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Mettici la faccia: ecco come Smile to Pay Sta Cambiando l’e-Commerce

Immagina di poter pagare mostrando semplicemente il tuo volto: ecco come il riconoscimento facciale sta cambiando l’e-Commerce...
del 11/02/19 -

Al giorno d’oggi è possibile pagare in contanti, con carte di credito e prepagate, con PayPal, Google Pay, Apple Pay e tramite Dogecoin. Per concludere una transazione basta un click o uno smartphone, ma da oggi per acquistare su Alibaba basterà un sorriso, il tuo.

Le modalità di pagamento cinesi, attraverso sistemi di sicurezza come WePay e Alipay, sono già all’avanguardia rispetto al resto del mondo e Ant Financial, la filiale finanziaria del colosso cinese Alibaba vuole proseguire in questo percorso di innovazione, offrendo la possibilità ai suoi clienti di utilizzare il riconoscimento facciale per effettuare i pagamenti al posto dello smartphone.

Pagare con il riconoscimento facciale: Le Basi
All’inizio del 2018, Ant Financial ha cominciato a sviluppare il sistema chiamato Smile To Pay presso i ristoranti KFC di Hangzhou in Cina, dove è nata l’azienda.

Questa sistema di pagamento è davvero molto semplice: i clienti, che hanno scaricato sui loro smartphone l’APP Alibaba, possono abilitare la funzione di riconoscimento facciale ed effettuare i loro acquisti in tutti quei negozi che hanno attivato la tecnologia Smile To Pay. Basta posizionare il proprio ordine sullo schermo e guardare verso la telecamera in 3D installata sul POS che scansiona il viso dei clienti per verificarne l’identità e effettua il pagamento utilizzando Alipay. Come ulteriore misura di sicurezza i clienti possono usare anche le opzioni di verifica del numero di telefono.

La tecnologia Smile To Pay nasce dalla volontà di integrare gli elementi dello shopping online e offline preferiti dai consumatori; l’azienda inoltre ha già aperto un negozio cash-less nel 2018 e gestisce tramite APP i negozi di quartiere a Shanghai.

Questi sistemi si integrano perfettamente nella strategia già in atto di Alibaba che punta ad ottenere un vantaggio competitivo sul suo principale concorrente, WeChat pay, un metodo di pagamento integrato nel social media cinese più usato .

L’impatto per l’E-commerce
Questa tecnologia è entrata sul mercato solo dall’anno passato ed è la prima del suo genere. Alibaba aveva annunciato la versione beta durante il CEBIT del 2015 ed è a Gennaio del 2018 ha presentato il prodotto completo in occasione del CES.

Ma questo nuovo sistema potrebbe avere successo anche altrove? Dopo tutto, i clienti cinesi erano già abituati a sperimentare nuove modalità di pagamento, grazie alla forte popolarità dell’App di WeChat.

Ant Financial ha annunciato di aver lanciato Smile To Pay sul mercato, solo una volta che la tecnologia fosse stata in grado in grado di prevenire le frodi e le falsificazioni d’identità; a rassicurare i clienti contribuiscono inoltre il sistema di verifica del proprio numero telefonico e la copertura in caso di furto.

Il Riconoscimento Facciale è già realtà in Cina
Smile To Pay è una modalità nuova di pagamento in Cina, tuttavia parte del suo successo è dovuto all’uso comune dei sistemi di riconoscimento facciale nel Paese, sia da parte del Governo che dei cittadini, il mercato quindi ha già familiarità con il suo utilizzo e i suoi benefici.

Il Governo Cinese si avvale già di questa tecnologia nella rete nazionale di telecamere di sorveglianza, così come la Polizia del resto. Recentemente proprio la Polizia in Cina ha arrestato alcune persone al Festival della Birra utilizzando scanner facciali.

A Pechino, gli scanner facciali fermano le persone nei bagni pubblici dal rubare la carta igienica. Questi esempi permettono di comprendere come l’uso di questa tecnologia sia già comune in Cina e come sia facile inserirla nelle dinamiche d’acquisto e di customer experience, anche dal punto di vista normativo.

