SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Retinopatia diabetica: Meteda investe in nuove tecnologie per la prevenzione e la cura

20/01/22

La retinopatia diabetica è una delle complicanze più comuni del diabete, colpisce circa il 35 per cento delle persone con diabete e nel 7 per cento dei casi porta alla perdita della capacità visiva. Tuttavia, solo il 36,6 per cento dei pazienti è monitorato correttamente per questa malattia Meteda acquista Retmarker, azienda portoghese leader della tecnologia dell’intelligenza artificiale in oftalmologia, per avere un ruolo attivo nella lotta alla retinopatia diabetica

Meteda, Gruppo italiano specializzato nella creazione e sviluppo di soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate nel campo del diabete e della nutrizione, annuncia l'acquisizione di Retmarker, azienda portoghese esperta di intelligenza artificiale (AI) e leader della tecnologia AI in oftalmologia, con particolare attenzione alle malattie retiniche come la retinopatia diabetica.

"Meteda è da sempre impegnata nel campo dei database medici per cliniche diabetologiche e nello sviluppo di software per migliorare la qualità di vita delle persone”, afferma Marco Vespasiani, General manager di Meteda. “L'acquisizione di Retmarker e delle sue tecnologie che si basano sull’intelligenza artificiale è un enorme passo avanti per la prevenzione della retinopatia diabetica e delle sue gravi conseguenze in Italia.”

Secondo gli annali AMD 2020 dell’Associazioni medici diabetologi, report periodico sulle prestazioni erogate da un’ampia rete di servizi di diabetologia e sui risultati raggiunti in termini di salute degli assistiti, la retinopatia diabetica è una comune complicanza del diabete che viene diagnosticata in circa il 35 per cento dei pazienti. Ha come principali fattori di rischio la durata della malattia - da quanto più tempo si soffre di diabete, tanto maggiore è il rischio di avere una retinopatia - e la tipologia di diabete: i soggetti con diabete di tipo 2 soffrono maggiormente di questa complicanza, risulta infatti presente nel 22 per cento dei casi a vari livelli di severità.

“La retinopatia diabetica è una malattia i cui sintomi spesso compaiono tardivamente, quando le lesioni hanno ormai creato danni irreversibili agli occhi; se non diagnosticata e non trattata per tempo porta a una perdita visiva invalidante, fino alla cecità in circa il 7 per cento dei pazienti, inoltre, è la prima causa di ipovisione nella popolazione diabetica”, continua Vespasiani. “Lo screening, la diagnosi e il trattamento precoce della malattia sono fondamentali per prevenire la perdita della vista, l’efficacia delle terapie è strettamente legata alla tempestività della diagnosi, per questo è fondamentale fare controlli almeno bi-annuali o annuali. Tuttavia, sempre secondo gli annali AMD 2020, solo il 36,6 per cento delle persone con diabete di tipo 2 è sottoposta alle visite di controllo. L’impiego delle nuove tecnologie acquistate da Meteda nella prevenzione di questa malattia permette un alto livello di precisione e sicurezza nella diagnosi. Grazie a questo nuovo sistema di Intelligenza artificiale da oggi sarà realmente applicabile in tutti i centri di diabetologia italiana lo standard di cura che prevede uno screening del fondo dell’occhio in tutte le persone con diabete”.

"Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto in questi anni e dei traguardi che abbiamo raggiunto con le nostre tecnologie, l’applicazione dell’intelligenza artificiale al campo dell’oftalmologia e delle malattie retiniche si è dimostrata essere la scelta giusta", commenta João Diogo Ramos, Presidente e CEO di Retmarker. “La nostra tecnologia è oggi in grado di migliorare e semplificare il processo di screening rendendo l’analisi delle immagini del fondo oculare e la diagnosi oggettivi e immediati, così da guadagnare tempo prezioso ed evitare ulteriori complicanze. Il nostro accordo con Meteda è una naturale evoluzione del nostro percorso”, aggiunge.

“Grazie alla sua esperienza nella gestione dei dati per la cura del diabete, Meteda ha avviato un nuovo percorso nell'AI con l'obiettivo di rendere fattibile lo screening annuale della retina. Consideriamo questa acquisizione come il nostro primo passo verso l'AI, che può aprire molte altre opportunità per la cura del diabete nel prossimo futuro, conclude Vespasiani".

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