SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Parere positivo dal CHMP per amivantamab nel trattamento del tumore polmonare non a piccole cellule (NSCLC) avanzato EGFR-mutato con inserzione dell’esone 20

27/10/21

Una volta ottenuta l’approvazione da parte della Commissione Europea, amivantamab sarà il primo anticorpo bispecifico per il riconoscimento di EGFR con mutazioni da inserzione dell’esone 20 approvato in Europa per il trattamento del tumore polmonare non a piccole cellule (NSCLC) avanzato EGFR-mutato La decisione del Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) si è basata sui risultati dello studio di Fase 1 CHRYSALIS che ha valutato amivantamab come monoterapia in pazienti già precedentemente trattati con terapie a base di platino

FotoJanssen, azienda farmaceutica del gruppo Johnson & Johnson, ha annunciato oggi che il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) ha espresso parere positivo per l'autorizzazione all’immissione in commercio di amivantamab per il trattamento di adulti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) avanzato caratterizzato da inserzione dell'esone 20 attivante di EGFR, dopo il fallimento di terapie a base di platino. Una volta approvato, amivantamab sarà il primo trattamento in assoluto nell'Unione Europea specificamente mirato alle mutazioni di EGFR da inserzione dell'esone 20 per il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) avanzato EGFR-mutato.2

"Questo gruppo di pazienti si trova spesso ad affrontare una prognosi sfavorevole, considerata l’assenza di opzioni terapeutiche mirate per questa specifica mutazione, e spesso arriva a non rispondere alle terapie esistenti utilizzate per trattare le mutazioni EGFR più comuni,2,4,5" ha commentato Catherine Taylor, M.D., Vice President, Medical Affairs Therapeutic Area Strategy, Europe, Middle East and Africa (EMEA), Janssen-Cilag AG. "La decisione del CHMP dimostra il riconoscimento del potenziale di amivantamab nel costituire una nuova opzione terapeutica efficace e tollerabile, oltre che necessaria, specificamente rivolta ai pazienti con diagnosi di NSCLC EGFR-mutato con inserzione dell'esone 20".

Amivantamab è un anticorpo bispecifico EGFR e MET completamente umano con attività mediata da immunità cellulare che agisce sulle mutazioni attivanti e di resistenza di EGFR e sulle vie di attivazione di MET.6,7,8,9. La domanda di autorizzazione all'immissione in commercio europea (MAA) si basa sui risultati dello studio di fase 1 CHRYSALIS, uno studio clinico multicentrico, in aperto, che valuta amivantamab come monoterapia in pazienti che siano già stati trattati con terapia a base di platino, e che ha già dimostrato la sua efficacia e un profilo di sicurezza generalmente ben tollerato. 10 Una risposta confermata completa o parziale è stata osservata in 32 pazienti su 81, con un tasso di risposta complessivo del 40 per cento (95% CI, 29% - 51%), con una durata mediana della risposta di 11,1 mesi (95% CI, 6,9 - non raggiunto).10 La sopravvivenza mediana libera da progressione (tempo trascorso senza progressione o morte) è stata di 8,3 mesi (95% CI, 6,5 - 10,9) e la sopravvivenza globale mediana nei pazienti trattati con amivantamab è stata di 22,8 mesi (95% CI, 14,6 - non raggiunto).10

Gli eventi avversi (AE) più comuni sono stati prevalentemente di grado 1-2 e hanno incluso reazioni legate all'infusione (78 per cento), rash (86 per cento) e paronichia (49 per cento).11 Il 16 per cento dei pazienti ha avuto AE con grado ≥3. Le interruzioni sono state osservate nel 4 per cento dei casi e le riduzioni della dose nel 18 per cento dei pazienti.11 Non ci sono stati decessi legati al trattamento.10 Il 94 per cento delle reazioni correlate all'infusione (IRR) si è verificato con le prime infusioni e raramente ha influito sulla possibilità di continuare con i trattamenti successivi.10 I primi risultati dello studio CHRYSALIS riferiti alla popolazione con mutazione dell'inserzione dell'esone 20 dell'EGFR sono stati presentati all'American Society of Clinical Oncology (ASCO) 2020 Virtual Scientific Program12, mentre risultati più aggiornati sono stati presentati alla IASLC World Conference on Lung Cancer (WCLC) 2020.13

"Amivantamab ha il potenziale per rispondere alla necessità, ancora insoddisfatta, di avere un trattamento efficace per le persone con tumore polmonare non a piccole cellule con inserzione dell'esone 20 dell'EGFR", ha dichiarato Peter Lebowitz, M.D., Ph.D., Global Therapeutic Area Head, Oncology, Janssen Research & Development, LLC. "In Janssen, siamo impegnati a fornire terapie innovative che hanno un impatto significativo in quei pazienti che hanno malattie ad oggi ancora incurabili. Crediamo che lo sviluppo farmaci che agiscono su specifici percorsi molecolari, come il nuovo bispecifico come amivantamab, possa portare maggiori benefici e migliorare i risultati per i pazienti con alterazioni tumorali, come quelli dell’EGFR e MET".

L'opinione positiva del CHMP è uno degli ultimi passi prima della concessione dell'autorizzazione all’immissione in commercio da parte della Commissione Europea, che è prevista per la fine di quest'anno.14 La Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha approvato a maggio 2021 amivantamab per il trattamento di adulti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) localmente avanzato o metastatico con inserzione dell'esone 20 di EGFR, la cui malattia è progredita con o dopo chemioterapia a base di platino. Ulteriori richieste di approvazione sono state presentate e sono in fase di revisione anche da parte di altri enti normativi in tutto il mondo.

