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Comunicato Stampa

Preganziol: posa della prima pietra di "Borgo Gatto"

28/09/20

La cerimonia ufficiale si è tenuta sabato mattina 26 settembre. È stata l’occasione per presentare la genesi del progetto e gli obiettivi di questa iniziativa corale che coinvolge il Comune, il privato sociale (la coop Castel Monte), i progettisti della struttura, il territorio e il volontariato sociale. L‘obiettivo è realizzare una struttura innovativa in cui gli anziani del paese siano autentici protagonisti.

FotoSabato mattina 26 settembre a Preganziol presso il cantiere di Borgo Gatto (in via Schiavonia, in prossimità del civico 88) si è tenuta la posa della prima pietra del futuro Borgo Gatto.
Si tratta di un "centro diurno" (per un massimo di 30 persone parzialmente autosufficienti) e di 12 mini appartamenti i cui residenti dovranno essere over 55, autosufficienti. Ci sarà uno spazio verde per un parco e spazi per degli orti. L'obiettivo di questa innovativa struttura è fornire risposte alla domanda di accudimento, incentivando l'autonomia individuale di ciascun residente.
I progettisti di Borgo Gatto, della cooperativa AGRI.TE.CO di Marghera-Venezia, hanno detto che hanno fatto uno sforzo di idee per farne un posto speciale, dove le personalità degli ospiti e il rispetto e la valutazione del luogo e del territorio convivessero in ben-essere.

A proposito di questo il sindaco di Preganziol, Paolo Galeano, ha dichiarato che “Borgo Gatto deve essere un polo di riferimento, nuovo e diverso, per la comunità preganziolese, diventando - non solo a parole - ma soprattutto nei fatti, un centro di incontro e di scambio intergenerazionale, esempio diffuso di come vivere insieme e meglio in una comunità dove la gente mette il naso anche al di là della propria siepe".

Sul tema delle persone e dei luoghi e territorio si è soffermato anche Giuseppe Possagnolo, il presidente dell'impresa sociale cooperativa Castel Monte, dicendo “che su questo si è costruito in parte la forza e il ruolo della cooperativa. Stare con la gente ci permette di capirne la domanda di sussidiarietà, fornendone risposte. Questo capovolgendo quello che è oggi del fare le cose, a prescindere da ciò che serve. La popolazione anziana, sempre più numerosa, chiede con forza maggiore qualità e spazio per il proprio tempo. Borgo Gatto comincia ad occuparsi concretamente di questo".

Arianna Brunello, responsabile per la realizzazione del progetto Borgo Gatto, ha spiegato che "l’iniziativa si fonderà su valori quali inclusione, partecipazione attiva, prossimità, ma soprattutto positività, per riuscire a mantenere autonome e attive le persone che vi risiedono o che semplicemente lo frequentano".

BORGO GATTO NASCE DA UNA DONAZIONE
Il Borgo come idea progettuale parte dall’offerta di Ferruccio Gatto, un cittadino che qualche anno fa dona all'Amministrazione comunale di Preganziol una sua proprietà di 6mila metri quadrati di terreno per la realizzazione, vincolante, di una struttura destinata a persone anziane, specialmente del comune di Preganziol.
Nella stessa occasione viene individuata una cooperativa sociale che si occupa di accudimento di persone anziane e disabili, operativa già da anni con risultati positivi nel comune di Preganziol. Si tratta dell’impresa sociale cooperativa Castel Monte, presente e attiva nella Marca trevigiana, con sede a Montebelluna e che opera nel territorio di Preganziol con due strutture importanti: una è una residenza protetta per persone con disabilità acute, Casa Codato, l’altra la comunità psichiatrica Villa Alma (struttura che oggi non fa più riferimento a Castel Monte).

Borgo Gatto è un progetto fortemente innovativo, sia come partenariato (in qualche modo è una co-progettazione, poiché nasce come idea, nelle chiacchiere del tempo libero, in un circolo anziani), sia perché si sviluppa nell'area della sussidiarietà pubblica. Esso coinvolge infatti il Comune di Preganziol, che riceve la donazione, mentre per la sua realizzazione interviene il sociale con l'impresa cooperativa sociale Castel Monte che ne riceve la donazione per 30 anni del diritto di superficie per la realizzazione e gestione della struttura, con la collaborazione progettuale della cooperativa di professionisti AGRI.TE.CO.

LA FILOSOFIA DEL PROGETTO BORGO GATTO
Il presidente di Castel Monte, Giuseppe Possagnolo, sostiene che "due sono i punti di forza della cultura imprenditoriale sociale della nostra cooperativa e sono fra di loro intersecabili e contigui: le persone e il loro territorio. Gli stessi sono alla base della scelta di attivare Borgo Gatto come una realtà che ha per protagonisti gli anziani, i quali - insieme e in un principio costante di solidarietà sociale - danno spinta e valore alla vita. Qui dentro gli attori saranno infatti le persone, non isolate e distanti dalle altre persone, bensì ad esse collegate. Qui non si viene per una visita; lo sforzo sarà quello di fare delle cose insieme. Per questo sono previsti degli spazi verdi e una partecipazione attiva dei residenti del borgo nella gestione del loro tempo libero".

