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Comunicato Stampa

Nato per arrivare lontano: la vera storia di colui che diventò un’artista del narcotraffico mondiale

18/11/16

Bibliotheka Edizioni è orgogliosa di presentare un romanzo criminale dalle tinte fosche e minacciose, scritto da due autori che hanno subito il fascino del male sulla loro stessa esistenza

FotoBerat è un piccolo paese dell’entroterra albanese. Un microcosmo dove retaggi culturali, codici comportamentali e repressione politica regnano incontrastati. È da questo angolo di mondo che parte Lushi Kaja, appena adolescente, alla volta di quell’Europa tanto vagheggiata e foriera di promesse.
Come nel bellissimo “Lamerica” di Gianni Amelio, Lushi si imbarca su un barcone fatiscente e raggiunge le coste della Puglia. Da lì raggiunge la Milano da bere dei primi anni ’90 e, in poco tempo, per le imprevedibili onde del destino, entra nel mondo della criminalità organizzata, divenendo, novello Carlito Brigante, il apprezzato e temuto narcotrafficante mondiale.
Nato per arrivare lontano non è un romanzo che vuole cavalcare la moda del crimine imperante, quella che ha fatto la fortuna di Romanzo criminale, Gomorra, Suburra e via elencando. È la lancinante epopea di un uomo che, assaporato sesso, potere, ricchezza, vuole disperatamente uscirne, alla ricerca di un qualcosa che lo elevi dallo squallore etico e morale in cui è sprofondato.
Un romanzo che, in qualche modo, è stato scritto dall'interno, nelle viscere reali del crimine romanzato che illustra. I suoi autori, Qani Kelolli e Nazareno Caporali, infatti, sono attualmente detenuti nel carcere di Bollate di Milano e hanno conosciuto il protagonista della vicenda, decidendo di narrarne le gesta amorali, quanto intrise di disperazione.
Raggiri, trappole, consegne e arrivi della merce, tradimenti e soprusi, vendette e omicidi: il mondo (perché di mondo si tratta, in quanto Lushi proietta la sua ombra in ogni angolo del continente) che i due autori mettono in scena è un conturbante teatro di disumana ferocia, dove la regola dell’homo omini lupus e le cospirazioni machiavelliche-shakespeariane sono condotte con incalzante progressione drammatica, sublime senso del ritmo e sincopata virulenza.
Yacht e cocaina, Messico e nuvole, mafia e capi clan, belle donne e improvvise esplosioni di violenza, deflagrano senza soluzione di continuità in un’epopea contraddittoria e inquietante, affascinante e sinuosa. Un’epopea che è solo agli inizi, in quanto la storia di Lushi è ben lungi dall'essere conclusa e verrà narrata in successivi capitoli.
Non vi resta altro che inforcare gli occhiali, sprangare la porta di casa e avventurarvi in un mondo criminale dove percepire il pericolo comporta già esserne vittime.



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