Politiche gestionali assurde da parte di ATAC

A pochi giorni dal pronunciamento del Giudice fallimentare, in merito al concordato di ATAC S.p.A., c'è un grave clima di insofferenza e di ribellione fra tutto il Personale. I continui atti repressivi ed intimidatori adottati, stanno raggiungendo limiti ormai non più sopportabili.

Il perdurante tentativo di delegittimazione delle Rappresentanze Sindacali ai vari livelli, al pari di scelte incomprensibili dei Responsabili, alimentano ancor di più tale grave situazione.

Dopo aver subito un forte peggioramento dei carichi di lavoro con l’entrata in vigore dei nuovi turni, applicati in modo unilaterale e senza considerare i coefficienti previsti per le scoperture fisiologiche, la creazione di fantomatiche schedature circa l’affidabilità del Personale viaggiante, non contenti di aver stravolto la vita di intere famiglie, l’Azienda blocca i cambi turno consensuali degli autisti, decide di sospendere dal soldo e dal servizio il Personale che osa dichiarare un guasto per il mancato funzionamento dell’impianto di condizionamento.

Tutto ciò, nella totale mancanza di disposizioni e procedure codificate, emanate dai Preposti che regolamentino la materia e che abbiano come unico obbiettivo la sicurezza di esercizio.

L’inasprimento dei rapporti con il Personale è in netto contrasto con quanto richiesto dalla Proprietà e dal Presidente, che in virtù del delicato momento invitavano le parti in causa a mantenere i toni bassi al fine di raggiungere un clima di condivisione.

E’ evidente come alcuni Dirigenti, “forse contenti” del pessimo servizio erogato, che oltretutto espone il Personale a continue aggressioni giornaliere, dimostrano con il loro operato di non condividere gli obbiettivi fissati dalla Proprietà.

Così in una nota Luciano Colacchi, Segretario Provinciale FAISA CISAL