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Rifiuti, Lombardia ai primi posti per la differenziata

E’ quanto emerso dal Rapporto Rifiuti Urbani 2017 dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), che riporta i dati del 2016 sulla gestione dei rifiuti in Italia.
del 31/01/18 -

Carta, vetro e umido: la Lombardia è tra le regioni che differenzia la percentuale più alta di rifiuti urbani. E’ quanto emerso dal Rapporto Rifiuti Urbani 2017 dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), che riporta i dati del 2016 sulla gestione dei rifiuti in Italia, sulla produzione e la raccolta differenziata.

Secondo l’Ispra negli ultimi dieci anni la raccolta differenziata in Italia è passata dal 25,8 per cento del 2006 al 52,5 per cento nel 2016, con un incremento del 5 per cento rispetto al 2015. Dati positivi, ma ancora lontani dall’obiettivo del 65 per cento fissato per il 2012, che è stato raggiunto soltanto da quattro regioni: Veneto (72,9%), Trentino Alto Adige (70,5%), Lombardia (68,1%) e Friuli Venezia Giulia (67,1%). La Lombardia, in particolare, dal 2013 al 2016 è passata dal 53,3 per cento di rifiuti urbani differenziati al 68,1, con un incremento del 28 per cento.

CRESCE LA RACCOLTA DELL’ORGANICO E CALANO I RIFIUTI INGOMBRANTI

La raccolta differenziata in Lombardia, dal 2013 al 2016, ha riguardato principalmente i rifiuti organici per il 37,6 per cento del totale, seguiti da Carta e cartone (17,2%), vetro (13%), plastica (7,2%) e legno (5,6%). Analizzando i dati Ispra è emerso che, rispetto al 2013, i rifiuti ingombranti destinati allo smaltimento sono calati in maniera notevole passando da 187.566 a 8.706 tonnellate, ed è aumentata la raccolta differenziata pro capite: da 246,9 chili del 2013 a 325,1 del 2016.

MANTOVA SECONDA PROVINCIA PIÙ VIRTUOSA D’ITALIA

La provincia con i livelli più elevati di raccolta differenziata si è confermata Treviso, con quasi l’88 per cento, seguita da Mantova (86,4%), Pordenone (82,3%) e Belluno 80,4%.

In Lombardia, oltre Mantova, hanno superato di gran lunga l’obiettivo del 65 per cento e la media regionale, Cremona (77,9%), Varese (74,6%), Bergamo (72,6%), Lodi (72,5%), Monza e Brianza (71,1%), Lecco (70,4%) e Brescia (69,5%). Il 65 per cento è stato raggiunto anche dalla provincia di Como, mentre Milano si è fermata al 64,3 per cento. Le realtà che ancora fanno fatica a far decollare la raccolta differenziata sono Sondrio, che si è fermata al 54,9 per cento, e Pavia che è al di sotto della media nazionale con soltanto il 48,3 per cento dei rifiuti differenziati.

RACCOLTA, A BRESCIA CRESCE DEL 50 PER CENTO IN QUATTRO ANNI

Da una lettura più approfondita dei dati è emerso, inoltre, che molte province lombarde, indietro con la differenziazione dei rifiuti nel 2012, hanno impartito una decisa accelerazione raggiungendo i risultati richiesti dalla normativa. E’ il caso di Brescia che, in soli quattro anni, ha incrementato la raccolta differenziata del 50 per cento, passando dal 46,1 per cento del 2012 al 69,5 del 2016, e di Lodi che è passata da 57,1 al 72,5 per cento (+27%). Da segnalare anche il trend di crescita di Pavia, che è passata dal 33,6 per cento al 48,3 per cento (+44%), e di Milano, passata dal 47,9 per cento al 64,3 del 2016 (+34% circa).



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