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Miracolo sulla A3: un cantiere chiude in anticipo

Un'azienda completa i lavori un anno e mezzo prima del termine. 11 presidente dell'Anas Ciucci: "Dai 2014 basta ruspe".
del 05/07/13 -

Si può completare una grande opera pubblica con un anno e mezzo di anticipo, in un Paese in cui normalmente si sa quando si comincia e mai se e quando si finisce? Si può: lunedì 22 luglio un tratto di 11 km della famigerata autostrada Salerno-Reggio Calabria sarà inaugurato dall'Anas. Lo ha annunciato ieri il presidente Pietro Ciucci, proprio mentre ne apriva uno più piccolo, di 5 km, nel Reggino, assieme allo svincolo di Rosarno.

Il «miracolo» ha il volto e la passione di Mimmo Costanzo, 51 anni, catanese, imprenditore diventato un simbolo antiracket, a capo di una azienda, la Cogip, che della legalità ha fatto una bandiera e che, con Concetto Bosco, ha messo su la Tecnis che ha gli appalti sull'autostrada A3. L'anno scorso qualcuno si presentò in un altro cantiere che la Cogip ha in Calabria per la costruzione della Statale 106 Ionica. Cosa volessero è facilmente intuibile, in aree dove la 'ndrangheta controlla vasti territori. Lui non si scompose a andò dritto dai carabinieri, e in galera finirono tutti i capi delle 'ndrine della zona.

La Salerno-Reggio Calabria è l'autostrada i cui lavori di ammodernamento cominciarono con il primo governo Prodi e non sono ancora finiti; ieri il presidente dell'Anas Ciucci,inaugurando il tratto in provincia di Reggio Calabria, ha detto che questo «è un passo avanti verso l'obiettivo ambizioso di completare tutti i lavori in corso entro la fine di quest'anno». Grazie anche al gruppo di Mimmo Costanzo e Bosco, peraltro al suo secondo exploit visto che già nel 2012 aveva aperto un altro tratto in anticipo. Insomma, è diventato un marchio di fabbrica.

«È un vantaggio per tutti dice Mimmo Costanzo, AD di Tecnics, che negli Anni 90 fu anche assessore a Catania per il committente, che può mettere prima la strada a disposizione della collettività e dell'economia del territorio, e colmare il gap infrastrutturale al sud è una priorità; e per noi, che in questa maniera possiamo dimostrare che la nostra è un'azienda affidabile e competitiva».

Il cantiere del tratto Morano Calabro-Campotenese, nel Pollino, tutto viadotti e gallerie, è di fatto già chiuso, manca solo qualche guard rail e un po' di segnaletica. Ci hanno lavorato per tre anni 600 persone su tre turni, che significa 24 ore su 24. «Quando si parla di realizzare una grande opera si parla anzitutto ce organizzazione dice l'altro socio, Concetto Bosco abbiamo attrezzature e tecnologie all'avanguardia ma soprattutto abbiamo una squadra di persone con un grande senso di appartenenza che lavora in sinergia e armonia, qui la catena di comando è piatta, al tavolo siedono tutti».

«Quando ho cominciato, quindici anni fa aggiunge Mimmo Costanzo abbiamo chiesto di venire con noi a gente che lavorava in altre ditte siciliane e che stava per andare in grandi aziende nazionali. Tutti hanno accettato la sfida. Ora abbiamo commesse non solo in Italia ma anche all'estero». Dal Brasile, che vive un boom nelle infrastrutture, alla Tunisia.

C'è poi il capitolo legalità. Ma davvero nessuno si è presentato nel cantiere della Salerno Reggio Calabria? «Sì, qui nessuna pressione del racket, ma ormai è noto che la nostra è un'azienda che ha, e pretende, un totale rispetto delle regole dice Mimmo Costanzo, fondatore di Tecnis e Cogip, è la nostra arma vincente».

“Il caso” di Fabio Albanese – La Stampa - Reggio Calabria 05/07/2013




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