AZIENDALI
Comunicato Stampa

Podere Forte: la sede di una delle più grandi menti dell’elettronica

14/06/17

Dopo anni trascorsi in viaggio per il mondo, il fondatore della Eldor e dell’azienda agricola biodinamica Podere Forte è tornato alle origini ed alla terra stabilendo la sua residenza all’interno della tenuta

FotoCastiglione d'Orcia, giugno 2017 – Pasquale Forte, fondatore dell’azienda Eldor, è sicuramente una delle figure più note nel mondo dell’ingegneria elettronica ma pochi forse sanno che, nel 1997, ha dato vita ad un’azienda agricola biodinamica unica nel suo genere - Podere Forte - dove la scienza e le più moderne pratiche agricole sono al servizio dell’ambiente e della sua tutela.

Finora l’ingegnere aveva scelto di seguire l’azienda agricola da diversi luoghi del mondo, ma nell’autunno dello scorso anno ha maturato l’idea di traferirsi in pianta stabile al podere e da qui guidare la sua multinazionale, una realtà internazionale nel settore dell’automotive.

Da un lato uomo d’affari ed ingegnere elettronico, dall’altro contadino innamorato della terra e delle sue eccellenze: un connubio mai in antitesi, ma perfettamente equilibrato, che ha permesso a Pasquale Forte di condurre con successo entrambe le realtà.

Podere Forte è un’azienda agricola all’avanguardia, dove moderne tecnologie e tecniche agricole scientifiche si armonizzano alla terra secondo la filosofia biodinamica, nel pieno rispetto dei ritmi e delle energie della natura, in un rapporto olistico che valorizza il lavoro dell’uomo in un territorio antico e pulsante come quello della Val d’Orcia.

Proprio in questo luogo unico, l’ingegner Forte ha deciso di ricostruire la sua casa, rispondendo al richiamo della terra, retaggio della sua infanzia trascorsa con i genitori in Calabria.

Una scelta che nasce non solo dalle sue origini contadine, ma anche dalla forte convinzione che un’impostazione biodinamica come quella dell’azienda agricola Podere Forte debba essere una visione del futuro condivisa da tutto il settore. Filosofia che ha sostenuto fin dalla nascita dell’azienda e che ora, stabilendo la sua dimora all’interno della tenuta, si impegnerà a seguire e coordinare in prima persona studiandone possibili evoluzioni.

L'intervista a Pasquale Forte

1. Come ha conosciuto il luogo dove sorge il Podere e quando ha capito di essersene innamorato?
Ricorderò sempre quel giorno di febbraio del 1997. Il giorno in cui per la prima volta vidi la località Petrucci, l’area su cui
oggi sorge il Podere. Avvertii una sorta di folgorazione, un richiamo, un senso di appartenenza e di casa. Per chi come me
passa la vita in viaggio è una sensazione che crea un legame forte. Da quel primo incontro mi è parso che questo luogo,
allora in rischio di abbandono ma dalle immense potenzialità, mi stesse aspettando e mi chiedesse di prendermi cura di lui,
facendo rivivere sia le sue terre che il piccolo borgo di Rocca d’Orcia.

2. Ci parli della sua scelta di vivere al Podere.
Ho scelto di stabilirmi all’interno della tenuta principalmente per due motivi: l’amore che nutro per questo luogo ed il
desiderio di ottimizzare il mio ruolo di “direttore d’orchestra” fornendo soluzioni tempestive ed efficaci alle esigenze di
Podere Forte. Tuttavia devo dire che, abituato alla frenesia e alla moltitudine di servizi che offrono le grandi città, i primi
mesi qui non sono stati semplici, anzi sembrava essersi creata una sorta di antagonismo tra le mie necessità e il territorio
che tanto amavo. Ogni banale attività, dalla scelta di un medico alla spesa quotidiana, si rivelava onerosa in termini di
tempo e distanze. Cosa che inizialmente trovavo scoraggiante. Vivendo a così stretto contatto con questo territorio ho
imparato che i tempi dell’uomo non possono sottomettere quelli della natura, ma solo adattarsi ad essi. È stato allora che
ho raggiunto nella mia quotidianità un’armonia tale da poter comprendere e godere appieno di quei frammenti di bellezza
che adesso mi circondano e ispirano: il canto di un usignolo, il vento tra gli alberi, il profumo di un fiore, la dolcezza di un
piccolo acino d’uva.

