Migliorare la qualità dell'aria al lavoro: 4 consigli utili

Come individuare gli inquinanti dell'aria presenti nei nostri uffici, e cosa fare per eliminarli. Quattro consigli utili corredati da un'infografica
del 30/11/15 -

Si sente spesso parlare di inquinamento atmosferico, ma ci siamo mai concentrati sulla qualità dell’aria nei luoghi dove trascorriamo la maggior parte delle nostre giornate? L’ambiente lavorativo è sicuramente uno di questi, perché non cercare di renderlo più salubre?

Anche l’OMS ha riconosciuto, nel 2000, il diritto inviolabile a poter respirare aria sana e pulita, sia nelle abitazioni private che nei luoghi di lavoro. Stando a contatto costantemente con inquinanti dell’aria è infatti possibile sviluppare diverse patologie respiratorie: allergie, asma, bronchite o malattie polmonari, per non parlare delle evidenze scientifiche che implicano effetti potenzialmente cancerogeni, a carico non solo del sistema respiratorio.

Le varie tipologie di inquinamento dell’aria, dipendono ovviamente dal tipo di attività concretamente svolta nel contesto lavorativo. Un’officina presenterà certamente inquinanti diversi rispetto a quelli presenti in un ufficio, ma non è detto che siano più dannosi o più difficili da eliminare. Ad esempio, nei luoghi dove sono presenti molte stampanti si produce un aerosol finissimo (1/10 di micron), che per essere filtrato necessita di macchine per la depurazione dell’aria con filtri HEPA. Una cucina invece, di contro, ha il problema dei fumi unti, prodotti dai processi di cottura e dei cattivi odori, un sistema di aspirazione composta da un filtro elettrostatico in grado di separare le particelle d’olio disperse nell’aria e un filtro a carboni attivi che blocca i cattivi odori.
Possiamo fare qualcosa per migliorare l’aria del nostro ambiente lavorativo? Certo che si!
Ecco 4 consigli per rendere il vostro luogo di lavoro più salubre:
1) Un’idea semplice ed economica è quella di collocare negli ambienti più vissuti delle piante. Queste sono naturalmente in grado di “rigenerare” l’aria neutralizzando le sostanze organiche volatili in essa contenute (VOC), e di aumentare la concentrazione d’ossigeno rispetto all’anidride carbonica. Le piante maggiormente indicate a purificare l’aria sono il Ficus, il Crisantemo, la Lingua di suocera, l’aloe, semplicissima da coltivare, fornisce anche un ottimo succo, utile per svariati medicamenti, l’Azalea, il Photos e la Gerbera.
2) Installare un purificatore dotato di filtro HEPA consente di eliminare più del 99% degli allergeni e degli inquinanti provenienti dall’esterno. Richiede una semplicissima manutenzione e permette di eliminare alla radice il sorgere di problematiche cliniche quali riniti allergiche o asma.
3) Per pulire l’ambiente dove si lavora sarebbe opportuno utilizzare aspirapolveri con filtro finale assoluto, evitare invece la classica scopa che non fa altro che disperdere la polvere e gli inquinanti nell’aria. Anche i detergenti che vengono utilizzati per pulire dovrebbero essere naturali e senza profumazioni aggiunte, irritanti per le mucose.
4) Anche la ventilazione ed il condizionamento sono un aspetto da non sottovalutare al fine di migliorare la qualità dell’aria, non dimenticando la manutenzione periodica, soprattutto dei filtri. Da evitare sono anche i deodoranti, spesso composti da sostanze chimiche. Infine, i mobili che si scelgono per l’ufficio dovrebbero essere realizzati con materiali naturali e assemblati evitando collanti chimici.
Airum, azienda leader nel campo dell’aspirazione e della depurazione dell’aria in ambito industriale, vi consiglia alcuni dei suoi prodotti perfettamente indicati a migliorare la qualità dell’aria in diversi contesti lavorativi:

Visionair questo purificatore d’aria dal ridotto ingombro può essere installato anche in uffici non troppo spaziosi, è configurabile con diverse tipologie di filtri
Dc-1800 aspiratore compatto e leggero, intercetta e aspira anche le polveri più fini come gli acari o la fuliggine



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