ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Reti di imprese: Lombardia da primato

19/01/17

Nella nostra regione sono ben 2.659 le aziende che hanno deciso di realizzare forme di stretta collaborazione tra loro: il 17 per cento di tutte le imprese a livello nazionale (pari a 15.704).

FotoNei sistemi economici moderni diventa sempre più determinante sviluppare una rete di collaborazione tra imprese. Un vero e proprio network che consenta di condividere know-how e capitalizzare le possibilità di dar vita a sinergie che portino benefici diffusi.
Un’esigenza particolarmente sentita in un paese, come l’Italia, in cui la stragrande maggioranza di aziende ha dimensioni medie e soprattutto piccole.

QUASI UN’IMPRESA SU CINQUE FA RETE IN LOMBARDIA
A guidare la classifica delle regioni in cui più intenso è lo sforzo di creare reti tra imprese, è la Lombardia. Nella nostra regione sono ben 2.659 le aziende che hanno deciso di realizzare forme di stretta collaborazione tra loro: il 17 per cento di tutte le imprese a livello nazionale (pari a 15.704).

SECONDA IN CLASSIFICA LA TOSCANA, TERZA L’EMILIA ROMAGNA
Subito dietro la Lombardia, seppur a distanza significativa, si piazza la Toscana con 1.561 aziende, poco più della metà del dato lombardo. Sull’ultimo gradino del podio c’è l’Emilia Romagna, con 1.534. Seguono il Veneto (1.413), il Lazio (1.355), la Puglia (957), la Campania (858), il Piemonte (812), l’Abruzzo (809) e, per chiudere la top ten, il Friuli Venezia Giulia (693).

CRESCE IL NUMERO DI IMPRESE CHE REALIZZANO FORME DI COLLABORAZIONE
In tutto i contratti di rete avviati in Italia sono 3.114, come risulta dal registro delle imprese che fa riferimento ai dati di tutte le Camere di commercio diffuse sul territorio.
Il numero di imprese coinvolte aumenta di mese in mese. Nel giugno 2014 erano pari a 7.870, per arrivare a 11.158 esattamente un anno dopo e raggiungere il dato cui si è fatto riferimento in precedenza (15.704) nel settembre di quest’anno. Di fatto le realtà imprenditoriali che si sono convinte dell’utilità di lavorare in una sorta di partnership sono raddoppiate in poco più di due anni. Un ritmo confortante, seppur non ancora impetuoso.

CONTRATTI DI RETE, LAVORARE ASSIEME MANTENENDO LA PROPRIA AUTONOMIA
Quando le imprese decidono di collaborare danno vita a veri e propri “contratti di rete”. Si tratta di un istituto innovativo nel nostro sistema produttivo, che consente di raggiungere obiettivi comuni pur mantenendo la propria indipendenza e autonomia. In questo modo è dunque possibile aumentare il proprio grado di competitività sul mercato.
Le aziende che decidono di unire le loro forze (il numero deve essere almeno pari a due) non hanno un vincolo di prossimità geografica, è sufficiente che siano attive sul suolo italiano, e non devono neppure operare obbligatoriamente nel medesimo ambito di mercato.

INSIEME È PIÙ FACILE AUMENTARE IL GRADO DI COMPETITIVITÀ
I vantaggi della rete sono diversi: può ad esempio consentire di “aumentare” le proprie dimensioni per rendersi più competitivi sul mercato e affrontare con maggiori possibilità di successo anche il percorso, ormai quasi obbligato, di internazionalizzazione.
Operare in network dà modo poi di ampliare la propria offerta di prodotti e servizi, dividere i costi, accedere a finanziamenti e contributi a fondo perduto, godere di agevolazioni fiscali, partecipare alle gare per l’affidamento dei contratti pubblici oppure assumere il personale dipendente in regime di codatorialità.



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