ECONOMIA e FINANZA
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Richiesta di rientro su conto corrente con affidamento: di cosa si tratta

09/01/20

La richiesta di rientro dal fido bancario, di cosa si tratta e che cosa succede quando la banca la inoltra

FotoTutte le aziende e le imprese hanno la necessità di usufruire di uno strumento con cui poter effettuare e ricevere pagamenti. Un classico esempio sono le aperture di credito in conto corrente a cui spesso vengono associate una o più linee di credito.
La linea di credito più diffusa è l’ affidamento, ossia una quantità di denaro che l’istituto di credito mette a disposizione del correntista per poter effettuare pagamenti nel caso in cui non vi sia disponibilità sul conto.
L’affidamento può risultare una fonte di finanziamento molto utile per le aziende nel momento in cui vi si riscontrino problematiche come ad esempio il versamento di titoli con valute non maturate, fatture insolute, ecc tali da non rendere disponibile nell’immediato la liquidità di cui l’azienda o l’impresa necessita.
Ovviamente usufruire del proprio affidamento ha un costo, poiché si tratta di denaro messo a disposizione dell’azienda a precise pattuizioni in termini di tassi, commissioni e spese.
Per più tempo si usufruisce dell’affidamento concesso tanto più saranno gli interessi e le commissioni che il correntista dovrà corrispondere.
Man mano che l’affidamento viene utilizzato le commissioni e gli interessi addebitati aumentano in maniera esponenziale. Con il passare del tempo, se lo stato debitorio del conto non viene appianato la banca può inoltrare al correntista una richiesta di rientro.
A quel punto possono aprirsi due scenari.
Il primo: il correntista ha le risorse economiche per poter far fronte alla richiesta della banca, per cui estingue il debito, la richiesta rientra e quindi il rapporto bancario continua senza particolari problematiche.
Il secondo: il correntista non ha le risorse economiche per poter far fronte alla richiesta della banca. A quel punto, in presenza di ulteriori garanzie, anche ipotecarie, la banca può propone un piano di rientro con cui in teoria si dovrebbe ripianare il debito nel tempo mediante un comunissimo finanziamento, ma in realtà ciò va a gravare ulteriormente sullo stato debitorio consentendo alla banca il recupero coatto del credito mediante la notifica del decreto ingiuntivo.
Per maggiori informazioni sull’opposizione alla richiesta di rientro puoi consultare la pagina:
https://www.kipling90.com/perizia-bancaria/#obiettivi



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