Piano industriale atac, serve un incontro urgente
FAISA-CISAL intende mettere in evidenza come a pochi giorni dalla scadenza della proroga concessa dal Giudice competente per l’accettazione del concordato preventivo in continuità, la Governance di ATAC ancora non porta a conoscenza delle parti sociali gli obiettivi economici fissati nelle linee guida del Piano Industriale.
A questo preoccupante ed assordante silenzio, si aggiunge la volontà della Società di voler comunque procedere con l’applicazione delle 39 ore settimanali a tutto il personale, anche in mancanza della nuova organizzazione del lavoro e del conseguente sviluppo dei nuovi turni lavorativi , così come previsto dall’ art. 3 CCNL del 12/7/85 e riconfermato all’art. 1 dell’ accordo aziendale del 27 Novembre 2017. Inoltre, non è stata ancora presentata la nuova pianificazione apicale dell’azienda ed i conseguenti obiettivi legati all’aumento di produttività.
Corre l’obbligo di far notare al Sindaco e all’Assessore alla Mobilità che la mancanza di un programma definito e certo potrebbe generare disservizi di varia natura nella gestione ordinaria del lavoro che potrebbero, a loro volta, riflettersi negativamente sugli utenti/cittadini già fortemente penalizzati.
Quanto sin qui riportato, fa emergere una Società completamente allo sbando.
Non solo, ma l’immobilismo dei vertici di ATAC, oltre a favorire l’abbattimento delle normative vigenti della Categoria, risulta in netto contrasto con quanto dichiarato e sottoscritto da Codesta Amministrazione sulla Sua partecipata.
Si richiede pertanto un urgente incontro con il Sindaco e l’Assessore alla Mobilità, in assenza del quale FAISA-CISAL si vedrà costretta ad intraprendere ulteriori iniziative a tutela dei lavoratori e della continuità dell’azienda stessa.
Così in una nota Fabio Buffoni, Segretario FAISA-CISAL ROMA E LAZIO