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Parma fc: rifiutati 20 milioni di euro offerti all'ultima asta

Fonti certe confermano la presentazione nei termini di un’offerta per l’acquisto della fallita Parma FC, per un valore complessivo di circa VENTI MILIONI di euro.
del 22/12/15 -

Sembra molto più di un regalo di Natale quello apparentemente elargito dai creditori della società calcistica Parma FC fallita in conseguenza alla gestione Ghirardi.

Un documento infatti dimostra che uno dei protagonisti delle aste tenutesi per la cessione del titolo sportivo e la conseguente adesione del club crociato alla serie B, aveva presentato nei termini un’offerta congrua.
Il designer Andrea Ampelio Meli dimostra nei fatti la bontà della propria proposta col documento disponibile sul sito http://www.andreameli.it/parmafc/index.html .

Documento che da qualche settimana è sulla bocca di tutti ma sul quale incombe la censura dell’informazione, tenuto conto delle conseguenze su aggiudicatari e campionato.
Come è noto, il designer veniva messo fuori gioco dalla decisione del Giudice fallimentare, il quale fissava i termini per il deposito di una cauzione in 48 ore e nel corso del weekend; termine impossibile da rispettare per chi, come l’imprenditore originario del parmense, pur avendo aperto all’uopo una posizione in quel di Parma, dal punto di vista finanziario operava dall’estero.
Ciò che viene da chiedersi è in virtù di quale bene superiore, soprattutto dai creditori, veniva rifiutata un’offerta per la somma complessiva di circa venti milioni di euro per il titolo sportivo, i debiti e l’acquisizione del centro sportivo.
Per tifosi e sportivi cittadini evidentemente la serie D, cui il nuovo Parma calcio veniva relegato, vale più di quella cifra.



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