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Mille persone da 30 Paesi: i vini bianchi del Friuli Venezia Giulia uniscono il mondo

Incredibile partecipazione per l’iniziativa organizzata da PromoTurismoFVG sabato sera, un record per una piattaforma digitale con ospiti d’eccezione che hanno brindato e lasciato messaggi d’affetto nei confronti della regione con la promessa di trovarsi dal vivo il prossimo an
del 21/05/20 -

Ben 1.331 persone registrate, oltre mille partecipanti in un’ora e mezza durante l’evento e 30 Paesi in tutto il mondo. Lontani, eppure un po' più vicini al Friuli Venezia Giulia attraverso uno schermo, un calice di bianco della regione e tanta voglia di ripartire. Lo spirito di “BrindiAmo FVG”, il brindisi virtuale organizzato sabato sera da PromoTurismoFVG, l’ente che si occupa della gestione e della promozione del turismo in regione, era quello di lanciare un segnale di positività in vista della chiusura del lungo periodo di lockdown, ma il messaggio si è tradotto in un abbraccio virtuale, da record, come sprone a ripartire più uniti e più forti di prima. E il prossimo anno, alla stessa data, la promessa è quella di ritrovarsi dal vivo in Friuli Venezia Giulia, seguendo il proposito lanciato da Fede&Tinto, storici conduttori Rai Radio2 della trasmissione “Decanter”.

A questo link è possibile scaricare il video della serata: https://bit.ly/Video_BrindiAmo_FVG.

Ad accorciare le distanze tra le persone, ancora una volta, è stato il vino - e i bianchi in particolare - che, protagonista del brindisi virtuale, ha tenuto per oltre un’ora e mezza attaccati ai monitor di pc e smartphone centinaia e centinaia di partecipanti, tra ospiti, protagonisti del mondo dell’enogastronomia, giornalisti, connazionali lontani e tanti appassionati di questa terra che si sono sentiti, per un attimo, più vicini al Friuli Venezia Giulia. Dall’Australia al Giappone, dall’Argentina alla Malesia al Canada, ma anche Corea, Perù, Messico, Kazakistan, India, Sud Africa e Cambogia – grazie anche alla collaborazione con le diverse associazioni del Fogolar Furlan - tutti con i calici alzati, in una carrellata di vini bianchi tra Ribolla, Friulano, Picolit, Ramandolo, ma anche Collio bianco, Malvasia e Vitovska, ad augurare il meglio al Friuli Venezia Giulia, pronto a ripartire e raccontare ai propri ospiti le tante bellezze e i tesori nascosti tra natura, cultura, arte e tanta enogastronomia.

È stato il compositore e pianista pordenonese Remo Anzovino ad aprire e chiudere, con il suo contributo musicale, i tanti interventi che si sono susseguiti nelle due ore live coordinate da Fede&Tinto: dopo il messaggio di benvenuto del direttore generale di PromoTurismoFVG Lucio Gomiero hanno preso la parola numerosi personaggi noti del mondo dello sport, della cultura, dell’enogastronomia, del turismo e del giornalismo, lasciando ognuno un messaggio di affetto per questa terra. La campionessa Margherita Granbassi, i mister dell’Udinese Luca Gotti e del Pordenone Attilio Tesser, la schermitrice Mara Navarria, la sciatrice Lara Della Mea, l’atleta di ciclismo paralimpico Michele Pittacolo, l’Allianz Pallacanestro Trieste e tanti altri sportivi, il tour operator londinese William Goodacre, i giornalisti Beppe Severgnini, Alan Friedman e Paolo Condò, e ancora da una delle testate turistiche tedesche più importanti FVW Klaus Hildebrandt e dal direttore del Kleine Zeitung Adolf Winkler, il conduttore Andro Merkù, dal mondo della ristorazione Ilija Pejic ed Emanuele Scarello, e da quello dei vini Marco Simonit (preparatore e potatore d’uva) e Matteo Bellotto (Consorzio delle DOC e Friuli Colli Orientali), oltre ai molti altri presenti. Particolarmente significativi, nei momenti di massimo picco delle presenze, anche gli interventi istituzionali del presidente della Regione Massimiliano Fedriga, dell’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo Sergio Emidio Bini e del capo della Protezione Civile della regione Amedeo Aristei.

Da chi la definisce una “terra ricca di cultura, bellezza e gastronomia” a chi non vede l’ora di tornarci per riassaporare i suoi sapori e suoi bicchieri di vino, riapprezzare le città e il vivere lento di questo luogo; a qualcun’altro in queste settimane il vino del Friuli Venezia Giulia ha tenuto compagnia, altri, come i vignaioli di queste terre, non hanno smesso un giorno di coltivare la propria passione tra i filari. Messaggi di fiducia, abnegazione, rinascita, resilienza di una terra che attraverso i suoi prodotti, come è stato sottolineato sabato, è in grado di esprimere tanta passione, in attesa di poter incontrare nuovamente le persone, che sono la vera storia di questo luogo, come ha sottolineato Matteo Bellotto nel definire gli abitanti del Friuli Venezia Giulia «osterie naturali», sempre disponibili a offrire un bicchiere di vino piuttosto che berlo da soli, e ha precisato come il lockdown abbia portato la voglia di condividere di nuovo, anche attraverso il vino.

«La vita purtroppo alle volte ci dà dei problemi, ma la vite li allontana», hanno scherzato Fede&Tinto, rimarcando le bellezze del Friuli Venezia Giulia in grado di regalare autentiche emozioni, mentre per il direttore generale di PromoTurismoFVG, Lucio Gomiero, «i bianchi del Friuli Venezia Giulia e le 1.700 aziende vitivinicole della nostra regione sono una grandissima motivazione per riuscire a volte a portare avanti delle sfide complicate e aiutano a lanciare il cuore oltre l’ostacolo».
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