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Recensione di: Il capitano è fuori a pranzo - Charles Bukowski

03/07/17

recensione di Bolabooks

FotoRiassunto:

C'è poco da dire è un diario e Bukowski racconta cosa gli succede durante le sue giornate che si dividono fra l'attività di scrittura e le scommesse all'ippodromo. E' un Bukowski già vecchio quindi non troveremo avventure particolari ma troveremo un Bukowski umano che racconta i propri acciacchi, la vita quotidiana e quei piccoli grandi eventi che sconvolgono la sua quotidianità come quando viene contattato da un produttore televisivo per un telefilm basato sul personaggio di Bukowski.


Commento:

Il libro è pieno di aforismi e frasi ad effetto in pieno stile Bukowski. Il libro però ci presenta davvero un essere umano con le sue paure, i suoi sogni, i suoi ricordi e il suo rapporto con la morte. Bukowski non sembra aver troppa paura della morte anzi la irride e smonta tutti quei miti che i luoghi comuni e la gente gli attribuiscono. E' un Bukowski che si fa beffa del successo e dei falsi miti di Hollywood. E' un Bukowski che pur avendo melanconia degli usi e i costumi dei tempi passati non disdegna per nulla la tecnologia e brinda così all'avvento dei computer e ci racconta il rapporto fantastico che ha col suo Mac esaltandone le prestazioni, la produttività che gli regala ma anche gli spiacevoli inconvenienti nei quali si è imbattuto. Bukowski non dimentica di raccontarci il suo rapporto con la scrittura e con i grandi letterati del passato. Come nel suo stile migliore troverete un infinità di aforismi dove vi capiterà di soffermarvi e sorprendervi come la sua sintesi evochi la realtà.
Cosa dire se volete conoscere il personaggio è sufficiente andare su Wikipedia e raccoglierete tutte le informazioni che vi servono ma se volete passare delle ore piacevoli allora leggete, leggete questo libro dove le parole scorrono nella vostra mente per inondarla di un'ebrezza simile a quella che provate difronte a una sinfonia piena di vita. Non dico la 9 di Beethoven perché mi sembrerebbe di dire una cazzata più grossa di me, ma una sinfonia, così...


Ci faresti un film?

No, non credo. Alcune scene però sarebbe vederle dentro un film o una serie tv.


Citazione:

Nella morte non c'è niente di triste, non più di quanto ce ne sia nello sbocciare di un fiore. La cosa terribile non è la morte, ma le vite che la gente vive o non vive fino alla morte.



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