GASTRONOMIA
Comunicato Stampa

Sapori genuini in scena: Pasqua, Pasquetta, 25 Aprile con il MEC-Mercatino Enogastronomico a Certosa

19/04/19

Per il lungo ponte tra Pasqua e il 25 Aprile il meglio della produzione agricola a chilometro sincero nella vetrina del farmers’ market della Certosa gioca in casa Mercatino Enogastronomico della Certosa 21, 22, 25 Aprile 2019 Dalle 9 alle 18 Via del Monumento, Certosa di Pavia (Pavia) Per informazioni 347 7264448

FotoUn calendario ricco quello del MEC ad Aprile che in occasione del lungo Ponte di Primavera da Pasqua al 25 Aprile avrà in calendario una tripletta giocata in casa in quel di Certosa di Pavia. A Pasqua e Lunedì dell’Angelo (21 e 22 Aprile) e ancora il 25 Aprile dalle 9 alle 18 il farmers’ market della Certosa raccoglie una selezione del meglio delle tipicità enogastronomiche provenienti dal triangolo del gusto delle province di Pavia, Milano ed Alessandria, oltre ad alcuni produttori extra-regione. Un’occasione per coniugare gusto e cultura con una gita fuori porta: enogastronauti e turisti del bello e del buono a breve raggio potranno scoprire un borgo magico dove arte e cultura si fondono e dove lasciarsi andare alla meraviglia di trovarsi in luoghi bellissimi, carichi di storia e spiritualità. Dalle 9 alle 19 i produttori del MEC daranno appuntamento con il loro ricco catalogo di sapori genuini: formaggi, miele e vini dell’Oltrepò, offelle, salumi di suino e d’oca, , pasta fresca, confetture, distillati, olio frutta e verdura dalla Sicilia. Tra i banchi del mercatino enogastronomico anche prodotti derivati dalla canapa (tisane e prodotti da forno), il pane pluripremiato del panificatore alchimista Marco Bernini.

La Certosa di Pavia è stata dichiarata monumento nazionale italiano nel 1866 diventando così proprietà del Regno d’Italia. Eretta a partire dal 1396 per volere di Gian Galeazzo Visconti come sacello funebre della famiglia, il monastero fu ultimato nel 1452 e la chiesa nel 1473. La facciata venne realizzata successivamente dai fratelli Mantegazza e da Giovanni Antonio Amadeo (la parte inferiore) e da Lombardo nel XVI secolo (la parte superiore). La facciata, marmorea, è stata disegnata tassello dopo tassello da scultori e architetti, con angeli, monarchi e statue di santi. Un autentico tripudio di affreschi, ori, lapislazzuli e lacche e un’arte unica: bassorilievi e dipinti famosi come il “Padre eterno benedicente” del Perugino si vanno a sommare alle figure dipinte dagli antichi Certosini, che si affacciano dall’alto da finestre trompe l’oeil.



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