ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Padiglione del Perù alla Biennale di Venezia: INDIOS ANTROPÓFAGOS “A butterfly Garden in the (Urban) Jungle”

10/05/19

La Mostra “Indios Antropófagos” dell’artista peruviano Bendayán rappresenterà quest’anno la Partecipazione Nazionale del Perù durante la Biennale d’Arte di Venezia 2019. Padiglione del Perù alla 58° Mostra Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia. INDIOS ANTROPÓFAGOS “A butterfly Garden in the (Urban) Jungle”

FotoINDIOS ANTROPÓFAGOS “A butterfly Garden in the (Urban) Jungle”

Partecipazione Nazionale
10 Maggio - 24 Novembre 2019

Artista: Christian Bendayán
Curatore: Gustavo Buntinx
Location: Sestiere di Castello, Campo della Tana 2169/F, 30122 Venezia, Italia.

La Mostra “Indios Antropófagos” dell’artista peruviano Christian Bendayán e curata da Gustavo Buntinx’s rappresenterà quest’anno la Partecipazione Nazionale del Perù durante la Biennale d’Arte di Venezia 2019. Si tratta di un progetto molto complesso dal punto di vista dei contenuti dove l’artista realizza attraverso le sue proposte estetiche una critica sia politica che storica della società attuale del suo paese con uno sfondo così importante e suggestivo come è l’Amazzonia. L’Amazzonia rappresenta il 60 % del territorio peruviano e si tratta di un paesaggio unico in tutto il mondo, con le sue fragilità, con il suo sistema di sostenibilità, nel passato e nell'attualità.
Nell'esposizione lo spettatore potrà ammirare una selezione di quadri, dipinti, illustrazioni e collages realizzati dall'artista e prendere visione delle cartoline storiche e vintage realizzate dall'entomologo tedesco Otto Michael e il fotografo spagnolo Manuel Rodríguez Lira. Tutto questo scenario sarà accompagnato dalle melo- die musicali create appositamente dal compositore peruviano Fil Uno in collaborazione con la Càmara de Musica del Perù ed il coro vocale di Loreto.

L’ARTISTA

Christian Bendayán (Iquitos 1973)
Artista autodidatta. La sua opera ha prodotto un chiaro contributo per consolidare l’attuale ruolo dell’arte peruviana sia nella sua presenza estetica sia nella valorizzazione e promozione dell’Amazzonia nella cultura del Paese. Ha realizzato 18 mostre individuali inclusa una retrospettiva sul suo lavoro nel Centro Cultural de San Marcos (2004). Ha partecipato alle biennali di Mercosur (2001), Valencia (2007) e Curitiva (2011), come anche nella Triennale del Cile nel 2009. Ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti come la vittoria al Premio Nacional de Arte Pasaporte para un Artista (Lima, 2004), il Premio Luces de El Comercio (Lima, 2007) ed il Premio Nacional de Cultura (Perù, 2012). É stato direttore dell’Instituto Nacional de Cultura (INC) de Loreto durante l’anno 2010. Ha pubblicato libri e curato rinomate mostre d’arte alla fiera internazionale Art Lima (2013-2016). É fondatore e direttore di Bufeo / Amazonía+Arte.

IL CURATORE

Gustavo Buntinx (Iquitos 1957)
Storico d’Arte, curatore e critico Cum Lode nell’Università di Harvard (1978) ha anche svolto la professione docente presso diversi corsi di dottorato latinoamericani. I suoi libri, pubblicazioni e mostre di solito esplorano le relazioni tra arte e violenza, arte e politica ed arte e religione. Dopo essere stato direttore del Museo d’Arte Italiana ed il Museo di San Marcos in San Marco di Lima San Marco di Lima, tra il 2001 e il 2006, ha ricoperto il ruolo di Direttore Generale del Centro Cutural de San Marcos. É stato Curatore Generale della 1° Edizione della Biennale di Fotografia di Lima (2011) e da quel momento e dopo tre decadi è riconosciuto come uno dei principali gestori del Micromuseo di Lima.

PERÙ CANNIBALE ALLA BIENNALE D’ARTE DI VENEZIA E L’AMAZZONIA

La Mostra “Indios Antropófagos” suggerisce quella visione del paradiso che rappresentava la cultura peruviana popolare e turistica della Belle Époque ma da un punto di vista completamente attuale dove i protagonisti fanno volare la sua propria immaginazione e natura umana da un punto di vista originario. Non ci sono barriere e tutto può succedere come nel paradiso creato da Dio dove il peccato originale ancora non era mai stato consumato da Adamo ed Eva.

Questo paradosso tra natura e artificialità, passato e presente, realtà e fantascienza crea, attraverso le opere dell’artista, un binomio post-concettuale che non ha barriere culturali nel suo Paese d’origine né in qualsiasi altro.

Un simbolo spesso raffigurato nelle opere dell’artista è la farfalla: le farfalle sono insetti che hanno una vita molto corta. Questa è una delle ragioni per cui l’artista ha scelto questo animale per esprimere il suo messaggio attraverso le sue opere è senza dubbio il fatto che rappresenti un simbolo per l’Amazzonia, ma anche poiché ma anche che simboleggi la simbiosi che la natura ha sviluppato per permetterle la sopravvivenza, non essere scoperta da altri predatori, il mimetizzarsi con l’intorno che la circonda per non essere divorata.

Cannibali... la sopravvivenza in natura oppure nel mondo contemporaneo è molto difficile da ottenere, e con non poche sofferenze. L’artista propone la sua visione attraverso immagini idilliache che sembrano raccolte di collezionisti di un’altra epoca per poi essere incorniciate come un souvenir, un ricordo per dire: “io sono stato lì”.
INDIOS ANTROPÓFAGOS è organizzato dal Patronato Culturale di Perù, sponsorizzato dall'Istituto Culturale Peruviano Nordamericano (ICPNA), Ministero di Cultura del Perù, Ministero di Affari Internazionali di Perù, Ministero di Comercio Estero e Turismo, El Comercio, Fondazione Wiese, PromPerú e Cerámica San Lorenzo.

Per informazioni e press stampa, interviste ed altro contattare:
Patricia Alonso. Cultural manager, visual artist and PR. rep@globaltourist.it - IT: +39 3460800394



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