ECONOMIA e FINANZA
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Privacy: violazioni amministrative e illeciti penali

19/03/12

La corretta applicazione del protocollo per la preservazione dei dati personali, trova spesso molta resistenza da parte dei titolari che giudicano certe procedure onerose non solo dal punto di vista economico, ma anche dal lato della snellezza delle operazioni. Eppure, il Garante ha previsto sanzioni decisamente severe in caso di inadempienze. Sanzioni che sarebbe decisamente meglio evitare.

Con l’abolizione dell’obbligo della redazione del DPS o della Certificazione Sostitutiva (vedi Decreto Legge 9 febbraio 2012 , n. 5, art. 45), non vengono, conseguenzialmente, abrogate le norme per la tutela dei dati personali.

Il vantaggio per il titolare del trattamento risiede nella deburocratizzazione degli adempimenti, ma non nella sostanza della loro applicazione. Va da sè, che nulla è cambiato in merito alle sanzioni previste dal Codice della Privacy.

Esse sono molto severe ed evitarle non è difficile se si tutela nel modo giusto la riservatezza dei dati trattati. Bisogna tener conto che, implementare un solido protocollo privacy, significa trasformare un costo in una preziosa risorsa, facendo della legittimità e della trasparenza dei trattamenti, attributi qualificanti del prodotto/servizio delle imprese e degli studi professionali moderni.

I controlli effettuati dall’Autorità Garante per mezzo della Guardia di Finanza, sono volti a contrastare le inadempienze che possono mettere in pericolo il diritto alla riservatezza dei dati degli interessati.

Ai vari casi di violazione delle norme conseguono severe sanzioni amministrative o penali, senza parlare della responsabilità civile verso l’interessato in conseguenza del danno causatogli.

Il Codice prevede sanzioni amministrative che, a seconda della fattispecie o della gravità, vanno da 400 euro a 720.mila euro, ma anche sanzioni penali punite con la reclusione da 6 mesi a 3 anni.

In conclusione, non vi sono dubbi sul fatto che organizzare il trattamento con tutte le misure idonee ad una efficace protezione, sembra proprio essere l’unica strada percorribile per evitare "fastidiose" conseguenze.

Effettuare un'autovalutazione è una semplice operazione. Basta scaricare il questionario e rispondere ai quesiti proposti in modo da controllare il livello di applicazione della normativa presso la propria struttura utilizzando il link in fondo.

Dott.ssa Maria Tufano



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