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MilleVoci: la "perla Tv" di Gianni Turco

22/06/17

Personaggi come Bobby Solo, Tiziana Rivale, Jocelyn, Lino Patruno, Dino, Don Backy, Amedeo Minghi, I Pandemonium, I Romans, I Giganti, I Nuovi Angeli, I Milk and Coffy, I Santo California, Litte Tony Family rappresentano solo una piccola parte dei tanti artisti noti che, insieme ai cantanti emergenti, danno vita al programma televisivo "MilleVoci", giunto quest'anno alla sua 13ª edizione.

Ne parliamo in un'intervista particolare - effettuata unitamente a Mauro Roffi, di Millecanali - con Gianni Turco, inventore, "patron" e regista di tutte le puntate del programma, oggi on air in prevalenza in prima serata su circa 250 Tv locali (oltre che su un autentico "esercito" di radio), le quali, tutte insieme, coprono abbondantemente l’intero territorio della Penisola. Molte emittenti Tv, poi, in attesa delle nuove puntate diffondono quelle precedenti, sicché nel nostro Paese "MilleVoci" è in onda quasi in continuazione, costituendo pertanto un formidabile veicolo promozionale per gli artisti affermati o emergenti che vi partecipano. Il programma, oltre ad avere una diffusione capillare in Italia, ha un’importante visibilità via satellite anche all’estero, mentre risulta inserito altresì nel canale "MilleVoci" di YouTube, e siti similari che lo riprendono.
«Nel 2003 - racconta Gianni Turco - avevo "cucito addosso" un format televisivo per Riccardo Antonelli (un cantante melodico alla Claudio Villa), dal titolo "Antonelli & Friends", trasmissione rifatta con successo anche l'anno seguente. Nel 2005 però, allorquando con Riccardo avevamo deciso di produrre una nuova edizione del programma, arrivò per lui una scrittura per una tournée in Canada che "non poteva rifiutare". Perciò, avendo io già preso impegni con tanti artisti, dovetti proseguire da solo nell’impresa, e siccome a questo punto avevo molte voci e non più una sola, titolai il programma… "MilleVoci". In anni successivi lo stesso Antonelli ha partecipato a "MilleVoci" anche come conduttore, analogamente ad altri personaggi quali, per esempio, Gianni Nazzaro. Tuttavia devo dire che il mio trio per così dire "preferito" di conduttori, rimane quello formato in primis dalla cantante-attrice Giò Di Sarno (tornata dal 2014 ad oggi alla nostra trasmissione, dopo l'esordio del 2006), dalla cantante eclettica Stefania Cento e dal cantautore "pazzariello" Gianni Drudi».
«Il 2017 poi - continua il "patron" - per la prima volta ha visto andare in onda "MilleVoci brasiliane". Per questa trasmissione erano previsti 4 ospiti ma se ne sono presentati ben 12, tutti noti in quel Paese, con cui abbiamo confezionare tre puntate della neo kermesse, condotta da Yara Coelho e Tony Angeli. "MilleVoci brasiliane" è stato - e viene tuttora - trasmesso anche nel nostro Paese, dal momento che quasi tutti gli artisti partecipanti parlano e cantano in prevalenza nella nostra lingua. Apro una parentesi per dire che sono oltremodo affezionato al Brasile, dove da qualche tempo trascorro circa 10 mesi l'anno assieme a mia moglie Giseli Martins, di professione giornalista, chiusa la parentesi.
Il mio spirito parte napoletano e parte…nopeo, mi ha portato ad ideare anche "MilleVoci napoletane", una rassegna di canzoni rigorosamente classiche della mia regione. Infatti, il 5 novembre 2016 al Teatro Europa di Aprilia, si è svolta una serata che, in fase di post-produzione, è stata divisa in due puntate destinate alla diffusione televisiva. Novità che spero vivamente di ripetere anche a novembre di quest'anno. Avrei anche intenzione di allestire uno spettacolo dal titolo "MilleVoci romane", ma soprattutto per ragioni di costi per ora rimango alquanto indeciso.
«A proposito di costi, tengo a ribadire - questo ancora il pensiero di Gianni Turco - che "MilleVoci" è una trasmissione “povera”, no-profit, spesso in remissione.
Tuttavia, la cosa non mi preoccupa eccessivamente perché realizzo "MilleVoci" con grande passione, potendo fare affidamento solo su pochi aiuti.
Certo, mi farebbe piacere se qualche sponsor si "accorgesse" della trasmissione e magari mi facesse pervenire delle proposte di advertising, da inserire direttamente nel programma (la pubblicità che vedete sulle diverse emittenti è quella tabellare di ogni singola impresa, e quindi non mi appartiene). Ma va bene anche così!».
Il regista ci fa sapere inoltre di aver ricevuto per il programma allettanti offerte di esclusiva da due o tre importanti emittenti televisive nazionali, ma di aver sempre rifiutato per non incorrere in un probabile, futuro veto a trasmettere da parte di tutte (o quasi) le altre Tv. Ancora da Turco apprendiamo che "MilleVoci", pur proponendo in prevalenza cantanti singoli e gruppi musicali, accoglie anche artisti di altro genere, quali prestigiatori, imitatori e cabarettisti, a patto che siano divertenti e non cadano nella volgarità.
Il nostro interlocutore passa quindi ad elencarci l'intera parte hardware di ripresa, che include: svariate telecamere JVC KY-35E SD (del 1995, ma ancora "strepitosamente" funzionanti grazie anche alle cure "amichevoli" di Claudio Cioffi, dell'assistenza autorizzata R.E.I. JVCKENWOOD), montate su treppiedi Cartoni Delta e anche su un piccolo ma efficiente braccio mobile; un mixer video, sempre JVC, siglato KM-3000 Component Special Effects Generetor, dotato di 8 ingressi SD (4:3/16:9) nonché di svariate uscite anche in SDI e SDI/HD; monitor di controllo scelti tra quelli per sorveglianza ambienti; recorder Sony Betacam SP e relative videocassette "riciclate" per le registrazioni. Da un paio di anni, inoltre, c'è un sofisticato sistema editing Adobe Premiere Pro CC, adoperato prima della consegna alle emittenti per registrare e "pulire" le puntate di "MilleVoci" (della durata di circa due ore ciascuna), che sono in pratica delle dirette differite.
In conclusione, Turco fa alcuni ringraziamenti.
«Innanzitutto - ci dice - vorrei ringraziare il numeroso pubblico che ci segue da anni anche a livello internazionale. Poi il mio "thanks" va sia agli operatori free-lance, sia ai tecnici del server DS Spettacoli, di Emanuele Giannini, sia anche all'orchestra live "Roma-Napoli", diretta dal maestro Manuel Rosati. Infine, vorrei porgere un particolare… MilleGrazie ai tanti artisti, che partecipano a questa "maratona" in 12 puntate (registrata da anni in cinque giorni consecutivi al dancing "Satiricon" di Aprilia), la quale riesce davvero ad essere un programma Tv "alla grande" nonostante venga realizzato con mezzi "poveri" e soprattutto senza alcuna prova. In definitiva, "MilleVoci" è divenuto un fiore all'occhiello per giovani emergenti, ma anche per artisti già affermati. Ecco spiegato - forse - l'accanimento contro il nostro programma da parte di altri format similari, che vorrebbero imitarci senza riuscirvi!».



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