EDITORIA
Comunicato Stampa

Proverbi siciliani dell'abate Santo Rapisarda

15/03/18

Prima edizione critica in assoluto a cura di Concetta Muscato Daidone del libro dell'abate catanese Santo Rapisarda, vissuto a Catania tra la fine del Settecento e l'Ottocento

FotoLa Raccolta di Proverbj siciliani ridutti in canzuni, fu pubblicata a Catania dall’abate Santo Rapisarda tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. Nel 1824 fu edito il primo volume, cui tennero dietro nel 1827 il secondo volume, e il terzo e quarto rispettivamente nel 1828 e 1842.

Nella ricerca dei proverbi Rapisarda sembra preferire la documentazione “dal vivo” su quella “libresca”, come si coglie dalle espressioni da lui spesso usate (Lassau dittu la povera nanna; Mi dicia santarmuzza du nannavu; Pri cui lassaru dittu l’anziani, ecc. ecc.), come traspare dall’immediatezza del linguaggio, che evoca il mondo dell’esperienza quotidiana e che spesso utilizza espressioni che dal popolo vengono utilizzate con naturale immediatezza e spontaneità e, soprattutto, come si può notare dalla dimensione non morale e trascendente ma realistica entro la quale si muovono i proverbi che seguono una morale legata alla terra e ai beni materiali.

Indiscutibile il valore del lavoro, sia perché capace di esprimere la ricchezza del patrimonio linguistico siciliano, sia perché opera poetica di grande spessore in grado di comunicare, attraverso numerosi proverbi espressi in ottave, con immediatezza e incisività l’esperienza, il buon senso, la tradizione, i costumi e l’arguzia dei Siciliani.



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