TURISMO
Comunicato Stampa

Neve artificiale: una manna per tutta la filiera del turismo bianco

23/01/17

Gli impianti di risalita, associati a Federfuni, chiedono a Governo e Regioni un sostegno per l'innevamento artificiale

FotoIl giorno 11 gennaio a Bormio (SO), presso la sede di SIB s.p.a., si è riunito il Consiglio Direttivo di Federfuni Italia, l’Associazione Italiana delle Aziende ed Enti proprietari e/o esercenti il trasporto a fune in concessione sul territorio nazionale.

Il Consiglio Direttivo, dopo aver ascoltato le relazioni dei vari responsabili regionali, ha rimarcato l’importanza dell’innevamento programmato al fine di garantire l’agibilità delle piste, in particolare nella prima parte della stagione che ormai, da diversi anni, scarseggia di precipitazioni nevose.

L’innevamento, che nevichi o meno, oggi garantisce l’attività dei Comprensori quasi fosse una “assicurazione” per tutta la filiera del turismo bianco, diventata un’attività industriale che necessita di lunghi tempi di produzione e promozione del prodotto offerto che si esaurisce nel brevissimo di tempo di 4 mesi.

Anche quest’anno, in buona parte delle stazioni sciistiche è stato possibile sciare solo grazie alla produzione della neve garantita dalle società impiantistiche e tutto ciò anche a vantaggio di un intero sistema turistico montano che basa buona parte del proprio PIL dall'attività svolta nel periodo invernale.

È stata anche rilevata l’importanza di un sistema turistico che sempre di più deve essere basato principalmente sullo sci nelle sue diverse espressioni, ma che deve essere anche integrato da tutta una serie di servizi e attività che possano soddisfare le esigenze dell’intero target di turisti che frequentano le nostre stazioni sciistiche.

Anche in questo caso, le società che gestiscono impianti di risalita hanno spesso svolto la funzione di soggetti proponenti, quando i veri soggetti attivi dovrebbero anche essere i vari componenti dell’intera filiera, dagli albergatori, ai commercianti, ai maestri di sci e a quanti altri hanno attività collegate al prodotto neve.

A conclusione della riunione, il Consiglio di Federfuni Italia ha deliberato di proporre alle Regioni a Statuto Ordinario, tra cui la Lombardia e il Veneto, un documento che partendo dalle esperienze delle Regioni Piemonte, Emilia Romagna e Toscana da anni attive, porti ad un sostegno alle spese di gestione e in particolare a quelle legate all'innevamento programmato e sicurezza.
Tale documento che rappresenterà una relazione sull'attività svolta da queste tre Regioni a statuto ordinario e come sia stato Loro possibile approvare delibere in linea con le normative europee in tema di libera concorrenza tra stati, farà esplicita richiesta alle diverse Amministrazioni Regionali di adottare un provvedimento di legge, con adeguato supporto economico, a sostegno delle aziende che nel corso degli anni hanno fatto importanti investimenti nel settore dell’innevamento programmato che hanno consentito di salvare almeno in parte anche la presente stagione.
Ancora oggi si trovano a doversi far carico di importanti spese derivanti dalla produzione neve di cui ne usufruiscono tutte le attività legate al sistema turistico montano e, a tal proposito, nel corso del Consiglio è stato ancora una volta ribadito il dato, ormai conclamato anche a livello universitario, che ogni euro incassato dagli impianti di risalita produce da 7 a 10 euro nelle attività dell’indotto.

Al termine della riunione Il Presidente Andrea Formento con tutto il Consiglio, dopo aver visitato il Comprensorio Sciistico di Bormio, ha incontrato il Responsabile della CGIL Trasporti e impianti a fune al quale è stata confermata la volontà e impegno di Federfuni Italia e dei Suoi Associati di mantenere i posti di lavoro e la grande considerazione in cui è tenuta la professionalità della manodopera impiegata sugli impianti a fune oltre all’attaccamento al lavoro ed alle aziende per cui lavorano.
Inoltre, la presenza di Mario Cotelli ha permesso un confronto schietto e pieno di considerazioni sulla realtà delle stazioni sciistiche e sui propositi da perseguire per una ulteriore crescita futura del settore, partendo dalla necessità primaria di mantenere ciò che è esistente e funzionante.



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