Rivoluzionerà il Mondo dell’e-Commerce in occidente? Sì, ma con qualche difficoltà iniziale
Questo genere di tecnologie innovative, fruibili specialmente tramite smartphone, fanno presa sui consumatori, tuttavia non sono ancora chiare le tempistiche di decollo per le aziende hi-tech occidentali. Realtà come Google, che già offrono servizi come Google Pay e Google Wallet hanno già approcciato al campo del riconoscimento facciale, ma con scarsi risultati. Google aveva infatti avviato in passato un progetto che permetteva agli utilizzatori del sistema Android attraverso lo scatto di una foto di identificare le persone, in seguito però era stato abbandonato. Negli Stati Uniti e in Europa le normative sulla privacy potrebbero ostacolare le aziende più innovative nel tentare l’impresa, ma contestualmente i clienti si aspettano transazioni che siano sempre più facili e sicure. Occorrerà quindi trovare il giusto punto di equilibrio.

Amazon punta già a dominare il mercato
Amazon ha già iniziato a giocare la sua partita e ci sono buone probabilità che presto diventi il leader più apprezzato nel riconoscimento facciale per il settore e-Commerce. Ma l’utilizzo che vorrebbe farne il colosso statunitense potrebbe incrementare i livelli di sicurezza invece che eliminarli.

Tuttavia Amazon potrebbe ugualmente beneficiare dell’utilizzo del riconoscimento facciale. Oggigiorno le persone restano in qualche modo ancorate alle informazioni che rilasciano sui loro profili clienti (che possono essere false o alterate) e il software potrebbe chiedere loro di levarsi la maschera, un’ipotesi plausibile è quella che Amazon usi il riconoscimento facciale come strumento di marketing per profilare i consumatori.

Dal momento che Jeff Bezos è disposto a perdere centinaia di milioni per stroncare la concorrenza, non ci sarebbero ragioni per credere che non rischierebbe carrelli vuoti in cambio di maggiori informazioni sui clienti.

Anche davanti questa sfida, Amazon potrebbe continuare a cambiare le carte in tavola nel mondo dell’e-Commerce. Tutti amano Amazon nonostante l’utilizzo che l’azienda fa dei dati personali e va aggiunto che i consumatori sono più disposti di un tempo ad essere identificati.

Se il gigante dello shopping online adottasse come strumento il riconoscimento facciale, gli altri grandi big dell’e-Commerce non potrebbe far altro che seguirlo. Alle botteghe di quartiere potrebbe non importare, ma chi gestisce un’attività di business in dropshipping e mira a competere con i grandi gruppi, come Alibaba, dovrebbe stare all’erta.

Il Bilancio Conclusivo
Il riconoscimento facciale fornisce ai rivenditori ancora più dati e potenzialmente è in grado di velocizzare il pagamento incrementando le vendite.

La combinazione di questi due fattori ci porta a pensare che i grandi gruppi dell’e-Commerce, come Amazon, saranno disposti a sopportare i problemi iniziali per far emergere questa nuova tecnologia, anche perché le imprese cinesi sono sono già molto avanti con le implementazioni delle loro versioni.

Sei pronto a metterci la faccia? Probabilmente no, ma un giorno succederà e inizierà così una rivoluzione che sarà difficile da contenere.

Seguiremo le Impronte di Amazon?
Dal dropshipping ai metodi di pagamento, la Cina è avanti anni luce nell’e-Commerce rispetto all’Occidente e sia le politiche governative che quelle aziendali continuano a sviluppare prodotti come Smile To Pay. Usare il proprio volto per effettuare i pagamenti è una sistema in arrivo per i rivenditori come Amazon ed è assai probabile che molte altre aziende inizino a lavorare per sviluppare questa tecnologia. Smile To Pay non è una semplice trovata, offre benefici concreti sia per i negozi online, sia per il data mining, che per incrementare i profitti.

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