ARTE E CULTURA
Articolo

Recensione della mostra di Tom Porta a Milano

15/12/15

Alla galleria Mario Giusti di Milano, dal 26/11/15 al 15/01/16 è esposta una serie di sessanta dipinti con immagini di teschi. Nonostante la natura solenne del soggetto, l’approccio di Tom Porta è quasi ludico.

FotoAlla galleria Mario Giusti di Milano, è esposta una serie di sessanta dipinti con immagini di teschi.
Nonostante la natura solenne del soggetto, l’approccio di Tom Porta è quasi ludico.

Il teschio è un un simbolo primitivo, che ha legami con il paganesimo, con la religione cristiana e con la magia. E’ presente in tutte le forme dell’arte medievale e moderna, ed è stato accostato in questi dipinti agli emblemi colorati e Pop della logica mercantile dell’occidente.

La lettura edificante che se ne ricava a prima vista (di reazione al culto consumistico per associazione di macabro e di commerciale) si connota in seguito in un consapevole fermo-immagine sul modello della cultura mediale, fatto di cliché e di critica rudimentale.

L’associazione di prosaico e di poetico è una riproduzione di quella mescolanza di spiritualità e superstizione, di atteggiamento critico e promozione commerciale che compone la più spiccata caratteristica della nostra cultura dello spettacolo, dove l’adesione alle tragedie del mondo è passeggera ed emotiva e si risolve senza troppi strascichi.

L’associazione tra tracce esistenziali e simboli economici è la registrazione di un frammento della comunicazione cui siamo soggetti; una raccolta di stereotipi, insomma una descrizione dello spirito dei tempi.

Sembra di poter parlare di pittura en plein air (o dal vero), più che di simbolismo. Pittura che raccoglie e cataloga quel che vede: formule della società dello spettacolo e linguaggio facile che esclude ogni pensiero critico e offre spesso sovrapposizioni suggestive.

Abbiamo assistito alla celebrazione del banale e alla monumentalizzazione del quotidiano; sono stati vagliati tutti i mondi e le realtà borghesi, dagli ambienti domestici alle realtà aziendali, come nel video di Emilie Pitoiset, recentemente installato a Palazzo Strozzi a Firenze, realizzato all’interno di una Banca di Francoforte (mostra VISIO Next Generation Moving Images).

In questo caso l’arte affronta il tema della cultura in pillole, espressione di una delle caratteristiche principali dei nostri veicoli di informazione.

Il lavoro di Tom Porta non fa che illustrare il linguaggio della moderna civiltà liberale.

Paola Nicoli.



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