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Se non trovate la Felicità

30/09/20

L'avete nascosta bene dentro di voi...

FotoFelicità come Amore è sicuramente una delle parole più abusate del vocabolario italiano così come di quello di ogni altro paese al mondo. Chi non vorrebbe essere Felice? Chi non sogna di raggiungere quello stato d’animo idilliaco attraverso le forme più disparate e molto spesso concrete, come la ricchezza, il potere, la salute, ma ovviamente anche quelle più platoniche come l’amore od il rispetto?

La Felicità spesso però sembra essere solo una meta irraggiungibile, quasi una preda posticcia di quelle posizionate dinnanzi ai cani levrieri nei cinodromi, con l’unico scopo di farsi rincorrere dal proprio inseguitore e di renderlo esausto senza mai farsi raggiungere. Cercare la Felicità tra le cose che sono alla nostra portata e oltre, infatti, è un’abitudine e, secondo me, un difetto della natura umana, perché questo meccanismo non può che diventare un circolo vizioso. Dire a se stessi “Sarò Felice quando avrò la macchina nuova… Sarò Felice quando finalmente avrò la storia d’amore che sogno da anni… Sarò Felice quando al lavoro otterrò la promozione che merito…”, non può che posticipare all’infinito il piacere di sentirsi Felici, non può che rendere il momento della nostra Felicità la preda posticcia di cui parlavamo prima, non può che continuare ad illuderci che la nostra Felicità non dipenda da noi, ma da fattori esterni che ovviamente non possiamo controllare. Non è facile, per chi non è stato abituato a farlo, pensare che la Felicità sia solo uno stato d’animo appunto e quindi qualcosa di impalpabile e di effimero. La Felicità è una Filosofia. “Prendere le cose con Filosofia” si usa dire, ma io vado oltre e dico: “Prendere le cose con Felicità”. Dopo un attento esame della mia vita trascorsa non posso che constatare, come è capitato a molti altri che, il più delle volte, gli avvenimenti che mi hanno reso più felice nella vita sono quelli arrivati per caso, mentre a volte non sono arrivati quelli che invece ho inseguito con protervia. Spesso negli anni avevo sentito dire questa frase anche a persone molto in vista, Star dello Spettacolo, milionari, persone cosiddette fortunate che dichiaravano appunto che tutto ciò che di bello gli era accaduto nella vita, era successo loro per caso. Allora non ci credevo, pensavo come tanti che quello fosse solo un modo per nascondere una realtà probabilmente fatta come sempre di appoggi e raccomandazioni, di tanto denaro investito, di una fortuna sfacciata e che nulla avesse a che vedere con il modo di ragionare e di affrontare la vita della persona in questione. In pratica non credevo alla Filosofia di vita di cui sto parlando.

Ero cresciuto in un ambiente frequentato da persone a cui le cose non erano mai andate bene, di quelle persone che non si rendono conto però che loro non sono così perché le cose gli vanno male, ma le cose gli vanno male perché loro sono così. Può sembrare un dettaglio in un banale e semplice gioco di parole, ma è invece, secondo il mio punto di vista, lo snodo più importante e fondamentale nella differenza tra Felicità ed in-Felicità.

Chi, come me, ha vissuto l’esperienza di frequentare persone appartenenti ai più disparati ceti sociali ha potuto appurare questa fondamentale differenza: le persone che vivono una vita più serena, più appagante, più Felice approcciano i problemi in un modo differente da coloro i quali vivono una vita fatta di tribolazioni, umiliazioni ed infelicità.

L’aggressività e la maleducazione tipica di alcune persone abituate a vivere ai margini della Società, costrette sempre a subire ed a difendersi dai soprusi altrui, li pone in un costante atteggiamento di difesa alimentato dalla paura di perdere e dalla profonda sfiducia in se stessi che moltiplica la loro aggressività. Essi sono convinti che questo sia l’unico modo di comportarsi nella vita ottenendo in cambio però solo atteggiamenti altrettanto aggressivi di persone, in taluni casi più istruite, preparate ed economicamente avvantaggiate di loro, che quindi potranno facilmente vincere le proprie dispute a loro discapito. Ciò li getterà una volta di più nello sconforto e nella voglia di rivincita che alimenterà in loro solo nuova e maggiore aggressività. Un circolo vizioso insomma che li condannerà perennemente all’infelicità. Questo è il tipico esempio di come le persone convinte che la Felicità sia qualcosa di esterno a loro, sbagliano. La Felicità invece è già dentro di noi, dobbiamo solo trovarla, farla emergere e viverla. Può essere un momento legato alla soluzione di un problema quotidiano incombente, come ad esempio quelli inerenti alla burocrazia contorta di un paese come il nostro. Rivolgersi con calma e gentilezza ad un impiegato pubblico addetto a quella pratica ad esempio potrà aiutarci nella risoluzione del problema, mentre farlo in modo maleducato ed isterico potrà solo compromettere una volta di più la nostra condizione, portandoci ad un momento di infelicità. Già il solo constatare questo, può farci capire quanto le nostre vittorie dipendano quasi sempre da noi e non soltanto in casi così futili e banali. Approcciarsi ad una nuova storia d’amore in modo ansioso con senso di possessività, spaventati dall’idea che andrà male per l’ennesima volta può solo renderci insicuri, antipatici, isterici, portandoci quindi a dare il peggio di noi stessi ed a fare scappare il più delle volte la persona che ci interessa. Affrontare una trattativa come l’acquisto di una casa o di un’automobile minati dall’insicurezza tipica di chi non ha fiducia in se stesso ed è convinto che la propria Felicità non dipenda dalla bellezza interiore della sua persona e dal creato che lo circonda, ma esclusivamente dal possedere o no quell’oggetto che si accinge ad acquistare, lo porterà a gestire quell’affare nel peggiore dei modi e quindi a non essere Felice del risultato che otterrà.

Quello che voglio dire è che energia positiva attira energia positiva, energia negativa attira energia negativa. Chi non lo ha ancora capito, dovrebbe rendersi conto che i risultati che possiamo ottenere nella nostra vita e che possono darci la Felicità sono per il 90% merito o demerito nostro, mentre per il restante 10% lo sono di quel disegno che possiamo chiamare divino o no, a seconda delle nostre credenze, ma che comunque appartiene a quella sfera di cui noi non sappiamo nulla, ma soprattutto che non possiamo assolutamente controllare.

Ecco perché dico che essere Felici dipende da noi e non da fattori esterni, ecco perché dobbiamo imparare ad essere Felici a prescindere, perché questo nostro comportamento seminerà quell’energia positiva che ci tornerà indietro. Quindi sappiate che se non trovate la Felicità che state cercando è solo perché l’avete nascosta molto bene dentro di voi.

Sergio Cosentino
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