3. Cambierà qualcosa nell’impostazione, magari da maestro d’orchestra diventerà esecutore?
Ho la fortuna di essere circondato da tanti e bravissimi collaboratori. Il valore aggiunto che posso dare come “maestro
d’orchestra” in loco è quello di valorizzare questi “musicisti” della terra fornendo loro guida, formazione e motivazione in
modo che ognuno possa svolgere al meglio il suo “spartito” all’interno dell’azienda. Con questo ruolo desidero far
risuonare all’unisono ed in armonia tutte le attività che vengono svolte all’interno del nostro Podere dalle più semplici alle
più complesse.

4. La sua nuova casa segue l’impostazione dell’azienda, ad esempio usa energie rinnovabili?
Sì certamente. Non potevo permettere che fosse proprio la mia dimora l’unica nota stonata di Podere Forte! La casa è
impostata su principi ecocompatibili e di indipendenza energetica ed idrica. Abbiamo infatti predisposto sia dei pannelli
solari che un sistema di approvvigionamento idrico che ci permette di attingere acqua piovana e ridurre gli sprechi.

5. La filosofia di Podere Forte influenzerà l’impostazione di Eldor? Se si in che modo?
La filosofia che seguiamo a Podere Forte, impostata sugli insegnamenti antroposofici di Rudolf Steiner, rispecchia la mia
filosofia di vita. Si basa su dei principi universali come quelli della correttezza e del rispetto, che applico in ogni mia azione.
Questa impostazione non poteva che riflettersi anche su Eldor, altra mia creatura a cui sono enormemente legato.

6. Ci racconti un episodio che la lega al Podere e un successo raggiunto che l’ha resa particolarmente orgoglioso.
Fin dall’inizio cercai di far emergere le verità nascoste del terroir di Podere Forte e di svelarle nel bicchiere usando il vino
come tramite. Riscontrare fin dagli inizi del nostro lavoro l’apprezzamento degli esperti del settore mi ha non solo motivato
ma anche reso orgoglioso. Penso a due episodi in particolare: il primo è stato quando Alessandro Masnaghetti premiò nel
2000 una delle nostre etichette dichiarandola uno dei migliori 20 vini d’Italia. Ed il secondo è stato scoprire che dalla
classifica di Class life del 2001, ottenuta incrociando i punteggi delle quattro più autorevoli guide enologiche il nostro
Guardavigna era citato tra i primi 10 vini italiani. Due bellissimi risultati raggiunti in un arco di tempo davvero breve.

7. Qualche novità in previsione a Podere Forte?
Podere Forte è una realtà in continua evoluzione. Sto lavorando a diversi progetti che lo riguardano. Per quanto concerne
la produzione vinicola al momento stiamo studiando terreni e vitigni per la produzione di due nuove etichette, che siamo
certi faranno molto parlare di sé per alcune particolarità che non posso ancora svelare. Ad oggi la novità più tangibile che
troverete al Podere è una piccola città per i bambini, con tanto di casette e percorsi che ho creato pensando ai miei figli. Ho
voluto realizzare un Podere Forte a misura di bambino, una dimensione che fosse in armonia con le esigenze dei più piccoli
in modo che possano conoscere questa terra e mettervi, come sto facendo anche io, radici profonde. Questo spazio sarà a
disposizione dei bambini che con le loro classi verranno in visita al Podere e per le future edizioni di Piccola Fattoria Forte,
gli eventi che organizziamo per i bambini finalizzati all’educazione sui temi dell’alimentazione e dell’ambiente.

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