SOCIETA
Comunicato Stampa

“Ri-AttivAree” le aree interne, il Programma di Fondazione Cariplo per la rinascita dell'Italia marginale

14/11/17

Fondazione Cariplo punta sulle aree interne, con un Programma Intersettoriale da 10 milioni di euro, per la rinascita dell'Oltrepò Pavese e dell'alta montagna bresciana

Foto1 Programma Intersettoriale, 2 territori e 10 milioni di euro. Questi i numeri di AttivAree, il programma di Fondazione Cariplo mirato alla rinascita delle aree interne.

L'obiettivo è ambizioso: migliorare l'attrattività dei territorio scelti, l'Oltrepò Pavese e la parte alta delle valli bresciane Trompia e Sabbia, innescando un processo di cambiamento, e accompagnando i territori in un processo di crescita sociale, culturale ed economica.


I Progetti Finanziati:

Oltrepò (BIO)diverso e Valli Resilienti sono i due progetti di “rinascita” delle aree interne finanziati da Fondazione Cariplo attraverso il programma intersettoriale AttivAree. Con 10 milioni di euro messi a disposizione per il triennio 2016-2018, AttivAree intende intervenire sul tema delle aree marginali, contribuendo ad invertire la tendenza allo spopolamento con azioni finalizzate a ridurne l’isolamento. La promozione dello sviluppo locale sostenibile, la valorizzazione delle risorse ambientali, economiche, sociali e culturali, il consolidamento di legami di collaborazione, solidarietà e appartenenza puntano all’incremento dell’attrattività per gli abitanti, nuovi residenti e potenziali investitori.

Entrambi i progetti finanziati dal programma AttivAree (che sono stati selezionati tra le idee progettuali presentate da 11 territori della Lombardia e del Verbano-Cusio-Ossola durante la fase di Call) hanno colto l'idea dello sviluppo e consolidamento strutturato di un immaginario ponte verso la città e i centri urbani di maggiori dimensioni dell'area, non in chiave di subalternità o di perdita della propria identità ma di complementarietà e di scambio di know how e servizi. Così come hanno evidenziato l'importanza dell'accoglienza di migranti e richiedenti asilo in chiave di ripopolamento e apertura multiculturale.

Nel caso del progetto Oltrepò (BIO)diverso, promosso dalla Fondazione Sviluppo Oltrepò Pavese, particolarmente interessante è la visione di cambiamento proposta, basata sulla biodiversità come fattore di competitività, connessione, sviluppo e ripopolamento, un progetto che potremmo definire di “rigenerazione rurale e comunitaria". La biodiversità è intesa anche in senso sociale, culturale e interculturale, attribuendo un rinnovato ruolo all’agricoltura e al paesaggio anche come ambiti di applicazione di ricerca scientifica. L'accesso alla terra è un elemento fondamentale per promuovere l’attività agricola multifunzionale e per questo si intende lavorare per il superamento della frammentazione fondiaria e per la valorizzazione del patrimonio di biodiversità (ad esempio, la ricchezza di specie di farfalle presenti in Oltrepò è pari a quella dell'intera Gran Bretagna). Collegata a questa visione, è l'idea di aprire la comunità locale a giovani e migranti e di sviluppare nuovi servizi che favoriscano il ripopolamento rurale e la conciliazione lavoro-famiglie e quindi una maggiore occupazione femminile, nonché la riattivazione di luoghi che rafforzi il processo di identità culturale collettiva.

Nel progetto “Valli Resilienti”, proposto dalle Comunità Montane di Valle Trompia e Valle Sabbia, l'idea di rilancio è basata su una strategia articolata su diversi ambiti tematici, che punta a valorizzare le esperienze e competenze del territorio, insieme alle opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Vi è inoltre un buon equilibrio tra il "dentro" e il "fuori": da un lato servizi di prossimità agli abitanti gestiti in rete attraverso cooperative sociali e azioni di valorizzazione di prodotti locali, dall'altro efficienza amministrativa per attrarre nuovi investitori o accoglienza specializzata per target sociali fragili provenienti anche da altri territori. La leva che si intende utilizzare si basa sulla volontà di collaborazione e reciproca contaminazione tra i partner, scambiandosi buone pratiche e replicando quelle che funzionano.

Il programma AttivAree è in costante dialogo con le istituzioni e le iniziative progettuali sul tema delle aree interne e montane, e in particolare con quelle della Strategia Nazionale Aree Interne a livello nazionale, regionale e locale.

Tutte le informazioni sul Programma AttivAree si possono ottenere collegandosi al sito istituzionale che è costantemente aggiornato.
Nel sito è stata inserita una sezione blog che ha una doppia funzione, da un lato documentare quasi come fosse un diario di bordo, agli sviluppi dei progetti territoriali, focalizzando l'attenzione sugli stessi e narrandoli in modo adeguato; dall'altro raccontare i protagonisti del cambiamento sia a livello locale dei territori coinvolti che a livello nazionale, facendo spazio a esperienze e testimonianze di persone che sono attive sul fronte della valorizzazione delle aree interne.



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