Amivantamab
Amivantamab è un anticorpo bispecifico EGFR-MET completamente umano con attività mediata da immunità cellulare che agisce sulle mutazioni attivanti e di resistenza di EGFR e sulle vie di attivazione di MET.6,7,8,9 Amivantamab è in fase di sperimentazione in diversi studi clinici, tra cui16:

Lo studio di fase 1/1b CHYSALIS-2 (NCT04077463) che valuta sia la combinazione di amivantamab e lazertinib in pazienti il cui tumore è progredito dopo il trattamento con osimertinib e chemioterapia sia lazertinib in monoterapia17
Lo studio di fase 3 MARIPOSA (NCT04487080) che valuta la terapia di prima linea con amivantamab in combinazione con lazertinib vs osimertinib in pazienti con NSCLC avanzato EGFR-mutato non trattato18
Lo studio di fase 3 MARIPOSA-2 (NCT04988295) che valuta l'efficacia di lazertinib, amivantamab e carboplatino-pemetrexed vs carboplatino-pemetrexed in pazienti con NSCLC localmente avanzato o metastatico EGFR-mutato con delezione dell’esone 19 o sostituzione L858R nell’esone 21 dopo fallimento di osimertinib 19
Lo studio di fase 3 PAPILLON (NCT04538664) che valuta l'amivantamab in combinazione con carboplatino-pemetrexed rispetto alla sola chemioterapia in pazienti con NSCLC avanzato o metastatico EGFR-mutato con mutazioni a livello di inserzione dell'esone 202020
Lo studio di fase 1 PALOMA (NCT04606381) che valuta la fattibilità della somministrazione sottocutanea (SC) di amivantamab sulla base della sicurezza e della farmacocinetica e per la determinazione di una dose, un regime di dose e una formulazione per la somministrazione di amivantamab SC con l'obiettivo di trovare soluzioni efficaci che abbiano un impatto positivo sulla gestione dei pazienti.21

Lo studio CHRYSALIS
CHRYSALIS (NCT02609776) è uno studio di fase 1 in aperto, multicentrico e il primo sull’uomo per valutare la sicurezza, la farmacocinetica e l'efficacia preliminare di amivantamab come monoterapia e in combinazione con lazertinib, in pazienti con NSCLC avanzato con varie mutazioni di EGFR.1 Nello studio, gli sperimentatori hanno valutato l’efficacia mediante il tasso di risposta globale (ORR) secondo i Response Evaluation Criteria in Solid Tumours Version 1.1* (RECIST v1.1), il tasso di beneficio clinico, la durata mediana della risposta (DOR) e la sopravvivenza mediana libera da progressione (PFS), oltre al profilo di sicurezza di amivantamab.1,2,3 Lo studio arruolerà 460 pazienti con NSCLC avanzato.1 Lo studio consiste in due parti: somministrazione di amivantamab in monoterapia con un incremento graduale della dose di combinazione, e amivantamab in monoterapia con espansione della dose di combinazione.1

*RECIST (versione 1.1) si riferisce a Response Evaluation Criteria in Solid Tumours, che è un modo standard per misurare la risposta dei tumori solidi al trattamento e si basa sul fatto che i tumori si riducono, rimangono uguali o aumentano di dimensioni.

Carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC)
In Europa, si stima che 477.534 pazienti abbiano avuto una diagnosi di tumore al polmone nel 2020, con circa l'85 per cento di NSCLC.23 Il carcinoma polmonare è il tumore che provoca più morti nel continente, anche rispetto a quanti ne siano causati da carcinoma mammario e carcinoma prostatico insieme.22
I principali sottotipi di NSCLC sono adenocarcinoma, carcinoma a cellule squamose e carcinoma a grandi cellule.24 Tra le mutazioni più comuni nel NSCLC vi sono quelle del gene codificante per il recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR), un recettore tirosin-chinasico che aiuta le cellule a proliferare e a dividersi.25 Le mutazioni dell’EGFR sono presenti nel 16-19 per cento dei pazienti caucasici con NSCLC e presenti nel 37-41 per cento dei pazienti asiatici.26, 27 Il tasso di sopravvivenza a cinque anni per tutte le persone con NSCLC metastatico e mutazioni EGFR che sono trattati con EGFR TKIs è inferiore al 20 per cento.27 I pazienti con mutazioni dell'inserzione dell'esone 20 di EGFR hanno una sopravvivenza complessiva (OS) a cinque anni nel mondo reale dell'8 per cento nel setting di prima linea, che è peggiore dei pazienti con delezioni dell'esone 19 di EGFR o mutazioni L858R, che hanno una OS a cinque anni nel mondo reale del 19 per cento.28

Janssen
In Janssen stiamo lavorando ad un futuro in cui le malattie siano un ricordo del passato. Siamo l’azienda farmaceutica del Gruppo Johnson & Johnson e lavoriamo instancabilmente per rendere quel futuro una realtà per i pazienti di tutto il mondo, combattendo la malattia con la scienza, migliorando l'accesso con l'ingegno e curando la sofferenza. Ci concentriamo su sei aree chiave della salute globale dove possiamo fare la differenza: immunologia, malattie infettive e vaccini, neuroscienze, oncologia-ematologia, malattie cardiovascolari e metaboliche, e ipertensione arteriosa polmonare.
Per saperne di più visitate il sito www.janssen.com/italy e seguiteci su @JanssenITA.

Ph credits: Quotidiano Sanità



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