SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

#salviamopatrick via alla raccolta fondi

01/03/19

#salviamopatrick con una raccolta fondi. E' la difficile impresa a favore di Patrick Majda, 40 anni, bolognese, gravemente malato di tumore al colon con mestastasi al fegato, la cui unica possibilità di salvezza risiede in un protocollo (anzi, tre) di una clinica a Philadelphia.

FotoLui potrebbe avere accesso subito alle cure (lo hanno sollecitato già due volte nelle ultime tre settimane), ma purtroppo gli hanno chiesto 500 mila euro da dare tutti e subito, che ovviamente lui non ha.

E' partita perciò una campagna di solidarietà (e una corsa contro il tempo) lanciata dalla fidanzata Luciana Grieco nel tentativo di raccogliere i soldi necessari alla causa, cui hanno risposto anche diversi nomi del mondo dello sport (tra cui Carlton Myers e Andrea Lucchetta, la lega basket serie A e il Bologna calcio) e dello spettacolo (tra cui Gianni Morandi, Gigi D'Alessio e Rudy Zerbi, Andrea Delogu, Alessandro Bergonzoni). Ma la meta è ancora lontana: "soli" 250 mila euro circa la cifra raccolta. Abbiamo bisogno quindi di diffondere il più possibile la sua storia, nella speranza di raggiungere al più presto la cifra necessaria perché il tempo per lui stringe.

LA STORIA MEDICA DI PATRICK Patrick ha un tumore maligno: adenocarcinoma mucinoso al colon con KRAS mutato, con metastasi al fegato. Ha subito, d'urgenza, un profondo intervento chirurgico con resezione di metà colon, dei segmenti VI e VII del fegato e della cistifellea. All'intervento sono seguite delle complicazioni ed è stato in coma per 5 giorni. I medici non si pronunciavano ma la sua forza di volontà e voglia di vivere lo ha fatto svegliare. Dopo oltre 40 giorni in ospedale ha recuperato le forze è si è sottoposto a 5 mesi di chemioterapia con Folfox, che purtroppo non hanno dato l'esito sperato. Ha quindi cambiato terapia passando al Folfiri, per altri 4 mesi, ma purtroppo il tumore si è dimostrato resistente anche a questa chemio. Le complicazioni seguite all'intervento impongo a Patrick l'assunzione di farmaci anticoagulanti che gli impediscono l'accesso ad altre cure chemioterapiche. Al momento in Italia non ci sono altri protocolli standard che possano salvagli la vita e neppure protocolli sperimentali. Per le caratteristiche del suo tumore non c'è radioterapia né immunoterapia.

L'unica concreta speranza di salvezza per Patrick è presso il Penn Medicine's Abramson Cancer Center Clinical di Philadelphia, Pennsylvania. Qui ci sono ben tre possibili protocolli di cui due immunoterapici: il TRK Inhibitor (serve a fermare la proliferazione delle cellule tumorali), il Hu5F9-G4 (agisce contro la proteina CD47 che inibisce l'attività antitumorale dell'organismo) il CDX-1140 (potenzia l'azione dei linfociti T, che sono le cellule che di fatto uccidono le cellule tumorali).

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