AZIENDALI
Comunicato Stampa

Preoccupazioni sul futuro del comparto Trasporti

23/01/18

In occasione del 12° Congresso Regionale e Provinciale della FAISA – CISAL di ROMA e del LAZIO, è emersa da parte della totalità dei Congressisti ( R.S.U., R.S.A. e tutti gli Organi Statutari della Organizzazione ) la preoccupazione sul futuro del comparto Trasporti, che viene riportata di seguito in una lettera alle Istituzioni.

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In occasione del 12° Congresso Regionale e Provinciale della FAISA – CISAL di ROMA e del LAZIO, è emersa da parte della totalità dei Congressisti ( R.S.U., R.S.A. e tutti gli Organi Statutari della
Organizzazione ) la preoccupazione sul futuro del comparto Trasporti, che viene riportata di seguito in una lettera alle Istituzioni.


Come noto, il 27 Novembre 2017 il Tribunale di Roma ha accolto la domanda di concordato preventivo chiesto dal Comune di Roma per scongiurare il fallimento di A.T.A.C. S.p.A..
Entro tale data quindi, doveva essere presentato al Giudice fallimentare il Piano di
efficientamento della Società stessa.
Considerata la portata del caso, è stata sottoscritta dalle Parti sociali con grande senso di responsabilità , un’intesa generale contenente le linee guida per il risanamento della più grande azienda di trasporti del Paese, nonostante le reticenze e gli scetticismi sull’accordo.
Sin da Settembre 2017, inizio di questa odissea, la scrivente ha mostrato da subito una posizione fortemente critica sul Concordato preventivo come unica ancora di salvezza di A.T.A.C. S.p.A. e lo ha espresso pubblicamente con una manifestazione sotto il Campidoglio.
Non è possibile pensare che il rilancio di ATAC avvenga con il buon senso ed i sacrifici solamente di migliaia di lavoratori.
Nonostante l’impegno profuso da questa organizzazione sindacale e dalle altre OO.SS. firmatarie, ad oggi, secondo la scrivente, il Piano Industriale è ancora carente di una pianificazione certa ed esauriente e potrebbe non essere accettato dal giudice fallimentare e dai creditori per consentire la prosecuzione del piano concordatario sino al 2021.
Il termine del 26 Gennaio 2018, data ultima di presentazione di un cronoprogramma definito, è ormai alle porte.
Se il concordato non dovesse andare a buon fine, il collasso di A.T.A.C. S.p.A. non sarebbe più arginabile ed il suo destino segnato definitivamente.
Pertanto, corre l’obbligo di portare all’ attenzione di Codesti Dicasteri che la situazione in cui versa il Trasposto Pubblico Laziale e Romano , nello specifico le sorti della più grande partecipata dei trasporti del Paese con circa 12.000 dipendenti e delle aziende dell’ indotto, necessita di soluzioni eventualmente alternative che garantiscano il mantenimento dei livelli occupazionali, normativi ed economici , che diano piena serenità a migliaia di famiglie nonché la continuità di erogazione di un servizio efficiente e vitale per l’economia della Regione e per l’immagine di una capitale che vuole essere moderna, senza creare conflitti tra dipendenti ed utenza/cittadinanza, ormai esasperata e troppo spesso fuorviata da articoli di stampa non corrispondenti alla realtà delle cose.

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