono il modello tramandato dalle miniature e dai documenti medievali, ma l'intera esposizione non è che un passo nel percorso a ritroso nella vita del monastero, dalla sua prima fase canossiana alle ricostruzioni rinascimentali di Giulio Romano.

Nel complesso di San Benedetto Polirone sono visitabili due chiostri,il refettorio di Giulio Romano, la chiesa parrocchiale, il museo e la chiesetta di S.Maria con mosaici pavimentali del 1151. “Si pensa che qui sia stata originariamente sepolta la Gran contessa, in un'urna interrata di fronte all'altare, in corrispondenza del grande mosaico con le quattro Virtù Cardinali” 1)

Una concentrazione elevata di sorprese.

Paola.



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