Infine, e non ultimo, è importante dire che Borgo Gatto parte come idea da una donazione di Ferruccio Gatto, anziano, da sempre residente a Preganziol. Gatto, mentre passa il suo tempo al circolo anziani del paese, pensa come potrebbe aiutare i suoi conterranei e gli amici. Nelle parole che scambia con Sergio Pieretto (allora consigliere comunale di Preganziol, che si occupa tra l'altro del locale Circolo anziani), desidera e immagina un luogo diverso dalle solite case di riposo, dove gli anziani possano decidere cosa fare nel e del loro tempo libero. Questa donazione fa partire una triangolazione di protagonisti del mondo della solidarietà sociale: il Comune di Preganziol, un'impresa cooperativa sociale (Castel Monte) con la collaborazione della cooperativa di progettisti e specialisti dell'ambiente e del territorio (A.GRI.TECO) e la comunità in cui Borgo Gatto va ad insediarsi. Questa scelta produce quella che il sindaco di Preganziol, Paolo Galeano, definisce "la grande collaborazione tra volontariato, impresa sociale privata ed Istituzione pubblica. La solidarietà e la partecipazione insieme hanno attivato il progetto e lo seguiranno portandolo alla realizzazione e alla vita di questa nuova ed importante realtà".

Attraverso tale percorso si realizza concretamente quella che è definita una co-progettazione in campo sociale e sanitario. In futuro non si potrà più pensare che le opere che servono si possano fare esclusivamente con denaro pubblico, sia nella realizzazione che nella gestione. Serviranno piuttosto forme e alleanze nuove, dove sono garantiti il rigore, l'accortezza e la rigorosa gestione del denaro e dove le idee abbiano la possibilità di essere espresse e realizzate.

LA PARTE FINANZIARIA DEL PROGETTO
A proposito delle reti di volontariato del fare, occorre fare due precisazioni.
La prima: il costo della costruzione, arredamento e messa in opera di Borgo Gatto sarà a carico di Castel Monte. Per questo la cooperativa ha contratto un mutuo con CentroMarca Banca Credito Cooperativo di Treviso e Venezia, un mutuo che sarà pagato dalla stessa cooperativa che lo inserirà nei suoi costi e domani nei ricavi aziendali. E specie nella prima fase, quella dei 240 giorni necessari per la realizzazione e per l'attivazione del Borgo, con l'arrivo degli ospiti, sarà solo spesa sostenuta dai soci della stessa cooperativa tramite il loro lavoro quotidiano.
La seconda precisazione: le idee progettuali di Borgo Gatto sono state a carico della cooperativa AGRI.TE.CO, sostenute in modo volontario dai suoi soci. Quindi non vi sarà nessun addebito per la progettualità e nessun aumento di costo per la realizzazione della struttura. Tra l'altro, questa libera scelta di volontariato stimola la fantasia delle idee, tant'è che la dottoressa Roberta Rocco del gruppo dei progettisti commenta: “Nel progetto di Borgo Gatto ci sono anche il cuore, la passione e la voglia di andare oltre, per realizzare un posto speciale. Si è pensato ad una cooperativa formata sia da anziani che da volontari che con il loro contributo garantiscono la gestione della casa degli anziani. Le scolaresche potranno giocare un ruolo fondamentale portando energia giovane ed entusiasmo; gli anziani, come contropartita, potranno offrire esperienze ed impartire conoscenze”.

A proposito di conoscenze, è condivisa l'idea che queste sono valori importanti che le comunità devono imparare a riconoscere e preservare. In queste c'è un vissuto di esperienze e di saperi che fanno di ogni anziano una specie di "Piccola Enciclopedia Ambulante" (una PEA), e per questo andrebbe trovato il modo per conoscerle e tramandarle, altrimenti il futuro delle generazioni sarà privo di conoscenze consolidate.
Inoltre, a Preganziol si è costituito un Comitato Borgo Gatto con lo scopo di attivare una raccolta fondi di solidarietà (fundraising), presieduto da Sergio Pieretto. Con lui ci sono altre quattro persone, in rappresentanza del sociale e volontariato di Preganziol. Grazie ai fondi raccolti si faranno delle opere complementari, utili e importanti per il progetto.

Il sindaco Paolo Galeano, in occasione della morte di Ferruccio Gatto, disse: "Quella del nostro concittadino è stata una scelta esemplare, da ricordare con riconoscenza. Lui è stato una persona benvoluta da tutti. A noi spetta ora il compito di onorare la sua scelta". Il tutti, ovviamente, è il noi che qui abbiamo descritto, dall'insieme al valore delle donazioni e del volontariato. A questo proposito, piace ricordare quanto ha scritto, sia il sociologo francese Alain Caillè (studioso del dono), che il percorso “del dono è dare, ricevere e restituire”; sia quanto ha scritto padre Enzo Bianchi (fondatore della Comunità di Bose) che ha detto "il dono è possibile solo quando si realizza la prossimità con l'altro (altri). Il farsi vicino all'altro, il coinvolgersi nella sua vita, il voler valorizzare la relazione con l'altro".
Da questo sono partiti l'idea e il dono di Ferruccio Gatto. In questo il volontariato, in forme e misure diverse, si è immedesimato ed ha operato.

Auguri Borgo Gatto!



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