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Comunicato Stampa

Micotossine nel mais e buone pratiche agricole: a Caorle KWS presenta i risultati della sua ricerca

02/02/18

Prof. Causin, Università di Padova: “Fondamentale la scelta di un ibrido adatto all’ambiente di coltivazione”

FotoCaorle, 1 febbraio 2018 – La presenza di micotossine nel mais è causata principalmente dagli stress ambientali e la scelta di un ibrido adatto può garantire la massima qualità del raccolto. È quanto emerso nel workshop “Mais 2.0 Focus Sanità – Soluzioni per Suinicoltori”, promosso da KWS e Crédit Agricole e svoltosi presso il Birrificio B2O di Caorle, in provincia di Venezia.

Nel corso dell’incontro sono stati presentati i risultati della ricerca condotta dal Professor Causin dell’Università di Padova in collaborazione con KWS sui fattori che influenzano la presenza delle micotossine nel mais. Dalle analisi del Professor Causin emerge che l’aspetto ambientale gioca un ruolo fondamentale nella produzione di micotossine. Una varietà di mais non adeguata all’ambiente di coltivazione dà origine a piante stressate e di conseguenza più soggette alle infezioni causate dai funghi che generano le sostanze tossiche per la salute umana e animale. Grazie all’innovazione vegetale è possibile ottenere ibridi di mais più adatti alle condizioni di semina e quindi più resistenti alle Fumosissime e al DON, come le varietà Kelindos, Keridos, Kalumet e Kebeos prodotte da KWS e frutto della selezione avvenuta sul territorio italiano presso il centro di ricerca di Monselice.

“La ricerca del Professor Causin è il risultato di un progetto triennale di screening e valutazione in campo, ha spiegato Leopoldo Nurti di Agroservice KWS durante l’incontro. Presso il centro di Monselice inoculiamo diversi funghi nelle spighe di mais per poter valutare con precisione la reazione delle piante. Gli studi relativi al miglioramento genetico portati avanti da KWS si svolgono direttamente in Italia, con l’obiettivo di selezionare varietà più tolleranti alle malattie e alle pressioni ambientali presenti nell’ambiente di coltivazione del nostro Paese”.

L’evento è stato aperto da Lorenzo Andreotti, giornalista di Informatore Agrario, che ha presentato il progetto “Mais 2.0 Focus Sanità”, sviluppato proprio da Informatore Agrario in collaborazione con KWS. Mauro Fanin, Presidente di Cereal Docks, ha illustrato le caratteristiche del mercato dei cereali nel mondo e le influenze del mercato Italiano, sottolineando l’importanza del trend del consumatore e come questo influisce nel mondo dell’agricoltura. Come ultimo intervento Andrea Ceccato ha presentato i servizi che Crédit Agricole, sponsor dell’evento, offre a sostegno dell’agricoltura, specialmente nelle filiere agroalimentari dove la banca ha l’obiettivo di essere un vero e proprio consulente per l’agricoltore.

Informazioni su KWS

KWS è un’azienda leader nel settore sementiero, impegnata da 160 anni nella ricerca, produzione e commercializzazione di semi per l’agricoltura. Nata in Germania nel 1856 e presente oggi in 70 paesi nel mondo, KWS ha scelto di restare un gruppo indipendente: ancora oggi il 56% della quota azionaria è in possesso delle tre famiglie fondatrici. Indipendenza e libertà decisionale sono i pilastri su cui si basa l’attività di KWS a garanzia degli agricoltori.
KWS è specializzata nella produzione di sementi di mais, barbabietola da zucchero, cereali, girasole, colza e sorgo. I principali mercati in cui opera sono l’Europa, l’America settentrionale e meridionale, il Medio Oriente e la Cina. KWS ha chiuso l’anno finanziario 2016/17 con un giro d’affari di 1,075 miliardi di euro.
www.kws.com


KWS in Italia

Presente nel nostro paese dal 1961, KWS ha sede a Forlì e opera con un centro di ricerca e sviluppo a Monselice, in provincia di Padova. Nelle due filiali sono impiegate oltre 200 persone che si occupano di ricerca, produzione e vendita delle sementi, oltre alla parte amministrativa.
www.kws.it

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