SPETTACOLO
Comunicato Stampa

REd Zone una discoteca 3D

08/05/20

La trasformazione dello spettacolo ai tempi del covid-19, il Red Zone si trasforma in 3D

FotoAnche il settore dei locali notturni si è adeguato, tant'è che - uno dei locali storici Italiani - è diventata la prima DISCOTECA 3D (interamente ricostruita in 3D e fedele all'originale).


La prima Discoteca interamente ricostruita in 3D
Uno dei Club storici italiani, il Red Zone di Perugia, diventa ‘virtuale’: web radio ma anche dj set streaming dentro il club ricostruito in 3D

Il lockdown nella “zona rossa” ha letteralmente fatto esplodere creatività alle persone che ruotano intorno al Club.
Creatività futuristica, per superare la crisi emotiva e pratica che dimostra un sorprendente ed invidiabile pragmatismo nell’affrontare nuove sfide all’orizzonte.
Perché lo storico club fucina creativa e di promozione delle tendenze musicali e di costume degli anni ’90 e 2000 - anche se non ha più il suo “tempio” - oltre che con serate itineranti, prima della pandemia, è ancora attivo grazie al progetto RED ZONE “VIRTUAL” CLUB 2020.

Web radio Nei primi giorni del blocco è stata infatti creata la instant web RADIO RED ZONE che ha raggiunto il milione di contatti, non solo in Europa ma in tutto il globo.
Mix dei dj storici del Red e guest star, rarità mai ascoltate prima, approfondimenti monotematici su artisti, ascolto di album «per contrastare la frenesia del click digitale che ha stravolto il rapporto con la musica nell’era del web», come ama sottolineare Ricky L che segue in primis il progetto, mettendo a disposizione il suo importante archivio personale di rarities esperienziali insieme al sapiente tecnico Andrea Maffei.
Radio che trasmette 24h e che si potrà tranquillamente ascoltare via smart attraverso la nuovissima applicazione gratuita che verrà lanciata a giorni, la RED ZONE APP.
Inoltre è il primo Club virtuale, essendo stata caricata nella pagina Facebook Ufficiale Red Zone Club, la virtuale RED ZONE VIRTUAL 3D una futuristica versione dell’amatissimo dancefloor che propone periodicamente gli amatissimi djs resident della disco di Perugia.
Altre attività erano già in programmazione come, ad esempio, le interviste ai personaggi della Nighlife di Master Enjoy e quelle con i dj internazionali curate da Maurizio Clemente, che hanno raggiunto i 2 milioni e mezzo di visualizzazioni.

Con questo progetto si dà così la possibilità agli amanti del mondo del clubbing e ai clienti e seguaci del Red Zone sparsi in tutta Europa di partecipare, dal proprio salotto ad una esperienza virtuale nel Red Zone Club.
Un format che permette, innanzitutto, di tenere viva la passione per la buona musica e, soprattutto, il coinvolgimento attivo degli utenti.

Il Club è stato ricostruito in modo fedele e realistico in tutte le sue parti, inserendo all’interno di questo “locale” delle reali performance artistiche con un dj che suona per un ora ed appare davanti alla consolle virtuale, con la realizzazione di contenuti visuali creati e sincronizzati sul dj set e inseriti su schermi virtuali.
Non mancano anche delle performance di animazione futuristica attraverso avatar 3D, con la modellazione 3D a cura di Paolo D’Orazi, tecnico video di Agorà srl.

Il progetto è stato sviluppato da Stefano “Flash” Ranalli, il responsabile tecnico del settore video dell’azienda Agorà, leader al mondo nella progettazione e realizzazione di contributi visuali e regie di grandi eventi.
Un ritorno alle origini per Ranalli visto che la sua professionalità parte proprio dal mondo del clubbing e, in particolare, risalgono al 1998 quando il “Main Man” Gianluca Calderozzi al Red Zone gli affidò la realizzazione di uno schermo in multivisione di 40 mt di base («a quei tempi – racconta Ranalli – non esistevano ancora schermi a led e video proiettori, ma si sincronizzavano dei proiettori con sistemi computerizzati molto sofisticati per realizzare le così dette multivisioni»).

Il progetto RED ZONE VIRTUAL CLUB 2020, si compone anche delle grafiche dei flyers retrò di Vincenzo Viceversa, collaboratore creativo sin dalle prime serate alla fine degli anni ’80.
Inoltre, con la collaborazione dell’Associazione St.Art, è in programma anche il progetto della mostra RED ZONE EXHIBITION, che proporrà in una unica sede il materiale promozionale, scenico e audiovisivo del Red Zone. In tutto questo Calderozzi continua a progettare, supervisionare, promuovere il tutto. Insieme al dj Marco Cucchia c’è in serbo per l’estate una serie di nuove invenzioni per l’intrattenimento all’insegna della musica ed in sicurezza per il “Mondo Nuovo” della club culture e non. ( Link riferimento progetto https://www.facebook.com/34703679911/posts/10157610559694912/)



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