Presenza online e lock down, occasione persa per le aziende italiane

L'E-Commerce quella sconosciuta
del 21/04/21 -

Un dato sorprendente è emerso durante un’indagine svolta dalla società internazionale Osm1816 in collaborazione con Notari ricerche, sulle aziende Italiane nel 2021: l’online, per molte imprese, è ancora sconosciuto.
Questo dato è fortemente dissonante con l’aumento dei navigatori di Internet, che tra il 2020 e il 2021 ha subito un +60%, decisamente un’occasione di visibilità persa.
A dare la notizia proprio 1816, azienda che opera tra Italia, Svizzera e Cina e che da più di vent’anni sta a fianco degli imprenditori. E per questi ultimi ha sviluppato l’indagine indipendente intitolata “Aziende 2021: Recupero o ristrutturazione”, intervistando un campione di imprenditori del nord Italia.

Il titolo è evocativo: vuoi limitarti a recuperare il business perso per via della pandemia, oppure vuoi sfruttare l’occasione e migliorare la tua azienda?
Gli italiani però non sembrano propendere per la seconda ipotesi.

Un dato sconcertante è che anche le aziende che si sono dotate di un servizio di E-Commerce, nel corso dell’emergenza sanitaria, sono rimaste insoddisfatte dalle prestazioni ottenute. Questo dato non fa che avvalorare l’idea che “il mondo dell’online sia visto in modo troppo banale. E-commerce è vendere online come fa Amazon o ci sono altre sfumature? Vendere online”, prosegue l’analisi di Osm1816, “significa anche vendere appuntamenti, interesse verso i propri servizi, località, ecc…su questo tema c’è la sfida per innovare che passa attraverso nuove competenze da acquisire”.
E proprio sull’acquisizione delle competenze si sviluppa un’altra sezione dell’indagine dalla quale si delinea uno scenario difficile per quasi il 90% degli intervistati, che, per ripartire, avranno la necessità di “cambiare atteggiamento verso il mercato ed assumersi rischi che richiedono fiducia nel proprio team ed in un modello di business che si dovrà adattare ad un mercato differenti. Questo è re skilling”

A trasmettere un po’ di serenità invece il fatto che tra gli imprenditori intervistati il 10% dichiara che ha avuto un aumento di fatturato in seguito alla pandemia, il 15% lo mantiene uguale e il 25% lamenta solo un leggero calo.

Fiducia anche per il governo Draghi mentre ancora poco lungimirante appare l’atteggiamento delle imprese Italiane che intendono intraprendere come azione di recupero la cassa integrazione mentre in pochissimi puntano ad esempio alla voce “adozione di nuovi software”.



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